Su La Testa!: ADRIATICO: UN MARE DI FOGNA!

Abruzzo: Torre Cerrano: "area marina protetta" (30 giugno 2024) - foto Gilan

Torre Cerrano - foto Gilan

di Gianni Lannes

Domenica 30 giugno 2024: benvenuti a Torre Cerrano, territorio di Pineto in provincia di Teramo. La cosiddetta "area marina protetta" è diventata una cloaca a cielo aperto. Una trasformazione lenta, inesorabile e macroscopicamente visibile al punto da risultare incancrenita. In loco le schiume artificiali risultano sedimentate sui bassi fondali sabbiosi, tanto da rigonfiarsi spesso sulla battigia tra l'indifferenza generale, in particolare delle istituzioni, a partire dal capo della Regione Marsilio; irresponsabilità e disattenzioni equamente ripartite con la Meloni, inquilina pro tempore di Palazzo Chigi. Mucillagini naturali? Macché. E che dire delle continue esercitazioni militari, nonché dell'andirivieni incontrollato di navi da crociera?

foto Gilan

Cesenatico (30 giugno 2024): a 3 miglia dalla costa - foto Cris

(Cesenatico (30 giugno 2024): a 3 miglia dalla costa - Riprese Cris)

Scarichi fognari e industriali non depurati. Altro che bandierine blu. Il fenomeno, purtroppo, non tocca solo l'Abruzzo. Il Mare Adriatico è ormai una cloaca nella stagione della bandiera nera: da Jesolo a Pescara soprattutto in Romagna e Marche, dove ampie litorali risultano ufficialmente non balneabili, ma non appaiono divieti, mentre all'orizzonte si stagliano - a vista d'occhio - innumerevoli piattaforme dedite alla rapina degli idrocarburi. Peggio: a largo di Cattolica e Pesaro, giace un arsenale di micidiali ordigni all'iprite (proibita dalla vigente Convenzione di Ginevra di Ginevra del 1925 e dal Trattato di Parigi del 1993) scaricato dall'esercito tedesco durante la seconda guerra mondiale. Insomma, nel Belpaese va in onda l'assuefazione al degrado ambientale e morale. E tanti che scoprono l'esistenza del mare solo d'estate, a far finta di niente. A 10 miglia dalla costa l'Adriatico è cristallino.