di Gianni Lannes
Lo Spazio è il centro della Terra. Non lo era, lo è diventato. Fino alla metà dello scorso secolo una frontiera invisibile separava il pianeta abitato anche dagli umani, dall'immenso universo inesplorato. Oggi lo Spazio è conteso da potenze terrestri mosse da obiettivi terreni. A proposito: il dominio della Luna serve a controllare meglio la Terra.
Il tragitto che ci separa dalla Luna, ovvero il satellite del pianeta terracqueo è stato canonizzato nel 1865 dallo scrittore Jules Verne con il romanzo De la terre à la lune, entrando nell'immaginario collettivo.
Eppure, nell'era delle nanotecnologie oltre la luna si naviga ancora fra scienza e fantascienza come nel XIX secolo.
Lo Spazio fino a tempi storicamente recenti era res nullius, dal 1967 viene spacciato per res communis omnium, addirittura provincia dell'intera umanità, dal Trattato per lo Spazio extra-atmosferico.
Il primo dominio è già tecnicamente militare. Dalla superficie terrestre alla linea di Kármán, frontiera convenzionale dell'atmosfera a quota 100 chilometri, estendibilre a 150 e oltre. Insomma aerospazio dove si materializza lo spettro concreto dei missili ipersonici dotati di testate nucleare, almeno 5v volte più veloci del suono.
Il Milpsace (Spazio militare) può considerarsi estendibile all'insieme delle orbite basse (secpndo dominio). Vale a dire fino a 2 mila chlometri sopra la superfice del mare. Qui, nell'alto dei cieli, ordigni in agguato dormiente - mascherati in reti satellitari adibite ad attività di intelligence - sorvegliano Gaia.
Riferimenti:
https://www.unoosa.org/oosa/en/ourwork/spacelaw/treaties/introouterspacetreaty.html
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