28 luglio 2023 |
di Gianni Lannes
8 mila bambini palestinesi sono stati ammazzati dall'esercito israeliano (Tsahal) a
Gaza nel giro di appena tre mesi e non c'è alcun rapporto con Hamas. Non si tratta di effetti collaterali ma di uno sterminio calcolato fin dalle culle.
Lo zio Sam ordina e l'Italietta obbedisce. L'acritica subordinazione agli USA e dunque alla Nato provoca disastri per l'Italia, e la rende un obiettivo militarmente sensibile in caso di guerra, screditandola inoltre sul piano geopolitico, strategico, giuridico, economico e morale. Chi rammenta l'inchino estivo al macellaio Henry Kissinger esibito negli States dall'arruffapopoli della Garbatella?
L'Italia non conta più nulla, è vero, ma quota ancora parecchio e tanto come Staterello esportatore di armi per conto terzi: infatti è tra i primi nel mondo (3,8 per cento delle vendte globali), e alla testa del ministero della Difesa (pardon, della guerra) come nel Piddì, c'è chi cura questo commercio di morte da anni.
Il 19 dicembre 2023 al termine del Consiglio dei ministri, tale Crosetto (il ministro con l'attico a Roma zona Vaticano, messo a disposizione da Carmine Saladino, presidente di Maticmind) prende la parola e dichiara: "D'accordo con la presidente del Consiglio Meloni approviamo oggi un decreto per continuare a mandare armi a Kiev anche nel 2024". Con questo escamotage il telecomandato esecutivo meloniano si allinea al governicchio Draghi che ha bypassato il Parlamento tricolore per quasi due anni, disponendo otto invii di armamenti a munizioni a Kiev.
Niente tregua in Palestina: l'Italia non ha votato la risoluzione di pace dell'ONU. Nel genocidio dei palestinesi da parte di Tel Aviv il governino Meloni si muove col favore delle tenebre. Infatti, lunedi scorso, Lloyd Austin, ministro della Difesa Usa, ha delineato la prima estensione della guerra di sterminio israeliano a Gaza: una coalizione militare di dieci nazioncine subordinate come sempre a Washington, pronti a fronteggiare l'offensiva dei guerrieri Houthi nel Mar Rosso (provenienti dallo Yemen e solidali con la causa palestinese), contro navi mercantili che servono porti israeliani. L'Italia, appunto, è indicata fra i paeselli europei della coalizione, unitamente a Francia, Regno Unito, Spagna, Olanda, Norvegia. Di questo nuovo intervento bellico del Belpaese non si fa parola, né in dichiarazioni pubbliche né in Parlamento. Neanche il loquace Lollo fiata e l'urlatrice che bivacca a Palazzo Chigi risulta istituzionalmente latitante.
il neofascista Fini e Peres protettore dell'arsenale nucleare israeliano |
Il fantoccio Biden s'indigna a chiacchiere fritte contro la pulizia etnica sul popolo palestinese, ma nei fatti concreti seguita ad aiutare militarmente Israele, e moltilica addirittura le forniture di missili e munizioni (fonte: agenzia Bloomberg).
I miopi e supini alleati di Israele esprimono sdegno e sbandierano parole d'ordine ormai desuete ("Due popoli in due Stati": inconcepipibile alla luce degli eccidi e delle deportazioni in atto) e pensano che la soluzione consista nello spodestamento del nazifascsta Netanyahu. Sono menzogne, poiché è in piedi solo l'opzione "Grande Israele", ovvero l'annessione di Cisgiordania e Gaza. Israele potrà sopravvivere come Stato ebraico solo con l'apartheid, già in atto dal 1948 (alla voce Nakba). Con o senza il criminale Netanyahu, col favore delle tenebre la classe dirigente israeliana si è assuefatta alla colonizzaizone dei territori palestinesi e non sa più farne a meno. A quando il canale Ben Gurion?
Riferimenti:
Gianni Lannes, Italia USA e getta, Arianna editrice, Bologna, 2014.
https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=israele
https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/2023/07/giorgia-meloni-cuccia-da-kissinger-e.html
https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=meloni
https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=netanyahu
https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=usa
https://www.governo.it/it/articolo/washington-il-presidente-meloni-incontra-henry-kissinger/23345
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