BIOGRAFIA

3.5.24

CRIMINI CONTRO L'UMANITA'

 




Sappiamo bene che la nostra libertà rimarrà incompleta senza la libertà dei palestinesi”

Nelson Mandela (1997)

 

di Gianni Lannes

Adnan Bursh, era un medico palestinese, primario di ortopedia dell'ospedale Shifa a Gaza, morto in una prigione israeliana. Ammazzato adesso dalle torture, come tanti altri prima di lui. Sono almeno 496 gli operatori sanitari assassinati nel giro di pochi mesi da Tel Aviv.

Mentre in Palestina prosegue la strage israeliana di palestinesi, negli Stati Uniti d'America s'abbatte nelle università la repressione poliziesca di Biden contro chi osa dissentire dal genocidio sionista in atto.

I crimini di guerra e contro l'umanità sono barbarie, ma vanno processati solo quando commessi dalla tribù avversaria (russa, cinese, iraniana, e così via), giammai quando perpetrati impunemente dalla cosiddetta tribù democratica che taccia di antisemitismo chi protesta e avanza critiche. Insomma, è una concezione tribale delle attuali democrazie occidentali in evidente e avanzato stato di decomposizione. Quando si intima di accettare come nonnulla le fosse comuni di Gaza e i corpi di 15 mila bambini e 10 mila donne palestinesi, allora vuol dire che il tribalismo etno-nazionalistico e genocida di Ben Gvir e Smotrich è divenuto senso comune dell'occidente.

Riferimenti:

https://www.pellegrinieditore.it/israele-olocausto-finale/ 

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