Campo Imperatore (Abruzzo): 21 febbraio 2023 - foto Gilan |
di Gianni Lannes
In montagna nevica sempre meno, almeno in Europa, soprattutto in Italia. C'entrano qualcosa le sperimentazioni belliche sul clima (al fine di possedere e usare il tempo metereologico come un'insospettabile arma geopolitica) e lo struttamento impietoso della Natura? La fondazione di monitoraggio ambientale Cima, a metà dicembre 2023 ha rilevato un calo di precipitazioni nevose del 44 per cento.
Gran Sasso d'Italia (22 agosto 2021) - foto Gilan |
Gran Sasso d'Italia (22 agosto 2021) - foto Gilan |
Al contempo, sempre nel Belpaese aumentano esponenzialmente costi e consumi per innevare artificialmente gli oltre 5 mila chilometri di piste da sci. E sono stati censiti l'anno scorso addirittura oltre 200 impianti dismessi e abbandonati, con gravi danni per i fragili ecosistemi di boschi, vallate e montagne, dove sono in progetto altri interventi speculativi più o meno mascherati, comunque finanziati con sperpero di denaro pubblico.
Campo Imperatore (Abruzzo): 21 febbraio 2023 - foto Gilan |
L'innevamento artificiale è una pratica ecologicamente insostenibile, eppure il ministero del Turismo tricolore ha stanziato nel 2023, ben 148 milioni di euro destinati alle società proprietarie degli impianti di risaluta per ammodernamento, sicurezza e dismissioni contro i 4 milioni di euro messi a disposizione per la promozione dell'ecoturismo. Il cosiddetto piano nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici (Pnacc) dettato dal complesso militar-finanziario-industriale è una barzelletta covidiota?
Campo Imperatore (Abruzzo): 21 febbraio 2023 - foto Gilan |
Se le precipitazioni nevose non sono più la costante dei nostri inverni, occorre ripensare il rapporto con la neve, beneficiarne quando arriva e non pretenderla a tutti i costi quando non c'è.
Campo Imperatore (Abruzzo): 21 febbraio 2023 - foto Gilan |
A proposito di tempi geologici e fasi antropiche: i ghiacciai delle Alpi si dimezzeranno entro il 2050? L'inesorabile declino dei ghiacciai sembra essere già scritto. Alcuni esperti hanno calcolato che il volume di ghiaccio sulle Alpi diminuirà del 34 per cento nei prossimi 25 anni. Lo sostiene un nuovo studio internazionale pubblicato su Gephysical research letters dai ricercatori dell'università di Losanna (in collaborazione con i colleghi degli atenei di Grenoble e Zurigo). Nello scenario in corso, il 46 per cento del volume di ghiaccio sparirà entro il 2050.
Riferimenti:
Gianni Lannes, Scie di guerra. L'alterazione segreta del clima, Edizioni Mondo Nuovo, Pescara, 2023.
https://www.edizionimondonuovo.com/catalogo/scie-di-guerra/
https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/2024/01/clima-telecomandato-usa-litalia.html
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