di Gianni Lannes
Il nuovo ministro della cosiddetta "Difesa", è nientedimeno che il presidente dell'Aiad dall'anno 2014: la federazione confindustriale che cura gli interessi delle aziende del settore dell’aerospazio e della difesa, ovvero della vendita di armi. Crosetto è un imprenditore, è stato sottosegretario alla Difesa nel quarto governo Berlusconi, fondatore di Fratelli d’Italia. Dal 2020 è presidente del cda di Orizzonte sistemi navali, società controllata da Fincantieri (51%) e Leonardo (49%). È senior advisor di Finmeccanica. Soprattutto fedele - come l'urlatrice Meloni - al padrone NATO, ossia allo zio Sam. Conflitti di interesse per uno del ramo bellico che si è assegnato una laurea senza averla mai conseguita? In ogni caso, un ex democristiano affidabile: una garanzia per il sistema di potere dominante. Per l'Italia priva di indipendenza e sovranità è una scelta sdraiata ai dettami di Washington.
Dell'Aiad fanno parte 186 aziende più 3 associazioni nazionali quali l’Associazione nazionale produttori armi e munizioni sportive (Anpam), l’Associazione per la normazione, la formazione e qualificazione nel settore dell’aerospazio, difesa e sicurezza (Unavia) e l’Associazione per i servizi, le applicazioni e le tecnologie Ict per lo spazio (Asas).
Aiad vanta un ruolo predominante nella scelta dei membri della delegazione nazionale presso Niag (Nato industrial advisory group) ossia un «gruppo consultivo ad alto livello di industriali appartenenti ai paesi membri della Nato che agiscono riportando alla Conferenza dei direttori nazionali degli armamenti (Cnad), forum principale per la cooperazione in ambito Nato sugli armamenti». Sempre Crosetto ha partecipato alle riunioni della fondazione MedOr all’interno dei lavori del comitato strategico.
Riferimenti:
https://www.agi.it/politica/guido_crosetto_dimissioni_camera_aiad_fdi-3944557/news/2018-05-24/
Nessun commento:
Posta un commento
Gradita firma degli utenti.