BIOGRAFIA

5.10.22

PENSIERO CRITICO: ANTIDOTO ALLA TECNOCRAZIA!

di Gianni Lannes

Benvenuti nell'era della tecnocrazia plasmata da big data e social network sempre piu' pervasivi.

Attualmente ogni minuto vengono effettuate 4,5 milioni di ricerche su Google, visionati altrettanti video su You Tube, postate 280 mila storie su Istagram. ma questa mole gigantesca di dati sensibili, cui ciascuno contribuisce piu' o meno volonrariamente quando cerca un'informazione o pubblica una foto che viene poi elaborata da intelligenze artificiali sempre piu' potenti, costituisce progresso, inteso come crescita del capitale umano e della mentalita' digitale?

Il Web e' profondamente mutato in brevissimo tempo: prima era un grande strumento di accesso rapido all'informazione e alla conoscenza che favoriva diversita' e pluralismo. Oggi, pero', a dominare sono le piattaforme che sfuggono alle normative sul pluralismo, e ai controlli. Piu' si usano e piu' alimentano gli algoritmi di machine learning sui comportamenti, abitudini, desideri, emozioni degli esseri umani.

Allora occorre imparare a cercare le notizie e a discernere quelle vere da quelle false o manipolate, quelle che mostrano una realta' parziale o distorta e non offrono una visione controfattuale da quelle che consentano di effettuare analisi obiettive.

E' necessario nutrire la societa' umana con l'abilita' fondamentale che rischiara il nebuloso tempo presente. Il pensiero critico si alimenta con l'apprendimento continuo, vive di domande e non di risposte preconfezionate; e' alleato del dubbio e non delle certezze di pochi; si basa su dati verificabili, analisi rigorose e riscontri fattuali. Il pensiero critico si nutre della conoscenza approfondita e non della superficialita'.

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