di Gianni Lannes
Ecco un segno inequivocabile del declino tricolore. Non basta offendere i vivi al festivaletto di Sanremo. Il cattivo gusto di "scherzare" su Aldo Moro, oltraggiandone la memoria per farsi pubblicità a buon mercato. Quelli che oggi ridono e sbeffeggiano lo statista italiano assassinato il 9 maggio 1978 per aver rivelato alcuni segreti NATO ma soprattutto perché voleva un'Italia libera, sovrana e indipendente, sono soltanto dei dementi? C'è il Sanremo del cazzeggio televisivo pagato fior di quattrini dai contribuenti ai nullafacenti sul palco dell'Ariston e poi c'è anche quello in cui qualcuno ha pensato divertente deturpare la paginetta Wikipedia dedicata all'uomo politico italiano, barbaramente assassinato. Sono fortunati: Maria Fida Moro è purtroppo morta pochi giorni fa, altrimenti delle sonore querele sarebbero fioccate su qualche minus habens in circolazione. Perché l'Italietta dopo lo sbando è allo sfascio? Comunque, sul Corsera il 5 febbraio scorso, è apparsa l'intervista di Aldo Cazzullo alla figlia di Cossiga (nel 1980, quando era a capo del governo, andarono in onda le stragi di Ustica e Bologna) . Ecco, peraltro cosa si legge:
"Anna Maria, figlia di Francesco
Cossiga: «Era bipolare, di Moro diceva: “L’ho ucciso io”. Un
giorno in salotto trovai Mambro e Fioravanti, lui disse: sono
innocenti»... Suo padre come la pensava?
«Babbo
era sionista. Con Israele sino alla morte. Anch’io ero abbastanza
filoisraeliana. Mio fratello invece era filopalestinese»...
Incontrava le persone più disparate. «Aveva sempre la casa
piena di gente. Una volta trovai in salotto Francesca Mambro e Giusva
Fioravanti che prendevano il tè. Rimasi basita. Ma lui mi disse:
“Figlia mia, per la strage di Bologna sono innocenti”. Un’altra
volta trovai Adriana Faranda, la brigatista. Quella volta spiegò:
“Figlia mia, lo Stato deve fare pace con i terroristi sconfitti”»".
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