BIOGRAFIA

8.3.24

ABRUZZO: AUTOSTRADE A PERDERE!

 

A25: svincolo di Cocullo - foto Gilan (8 marzo 2024)


di Gianni Lannes

Ecco le condizioni da ultimo mondo (neanche terzo) italiano. Mentre il governino Meloni-Salvini&Tajani impone a tutti i costi il ponte sullo Stretto e promette lo stanziamento di soldoni pubblici buoni per lo sventramento del Morrone propedeutici all'alta velocità ferroviaria fino a Roma - con danni assicurati e irreversibili a partire dall'acquifero che disseta la Valle Peligna, come se già non bastasse la centrale a Sulmona e il metanodotto Snam fino a Minerbio - le strade statali e autostrade del Belpaese rovinano sempre più. In particolare il trattato autostradale dell'A14 in Abruzzo è da anni un cantiere e nessuno fiata anche dinanzi a incidenti mortali. Ecco un esempio documentato fra i tanti sotto gli occhi di tutti. Pedaggi salati e strutture viarie a rischio. 

 

A25: svincolo di Cocullo - foto Gilan

Cadono a pezzi nella stagione della modernità tecnologica e del progresso segnato dall'intelligenza artificiale. Le autostrade A24 Roma-Teramo e A25 Torano-Pescara attraversano le regioni Lazio e Abruzzo per una lunghezza complessiva di 281,4 chilometri e rappresentano infrastrutture di fondamentale importanza. Esse ricadono per la quasi totalità in zona sismica 1 (sismicità alta) e pertanto è necessario garantire un alto tasso di sicurezza delle infrastrutture. Eppure, basta osservare con attenzione la ruggine sottostante dei viadotti e il manto stradale rabberciato per rendersi conto del pericolo e dell'incuria corrente. Si attende l'ennesima tragedia di vittime umane per intervenire tempestivamente e sanare la situazione?

A25: svincolo di Cocullo - foto Gilan (8 marzo 2024)

 

Lungo le due autostrade si trovano 153 ponti e viadotti, per uno sviluppo complessivo di circa 118,8 chilometri, e 54 gallerie, con uno sviluppo complessivo di circa 70,8 chilometri. Per esempio lo svincolo del raccordo autostradale di Tornimparte, in uscita in direzione di Roma, presenta un grave ammaloramento del viadotto con evidenti segni di deterioramento, al punto che dagli stessi piloni è possibile scorgere i ferri di armatura arrugginiti, danneggiati e distaccati dal calcestruzzo. A proposito: il governatore uscente Marsilio è in letargo alla stregua degli orsi oppure vive a Roma e non si rende conto della gravissima e arcinota situazione?

A25: svincolo di Cocullo - foto Gilan (8 marzo 2024)

 

Il decreto-legge 16 giugno 2022, numero 68 (detto infrastrutture bis), convertito, con modificazioni, dalla legge 5 agosto 2022, n. 108, all'articolo 7-ter rubricato "Disposizioni urgenti per la gestione e la sicurezza delle tratte autostradali A24 e A25", ha previsto la risoluzione della convenzione sottoscritta tra ANAS e Strada dei Parchi S.p.A. per la gestione in concessione delle due autostrade.

 

A25: svincolo di Cocullo - foto Gilan

 

ANAS ha conseguentemente assunto, a decorrere dall'8 luglio 2022, la gestione delle due tratte autostradali "al fine di assicurare la continuità della circolazione in condizione di sicurezza". Già, ma quale sicurezza? E la Meloni che fa?

Qual è il programma complessivo di interventi necessari alla messa in sicurezza delle infrastrutture autostradali che ANAS intende porre in essere nello svolgimento delle attività previste dal decreto-legge 68 del 2022? Quali sono gli interventi d'urgenza che la subentrata società di gestione ha in programma di effettuare per le situazioni di particolare disagio e maggiore urgenza, come quella relativa allo svincolo del raccordo autostradale di Tornimparte che presenta rischi sostanziali?

Nell'anno 2003 le autostrade A24 e A25, a seguito di specifica gara europea, venivano assegnate in concessione al raggruppamento Autostrade S.p.A.-Toto S.p.A., subentrando alla gestione ANAS S.p.A.. Il concessionario successivamente sarà denominato società Strada dei Parchi S.p.A.. Le autostrade A24 e A25 sono infrastrutture strategiche di collegamento del versante tirrenico con quello adriatico e attraversano per oltre 280 chilometri le aree interne del Centro Italia, caratterizzate, tra l'altro, dalla peculiare presenza dei crateri sismici del 2009 e del 2016, e rappresentano quindi un'infrastruttura di valore strategico per le finalità di protezione civile, come ribadito all'articolo 1, comma 183, della legge n. 228 del 2012.

Le autostrade A24-A25 ad oggi sono le uniche infrastrutture presenti nel centro della penisola italiana che collegano la costa est con quella ovest in un tempo medio-breve, e sono un elemento di rilevanza estrema per le economie delle regioni Abruzzo e Lazio, in special modo per le loro aree interne. L'articolo 7-ter, rubricato "Disposizioni urgenti per la gestione e la sicurezza delle tratte autostradali A24 e A25", del decreto-legge n. 68 del 2022, in vigore dal 6 agosto 2022, ha revocato la concessione a Strada dei Parchi, quindi A24 e A25, assegnando la gestione ad ANAS S.p.A., a decorrere dall'8 luglio 2022, e comunque non oltre la data del 31 dicembre 2023. Il comma 3, lettera d), dell'art. 7-ter indica ad ANAS di provvedere "ad applicare e a riscuotere le tariffe da pedaggio, comprensive del sovrapprezzo di cui all'articolo 1, comma 1021, della legge 27 dicembre 2006, n. 296, vigenti alla data del 31 dicembre 2017"; lo stesso comma 3, alla lettera a), prevede che la società ANAS si avvalga del personale delle società Strada dei Parchi, Parchi global service e Infraengineering (gruppo Toto) ed è altresì autorizzata ad assumere questo personale inquadrandolo nello stesso livello con salvaguardia, ad ogni effetto economico e normativo, dell'anzianità lavorativa maturata nelle tre società. Ai sensi dell'articolo 2 del decreto-legge n. 121 del 2021, è prevista la costituzione di una nuova società (cosiddetta newco ANAS S.p.A.), controllata del Ministero dell'economia e delle finanze e dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, con un apporto complessivo di 52 milioni di euro per le gestione delle autostrade statali in regime di concessione mediante affidamenti in house, e che le funzioni e le attività attribuite dalle vigenti disposizioni ad ANAS sono trasferite alla nuova società.

Esattamente un anno fa, il 7 marzo 2023, in 117 tra sindaci e amministratori di Lazio e Abruzzo (comitato dei 100 sindaci) hanno sottoscritto e inviato una lettera indirizzata al ministro Salvini dove si ricordava che al termine dell'incontro del 6 dicembre 2022 era stata concordata una convocazione della delegazione dei sindaci per effettuare un aggiornamento sulla questione A24 e A25, tariffe e sicurezza, e si chiedeva di avere un riscontro alle istanze già formulate. L'incertezza sul crono-programma dei lavori di messa in sicurezza dell'infrastruttura e le tariffe tra le più alte d'Italia disincentiva la volontà di possibili nuovi investimenti di natura imprenditoriale.

In data 1° dicembre 2022 il ministro Salvini, in occasione dell'audizione svoltasi davanti all'8a Commissione permanente "Ambiente, transizione ecologica, energia, lavori pubblici, comunicazioni, innovazione tecnologica" del Senato per illustrare le linee programmatiche del Dicastero, ha spiegato, relativamente all'annosa questione delle autostrade A24 e A25, che "Lo stop all'aumento dei pedaggi è solo il primo step, il prossimo è quello di cercare di abbassarli".

A25: svincolo di Cocullo - foto Gilan

 

Nel pomeriggio dello stesso 1° dicembre 2022, nel corso del question time svoltosi in Aula al Senato, il ministro Salvini ha ribadito la sua attenzione "assolutamente pressante" sulla A24 e A25. In seguito, un articolo del quotidiano "Il Centro", pubblicato in data 22 marzo 2023, dal titolo "Pedaggi A24-A25, semaforo rosso. Il governo frena sulle riduzioni", riporta che, nel corso dell'incontro tra la coordinatrice del comitato dei sindaci e il dirigente del Ministero, sulla richiesta dei sindaci di riduzione delle tariffe, "il consigliere Bordoni e il dirigente Morisco hanno chiaramente frenato sul taglio delle tariffe autostradali e sulle possibili agevolazioni che avevamo chiesto. Il discorso è legato ai ricavi che servono ad Anas per poter gestire la manutenzione delle autostrade. Se venissero tagliate le tariffe Anas si troverebbe con meno entrate e di conseguenza meno soldi per gli interventi".

I caporioni dell'Anas fanno la cresta sugli incassi? In base agli ultimi dati disponibili, il volume annuale dei pedaggi relativi ai due tronchi autostradali ammonta a 160 milioni di euro. Da quanto si evince dai bilanci pubblicati dal precedente gestore Strada dei Parchi S.p.A. (del cui personale e beni materiali ANAS si sta servendo per la gestione delle due tratte), i costi del personale ammontano a 30 milioni di euro all'anno e i costi generali ad ulteriori 30 milioni di euro all'anno. Dagli stessi bilanci di Strada dei Parchi si apprende che il volume degli investimenti per le manutenzioni ordinarie ammontava a 28 milioni di euro all'anno. Pertanto, anche ipotizzando uno stesso identico volume di costi da parte di ANAS, e tenuto conto che le manutenzioni straordinarie sono realizzate con risorse proprie dal commissario straordinario a suo tempo nominato dal Governo, ad ANAS resta un surplus tra costi e ricavi pari ad almeno 70-80 milioni di euro all'anno.

Perché il ministro Salvini non ha applicato la riduzione dei costi dei pedaggi annunciata in occasione dell'audizione del 1° dicembre 2022 presso l'8a Commissione permanente del Senato, considerato che il solo surplus in capo ad ANAS tra costi e ricavi, pari a circa 70-80 milioni di euro all'anno, consentirebbe l'immediata riduzione di almeno il 50 per cento delle attuali tariffe autostradali?

Per quale ragione non viene reso noto il crono-programma degli interventi di ripristino e messa in sicurezza sulle tratte autostradali A24 e A25, di cui all'articolo 52-quinquies del decreto-legge n. 50 del 2017 e all'articolo 16-bis del decreto-legge n. 91 del 2017?

Quale sarebbe lo stato dei lavori volti al passaggio dell'infrastruttura alla newco previsto nel decreto-legge n. 121 del 2021, anche per risolvere l'unicità attualmente in essere per queste autostrade su cui ANAS S.p.A. gestisce un'infrastruttura a tariffa di pedaggio?

Perché sono stati tagliati centinaia di alberi in ottime condizioni vegetative nei pressi dello svincolo di Bussi-Popoli?

Riferimenti: 

 

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/2024/03/i-bonificatori-della-natura-in-abruzzo.html 

https://www.edizionimondonuovo.com/catalogo/litalia-trema/

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=Abruzzo 

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=meloni

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=marsilio 

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