Roma, via Caetani, 9 maggio 1978 - il ritrovamento del corpo di Aldo Moro! |
di Gianni Lannes
«Lei la pagherà cara»: è questo il sinistro avvertimento di Kissinger a Moro durante la sua visita negli Stati Uniti del 1974, in veste di ministro degli esteri. La politica di avvicinamento al Pci e il recupero parziale di indipendenza da parte dell'Italia, pur sotto l'ombrello NATO e occidentale, sono cose che non s'han da fare... La mente del giocoliere (Federico Umberto D'Amato dixit) - quel "lucido superpotere" (Pecorelli) che porterà al sequestro e all'assassinio di Aldo Moro - è già al lavoro da tempo: essa dispone dei grandi mezzi degli arcana imperii made in USA (la rete della loro Intelligente Community, CIA in testa), dell'attiva complicità del Vaticano, dell'obbedienza cieca dei loro funzionari in loco (i servizi segreti italiani) e della manovalanza fabbricata ad arte (i brigatisti). Se a questo si aggiungono la fedeltà atlantica e la subalternità collaborante dei principali partiti politici (Dc, Pci, PSI), vediamo come nulla sia stato lasciato al caso nell'affare che più di tutte le altre stragi ha impresso il suo marchio funesto sulla storia del nostro paese... Emerge da queste pagine un mosaico di verità indicibili che anche l'ultima commissione parlamentare di inchiesta, pur avendole in qualche modo abbordate, non ha avuto la volontà e la forza di rendere pubbliche. Perché la verità indicibile dell'omicidio Moro, lungi dall'essere passato, continua a vivere nel nostro presente - in un'Italia priva di sovranità e indipendenza - e ci racconta lo stesso inganno divenuto ormai da tempo l'ordine globale del mondo contemporaneo.
Riferimenti:
Gianni Lannes, Il grande fratello.Strategie del dominio, Draco edizioni, Modena, 2012.
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