BIOGRAFIA

5.5.24

ITALIA: PROVE DI GUERRA DAL MARE ALLA TERRAFERMA!

 

foto Marina Militare italiana

di Gianni Lannes

Prove di guerra: pronti e via. L'esercitazione bellica “Mare aperto 2024” con 9.500 militari di 22 nazioni è appena iniziata e proseguirà fino al 27 maggio con l'interdizione alla navigazione e alla pesca di gran parte del Mediterraneo occidentale. Epicentro come al solito la Sardegna con proiezioni dalla Provenza alla Sicilia comprese aree costiere e litorali del Belpaese. Inoltre, sono state coinvolte dalla Nato ben 13 università italiane: Aldo Moro Bari, Alma Mater Studiorum Bologna, Genova, Trieste, Statale Milano, Cattolica Milano, Politecnico Milano, Iulm Milano, Federico II Napoli, Sant'Anna Pisa, La Sapienza Roma, Luiss Roma, Università della Tuscia. Infatti, «A bordo delle nostre navi - ha annunciato il ministero della Difesa - ci saranno, tra studenti e docenti, 65 universitari, che si integreranno con gli staff imbarcati in funzione del loro percorso di studi». Addestramento alla guerra, con buona pace di ragazze e ragazzi che protestano contro il coinvolgimento degli atenei nelle attività di ricerca legate all'industria delle armi e alla guerra.

 

foto Marina Militare italiana
 

A dirigere le manovre ci sarà l'ammiraglio di squadra Aurelio De Carolis che ha spiegato le finalità dell'operazione:

«Tra le novità di quest’anno voglio evidenziare il collegamento fra la Mare Aperto e l’esercitazione Polaris della Marina francese, che nella fase più calda porterà al confronto tra i gruppi d’attacco delle portaerei Cavour e Charles de Gaulle. Per quanto riguarda il piano internazionale, evidenzio la partecipazione di forze appartenenti a 11 paesi membri della NATO e di altrettante nazioni partner dell’Alleanza. La Mare aperto si conferma quindi anche nel 2024, un impegno molto importante per il pilastro operativo della Marina. Un impegno pianificato e condotto sotto la regia del comando in capo della squadra navale e strutturato sulla base delle direttive del Capo di Stato Maggiore».

 

foto Marina Militare italiana

 

foto Marina Militare italiana

 

foto Marina Militare italiana


I collettivi dei 13 atenei coinvolti hanno aperto ieri un altro fronte nella lotta contro la militarizzazione della ricerca che si aggiunge alla richiesta di scogliere ogni legame tra università e industria bellica. “Questo bando dimostra ulteriormente il legame strutturale con la guerra che le nostre università presentano, nell'ambito soprattutto della giustificazione ideologica che sta portando i nostri paesi a impegnarsi sempre di più nei teatri di guerra, rilanciando il progetto di riarmo generalizzato. Chiediamo l'annullamento di questo tirocini e una presa di posizione pubblica da parte dei rettori coinvolti contro questo genere di esercitazioni che preparano la guerra”, hanno scritto le studentesse e gli studenti del coordinamento dei collettivi di Cambiare Rotta. Insomma, l'università non si arruola, comunque attenzione all'assuefazione generale al peggio.

 

Riferimenti:

https://www.marina.difesa.it/media-cultura/Notiziario-online/Pagine/20240503_Lancio_Mare_Aperto_24.aspx

https://www.youtube.com/watch?v=YyzsW5xRtxI&t=1s

https://www.analisidifesa.it/2024/05/al-via-lesercitazione-mare-aperto-2024/

https://www.marina.difesa.it/media-cultura/Notiziario-online/Pagine/20240226_Prima_Conferenza_Mare_Aperto.aspx

https://www.guardiacostiera.gov.it/cagliari/Pages/ordinanze.aspx 

Gianni Lannes, Italia USA e getta, Arianna editrice, Bologna, 2014.


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