di Gianni Lannes
Non solo il genocidio israeliano dei palestinesi incluse le esecuzioni sommarie casa per casa di civili, denunciato il 29 dicembre 2023, con tanto di prove dalla Repubblica del Sudafrica, ma anche la deportazione del popolo palestinese in Congo o dove capita, pur di spopolare la Palestina. La notizia è stata riportata da Times of Israel: il regime di Tel Aviv ha negoziato con diversi staterelli il reinsediamento dei palestinesi di Gaza, divenuto ormai un obiettivo dichiarato da svariati esponenti governativi, dal ministro delle finanze Smotrich a quello dell'intelligence Gamliel. Lo stesso premier Netanyahu ha dichiarato di essere impegnato nella "facilitazione della migrazione dei gazawi". Tra le nazioncine in odorre marcio di democrazia, con cui Israele sta negoziando la deportazione degli autoctoni c'è appunto il Congo dove vige di fatto la schiavitù: infatti vanta il 52,5 per cento di popolazione sotto la soglia di povertà, tra i più sfruttati al mondo dalle multinazionali occidentali.
Con gli omicidi mirati a Beirut (Libano) e la strage a Kerman in Iran (oltre 100 morti), Israele per mano del Mossad, ha fatto decollare un'altra fase della destabilizzazione del Medio Oriente, iniziata con l'invasione nordamericana nel 2003.
Se è Israele a fare la guerra, lo Stato ebraico "si difende", se sono gli altri a farla per difendersi, allora sono "tutti terroristi". Se poi è la Nato e gli Usa a bombardare la regione, si ammantano gli eccidi di massa come esportazione della democrazia, con la difesa dell'ordine mondiale e dei valori occidentali. Ma dove sono finiti i valori dell'Europa a Gaza e in Palestina? Altro che due popoli e due stati: è in atto lo sterminio totale. Dov' è il diritto internazionale?
Riferimenti:
https://www.un.org/unispal/document/icj-southafrica-israel-genocide-29dec2023/
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