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di Gianni Lannes
Lo Stato italiano, grazie a Draghi (già svenditore dell'Italia ai tempi del Britannia, ovvero il 2 giugno 1992) e ora alla Meloni, ha messo in svendita al peggior offerente e per finalità speculative, alcuni isolotti della laguna di Venezia, già fagocitata dal truffaldino commercio cinese.
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Infatti, con avviso esplorativo protocollo n. 2022/2206RI/DR-VE del 7 dicembre 2022 è stata pubblicata la manifestazione d'interesse per l'acquisto o concessione di valorizzazione di lunga durata dell'isola di Sant'Andrea (Venezia), un isolotto trapezoidale dove sono collocati due edifici di un sistema fortilizio vero con strutture funzionali all'uso militare, la cui superficie complessiva è di circa 22.400 metri quadrati, bene con vincolo di demanio storico artistico ex decreto legislativo n. 42 del 2004.
E ancora: con avviso esplorativo protocollo n. 2022/2207RI/DR-VE del 7 dicembre 2022 è stata pubblicata la manifestazione d'interesse per l'acquisto – dopo sdemanializzazione – del compendio denominato «Casa Madonna Nicopeja», sito a Venezia Lido: un'ampia struttura utilizzata come comunità e alloggio, l'area si sviluppa su una superficie di 7.400 metri quadrati sulla quale insiste un immobile, articolato su più piani, avente superficie coperta di 1.300 metri quadrati.
Quindi, con avviso esplorativo è stata pubblicata la manifestazione d'interesse per l'acquisto in proprietà ovvero per la concessione di valorizzazione di lunga durata della maggior porzione del compendio immobiliare sito in Venezia denominato «Ex Convento di San Salvador», composto da un fabbricato con tipica conformazione dei monasteri cinquecenteschi, disposto in quattro piani praticabili, caratterizzato dalla presenza di due chiostri, entrambi con pozzo centrale. Bene con vincolo di demanio storico artistico ex decreto legislativo n. 42 del 2004.
E poi, mediante avviso esplorativo è stata pubblicata la manifestazione d'interesse per l'acquisto in proprietà ovvero per la concessione di valorizzazione di lunga durata dell'isola di Poveglia, composta da tre isolotti ravvicinati che si conformano, approssimativamente, in un tronco di piramide, di superficie complessiva di circa 72.500 metri quadrati. Bene con vincolo di demanio storico artistico ex decreto legislativo n. 42 del 2004.
Sull'isola di Sant'Andrea insiste l'omonimo forte realizzato nella prima metà del XVI secolo, incorporando una precedente costruzione fortificata sopravvissuta solo nell'antico mastio centrale che caratterizza tutt'ora il forte. Opera dell'architetto veronese Sanmicheli, autore di numerose costruzioni civili e militari rimaste celebri in tutti i domini della serenissima, sorge su uno scanno sabbioso di fronte alla bocca di porto di Lido, l'ingresso principale dal mare alla laguna di Venezia.
Il valore storico del forte e dell'intero compendio è immenso. Salire sul forte è il modo migliore per capire Venezia, il rapporto mare-laguna-entroterra; da lì (previa messa in sicurezza) dovrebbe partire una vista tesa alla comprensione della città e della sua storia; il forte potrebbe diventare la sede, o una sede, del museo della città (o museo della civiltà dell'acqua) che è l'anello mancante del sistema museale pubblico della città di Venezia.
Tramite delibera 9 giugno 2021, il Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile ha finanziato una serie di interventi per il completamento e la messa in sicurezza della laguna: sono opere di compensazione ambientale, ex articolo 95, comma 23, del decreto-legge 14 agosto 2020, n. 104. Tra queste figure la messa in sicurezza idraulica dell'insula San Marco, ivi compresa la piazza, il completamento degli interventi di recupero degli edifici storici dell'isola del Lazzaretto Vecchio in Laguna centrale, il consolidamento di un tratto di muro demaniale dell'isola di San Giorgio Maggiore, gli interventi di recupero e valorizzazione dell'isola di Sant'Andrea e dell'annesso Forte demaniale, gli interventi di recupero e di risanamento di marginamenti lagunari per un importo totale: euro 40.620.691,40.
Sono tutte opere per il completamento e l'integrazione degli interventi richiesti dalla Commissione europea, in esito alla procedura di infrazione n. 2003/4762, relativi alla necessità di identificare gli impatti conseguenti alla realizzazione del sistema Mose e sono misure idonee a prevenire l'inquinamento e il deterioramento degli habitat. All'interno di questa linea di finanziamento, oppure con altre risorse da individuare, dovrebbe essere garantito il recupero del forte come bene pubblico da mettere a disposizione della città lagunare.
Per quanto concerne i compendi di Casa Madonna Nicopeja e San Salvador è prioritario individuare specifiche funzioni civili utili alla città e che non consentano un incremento dell'offerta di ricettività turistica, tenendo anche conto della raccomandazione n. 4 sullo stato di conservazione del sito Unesco «Venezia e la sua Laguna» riportata dalla decisione World Heritage Committee 44COM.7B.50.
Perché non perfezionare gli strumenti di gestione del turismo, migliorando gli spazi pubblici e gli alloggi pubblici mettendo in atto un modello di turismo sostenibile, sviluppando strategie e politiche che si tradurranno nella riduzione del numero di visitatori, migliorando significativamente la qualità della vita dei residenti riqualificando le aree urbane al corretto uso residenziale, in un assetto economico più diversificato e resiliente per il futuro di Venezia, la sua laguna e gli abitanti?
Per quanto concerne le isole di Poveglia da anni è in attesa di una risposta l'offerta di cittadini e cittadine di attivare un percorso virtuoso di rigenerazione sociale ed urbana dell'isola presentato dalla associazione «Poveglia per tutti», che di recente ha ribadito la sua opposizione all'ipotesi di alienazione della proprietà e l'intendimento di partecipare all'avviso esplorativo di cui sopra, presentando una istanza finalizzata ad ottenere dall'Agenzia del demanio la concessione delle isole.
Sempre su Poveglia si ricorda che in un recente passato era stata presentata una proposta per realizzarvi un Centro studio e ricerca internazionale sui cambiamenti climatici, già previsto con sede a Venezia, in ottemperanza alla legge n. 204 del 4 novembre 2016, proposta che poteva convivere con l'istanza della associazione «Poveglia per tutti».
In ogni caso bisogna evitare la svendita di un inestimabile patrimonio ambientale, storico ed artistico destinandolo alle funzioni proprie di Venezia.
Riferimenti:
https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=draghi
https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=britannia
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