foto Gilan |
di Gianni Lannes
La fallimentare acciaieria più inquinante d'Europa (già Italsider, ex Ilva) va chiusa come indicato dall'ecologia, stabilito anche dalla magistratura e suggerito dal buon senso. Mittal oppure Staterello tricolore, non fa differenza tra pubblico o privato: il benzene cancerogeno uccide ugualmente, senza contare tutti gli altri innumerevoli veleni dispersi nell'aria, gettati nell'acqua, conficcati nella terra e iniettati nel respiro. Occorre la bonifca integrale e una valutazione di danno sanitario, precondizione a qualsiasi intervento. Non è assolutamente tollerabile alcun sacrificio di vite umane in nome del profitto e della produzione, o di qualsivoglia effimero sviluppo industriale. E basta coi ricatti del lavoro: la riconversione e le bonifiche possono avviare un'economia alternativa, utile al terrotorio e redidtizia on termini di salute e progresso. La città dei due mari ha un'altra vocazione, in armonia con la natura, la storia, la civiltà e la vita.
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