BIOGRAFIA

20.10.23

USTICA: STRAGE SUPER SEGRETA!

 




di Gianni Lannes

Dopo 43 anni ancora resiste il segreto nazionale e internazionale coperto dall'omertà generale di Stati alleati. Perchè?

Nell’archivio del Parlamento giace ancora inevasa l’interpellanza 2/00916 del 30 giugno 1986 (Giuliano Amato, sottosegretario di Stato), sottoscritta dagli onorevoli Rodotà, Bassanini, Ferrara e Codrignani (Sinistra indipendente):

“SULL'INOPPORTUNITA' DI MANTENERE IL SEGRETO DI STATO SUI DOCUMENTI RELATIVI ALL'INCHIESTA SULLA SCIAGURA DEL 'DC-9' DELL''ITAVIA', AVVENUTA IL 27 GIUGNO 1981 PRESSO USTICA (PALERMO)”.

https://aic.camera.it/aic/scheda.html?core=aic&numero=2/00916&ramo=C&leg=9


Il 2 settembre 2023 Giuliano Amato ha riferito testualmente, nel corso di un'intervista: "Era scattato un piano per colpire l'aereo sul quale volava Gheddafi ma il leader libico sfuggì alla trappola perché avvertito da Craxi. Adesso l'Eliseo può lavare l'onta che pesa su Parigi. Dopo quarant'anni le vittime innocenti di Ustica non hanno avuto giustizia. Perché continuare a nascondere la verità? È arrivato il momento di gettare luce su un terribile segreto di Stato. Potrebbe farlo Macron. E potrebbe farlo la Nato. Chi sa ora parli: avrebbe grandi meriti verso le famiglie delle vittime e verso la Storia. La versione più credibile è quella della responsabilità dell'aeronautica francese, con la complicità degli americani. Si voleva fare la pelle a Gheddafi, in volo su un Mig della sua aviazione. Il piano prevedeva di simulare una esercitazione della Nato, una messa in scena che avrebbe permesso di spacciare l'attentato come incidente involontario" (“la repubblica”, 2 settembre 2023).

Sempre il 2 settembre 2023, come riportato dalla testata “Today”, il Presidente del Consiglio dei ministri pro tempore Giorgia Meloni ha riferito che "nessun atto riguardante la tragedia del Dc 9 è coperto da segreto di Stato". Tesi, quest'ultima, confermata dal sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri con delega al Consiglio dei ministri, Alfredo Mantovano, secondo cui "Non ci sono atti coperti da segreto di Stato su Ustica. Renzi nel 2014 ha tolto il segreto di Stato a una lenzuolata di documenti tra cui anche su Ustica".

Tuttavia, lo stesso 2 settembre 2023, come riportato dalla testata “Politics news”, il vicepresidente del COPASIR Giovanni Donzelli (esponente di rilievo del partito della Meloni fratelli d'Italia), a margine della kermesse dei Conservatori e Riformisti a Reggio Calabria, riferisce che Giuliano Amato "ha detto delle cose importanti" in merito alla strage di Ustica e che "noi da sempre chiediamo la desecretazione di tutti gli atti e le pagine non chiare di quegli anni". Analogamente, come riportato dalla testata "Il Riformista", in data 3 settembre, 2023 il Ministro delle imprese e del made in Italy, Adolfo Urso, interpellato sulle rivelazioni di Giuliano Amato in merito all'abbattimento del DC9 a Ustica, ha riferito, relativamente agli atti su Ustica: "Non ho nulla da dire. Su questo argomento non posso esprimere nessuna opinione perché sono vincolato al segreto essendo stato anche il presidente del Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica".

Eppure, con direttiva del 22 aprile 2014 della Presidenza del Consiglio dei ministri, si disponeva la declassificazione e la libera consultazione dei documenti conservati presso tutti i Ministeri e gli organismi di intelligence relativi agli eventi di piazza Fontana, Gioia Tauro, Peteano, questura di Milano, piazza della Loggia, Italicus, Ustica, stazione di Bologna, Rapido 904. A tal fine, si disponeva che i suddetti documenti fossero declassificati, se recanti una classifica di segretezza, e versati anticipatamente agli Archivi di Stato. Ciascuna amministrazione doveva provvedere autonomamente per la propria documentazione.

Alla prova dei fatti, agli archivi del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, segnatamente quelli relativi al gabinetto del Ministro, nonché le serie archivistiche relative all'attività del Ministero, in merito agli eventi dolorosi innanzi citati, non sono a tutt'oggi disponibili, poiché smarriti.

Il Comitato consultivo delle Attività di versamento all'archivio centrale dello Stato e, in particolare, il sottogruppo che si occupava in modo specifico degli archivi del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, avendo appreso dell'esistenza di documentazione conservata in un hangar presso l'aeroporto militare di Ciampino e in altre sedi, chiedeva al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti di potervi accedere.

Il successivo 11 marzo 2022, il sovrintendente dell'Archivio centrale dello Stato, ossia il soggetto destinatario dei documenti, sollecitava ritualmente il Ministero per concordare le modalità di accesso e di svolgimento di un sopralluogo nel citato deposito di Ciampino, e/o in ogni altra sede in cui vi fossero documenti rientranti nella direttiva del 22 aprile 2014, al fine di individuare la documentazione di interesse.

In data 14 marzo 2022, l'Organo centrale di sicurezza del Ministero riscontrava il citato sollecito confermando che il detto sopralluogo, come concordato per le vie brevi, sarebbe avvenuto il successivo 21 marzo e che l'interlocutore (per pianificare l'accesso) era individuato nella figura del direttore generale degli affari generali del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, dottor Massimo Provinciali.

Il 18 marzo 2022 il dottor Provinciali comunicava al Comitato consultivo che, in seguito a un pre-sopralluogo effettuato nei locali di Ciampino, si era verificata l'assenza di documentazione afferente gli avvenimenti di interesse del Comitato. Comunicava, altresì, che anche nelle strutture di Pomezia e di Cesano non c'erano documenti di interesse, a detta dei responsabili dei relativi archivi.

Come rimarcato dalla relazione annuale del Comitato consultivo del 12 ottobre 2022, «non è accettabile che in un periodo di tempo così prolungato, che va dalla fine degli anni '60 agli anni '80, possano mancare del tutto la documentazione relativa al Gabinetto del Ministro dei trasporti pro tempore e le serie archivistiche delle attività del Ministero, per i settori trasporti, riferite al periodo delle stragi hanno così tragicamente segnato il Paese».

Tali documenti potrebbero essere utilissimi per approfondire la piena conoscenza di quei tragici avvenimenti e, quindi, occorre assicurare, in breve tempo, il rispetto della direttiva del 22 aprile 2014.

A Giuliano Amato, già primo ministro, ministro e sottosegretario di Stato è tornata la memoria (selettiva) a senso unico?

Ecco una serie di atti parlamentari ai quali il presidente emerito della Corte costituzionale non ha mai risposto. Si tratta di interpellanze e interrogazioni con “iter in corso”.

“SULL'OPPORTUNITA' DI MANTENERE IL SEGRETO DI STATO SUI DOCUMENTI RELATIVI ALL'INCHIESTA SULLA SCIAGURA DEL 'DC-9' DELL''ITAVIA' AVVENUTA IL 27 GIUGNO 1980 PRESSO USTICA (PALERMO), E SULLE MISURE DA ADOTTARE PER GARANTIRE LA SICUREZZA DEI VOLI”.

https://aic.camera.it/aic/scheda.html?core=aic&numero=3/02907&ramo=C&leg=9

“SULL'OPPORTUNITA' DI METTERE A DISPOSIZIONE DEL PARLAMENTO E DELLA MAGISTRATURA I DOCUMENTI RELATIVI ALL'INCHIESTA SULLA SCIAGURA AEREA DI USTICA (PALERMO) DEL 27 GIUGNO 1981 E PER L'ADOZIONE DI PROVVEDIMENTI VOLTI AD EVITARE IN FUTURO SIMILI INCIDENTI”.

https://aic.camera.it/aic/scheda.html?core=aic&numero=3/01986&ramo=C&leg=9


“SULLA OPPORTUNITA' DI RIMUOVERE IL SEGRETO MILITARE IN MERITO ALL'ACCERTAMENTO DELLA QUALITA' E DELLA NAZIONALITA' DELL'ORDIGNO CHE PROVOCO' LA CADUTA DEL 'DC 9' ITAVIA IL 27 GIUGNO 1980 AD USTICA”.

https://aic.camera.it/aic/scheda.html?core=aic&numero=2/00778&ramo=C&leg=9

“SULL'OPPORTUNITA' DI RIMUOVERE IL SEGRETO MILITARE POSTO SULL'ACCERTAMENTO DELLE CAUSE DELLA CADUTA DEL 'DC 9' DELLA COMPAGNIA 'ITAVIA', NEI PRESSI DELL'ISOLA DI USTICA (PALERMO)”.

https://aic.camera.it/aic/scheda.html?core=aic&numero=2/00942&ramo=C&leg=9


“SULL'INOPPORTUNITA' DI MANTENERE IL SEGRETO DI STATO SUI DOCUMENTI RELATIVI ALL'INCHIESTA SULLA SCIAGURA DEL 'DC-9' DELL''ITAVIA', AVVENUTA IL 27 GIUGNO 1981 PRESSO USTICA (PALERMO)”.

https://aic.camera.it/aic/scheda.html?core=aic&numero=3/01854&ramo=C&leg=9


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