foto Gilan |
di Gianni Lannes
Sono stati avviati il 24 febbraio 2024 gli espropri per la realizzazione del ponte sullo Stretto, eppure il progetto (fantasma) non può essere effettivamente approvato, poiché risulta sprovvisto a tutti gli effetti delle ineludibili e fondamentali autorizzazioni ambientali. Infatti la procedura di valutazione di impatto ambioentale (V.I.A.) del cosiddetto "Progetto "Attraversamento stabile dello Stretto di Messina e collegamenti stradali e ferroviari sui ersanti Calabria e Sicilia", avanzato dalla Società stretto di Messina s.p.a., si concluse con il parere di compatiblità ambientale Commissione VIA/VAS numero 1185 datato 15 marzo 2013. Esso contiene il giudizio di impossibilità ad esprimere valutazione di compatiblità ambientale e valutazione di "incidenza negativa sugli habitat prioritari del SIC ITA03008 Capo Peloro -Laghi di Ganzirri e sull'avifauna appartenente a specie di interesse conservazionistico comunitario della ZPS IT9350300 Costa Viola e ZPS ITA030042 Monti Peloritani, Dorsale Curcuraci, Antennamare e Area marina dello stretto".
foto Gilan |
In punta di diritto il suddetto procedimento di V.I.A. è decaduto da un pezzo per infruttuoso decorso del tempo (appena 11 anni) e mancata conclusione positiva. La giurisprudenza in materia parla chiaro e attesta che tutte le pronunce di compatibilità ambientale hanno durata quinquennale, in particolare se la procedura è stata avviata dopo la riforma del Codice dell'ambiente (anno 2008) come in questo specifico caso.
Notevolisissima sismicità dell'area, dissesto idrogeologico, correnti marine, fluttazioni eoliche, habitat naturali terrestri e marini peculiari, contesti socio-economici, insomma priorità ignorate per un progetto palesemente speculativo, inutile e devastante. Ora Salvini e Meloni sono avvisati: nessun mammasantissima è al di sopra della legge.
Riferimenti:
Gianni Lannes, L'Italia trema, Edizioni Mondo Nuovo, Pescara, 2023.
Nessun commento:
Posta un commento
Gradita firma degli utenti.