No alla censura
Nazim Hikmet
No alla dittatura
Pablo Neruda
di Gianni Lannes
Una mattina all'alba mi sono svegliato e dal famigerato canale You Tube mi sono ritrovato addirittura censurato e adesso l'ho bannato. Un essere umano deve dire la verita' e avere il coraggio di sfidare il senso comune, particolarmente in tempi di virale delirio collettivo, quando c'e' un ostinato rifiuto psicologico a riflettere sulle cause di certi fenomeni che investono tutti con la privazione della liberta'.
Ultimamente si assiste sempre piu' spesso su You Tube alla rimozione di contenuti non graditi o che vengono considerati violativi delle regole. Naturalmente non mi riferisco a quei video che violano il copyright di qualcuno, ma ai video a sfondo politico, scientifico, sanitario, medico ed economico che non sono allineati alla mentalita' dominante.
La censura non e' altro che il modo classico del sistema di dominio ormai globale per tentare di neutralizzare verita' scomode che potrebbero contagiare, e dunque, risvegliare gli esseri umani. Un esempio abominevole di tale pratica di potere coercitivo ed impositivo, e' la censura praticata sistematicamente da You Tube e tutta la spazzatura propagandata in Rete.
Oggi mando a quel paese You Tube e invito chiunque abbia buon senso a farlo (specie gli insegnanti che in buona fede rimandano gli alunni ai contenuti ingannevoli di You Tube), mediante il boicottaggio definitivo di questa discarica mondiale.
Ecco il video censurato. Si tratta dell'intervista a Vera Sharav, la sopravvissuta all’Olocausto che considera le misure anti Covid “pericolose per l’umanità”. Nata in Romania nel 1937, è sopravvissuta all’Olocausto insieme a sua madre. Dopo la morte del figlio adolescente per un’assunzione di clozapina, un farmaco antipsicotico, Vera Sharav ha iniziato a battersi contro la sperimentazione dei farmaci e a favore del consenso informato, per questo ha fondato la Alliance For Human Research Protection, un’associazione altamente critica nei confronti dell’industria farmaceutica accusata di lavorare per il profitto e non per la salute, quasi sulla stessa linea di Brandy Vaughan. In particolare Vera Sharav si è battuta contro i Northfield Laboratories e ha sostenuto la tossicità del PolyHeme, il sangue artificiale (qui la definizione) da loro prodotto, contestando il fatto che i pazienti non fossero mai stati informati dei rischi. Ora, quali siano le conclusioni delle sue battaglie non è noto, ma le sue posizioni sono state elogiate da Marcia Angell, ex editore del New England Journal Of Medicine e oggi attivista contro i conflitti di interesse delle case farmaceutiche, e criticate da Arthur Caplan, docente di etica medica, che sottolinea la totale incompetenza di Vera Sharav per quel che riguarda la scienza.
La censura avanza e dilaga nel pianeta terracqueo, proibendo ogni espressione critica del libero pensiero, sia pure documentata e verificabile da chiunque. La verità non deve essere detta, scritta e letta. Ogni forma di pensiero critico, ogni forma di dissenso, ogni domanda che metta in discussione qualsiasi affermazione insensata, dei potenti, non può essere vista, udita, ascoltata e diffusa.
Una via per accelerare ulteriormente l'estinzione dell'umanità. Connessione sempre più controllata del pensiero umano. Maggiore censura anche dentro internet mediante un più elevato controllo governativo sul World Wide Web. Sorvegliare la Rete (Internet e' notoriamente un'invenzione militare targata United States of America) significa controllare il flusso di informazioni e stabilire ciò che viene letto e cosa assolutamente no. i mezzi per legalizzare uno stato di sorveglianza esistono già e che, il passo successivo è l’implementazione. In ogni caso, la censura elettronica, la condizionalità e la sorveglianza di massa sono in antitesi con la neutralità della rete e la libertà d’informazione.
Nella teoria dell'argomentazione si chiama "avvelenamento del pozzo" la procedura di delegittimazione che investe tutto ciò che una persona afferma (Argumentum ad hominem). È solo una delle innumerevoli forme di fallacia, ossia di mossa argomentativa corretta solo in apparenza che occulta l'erroneità logica dei negazionisti prezzolati e non, allo scopo di ingannare le persone.
La fabbrica militare del falso: il vero scoop è oggi dire la verità. La menzogna è la protagonista assoluta delle chiacchiere pubbliche contemporanee. Il suo ruolo è emerso prepotentemente, dapprima in occasione della guerra ambientale e non convenzionale in atto; poi con la falsa pandemia covidiota. Una volta le verità indicibili del potere erano coperte dal segreto. Oggi il silenzio e il segreto sono armi spuntate, che qualche raro giornalista investigativo può però svelare. Perciò la verità inconfessabile deve essere occultata o neutralizzata in altro modo. Quindi si propinano all’opinione pubblica versioni di comodo dei fatti, cioè mere opinioni e così si distrae l’attenzione generale, alimentando il delirio collettivo. Ma prima di tutto si inquina l’argomento, etichettandolo come folle o “complottista” e si affibbiano le etichette, come ad esempio “no vax”. L’immagine rinvia evidentemente alla situazione in cui un minimo quantitativo di veleno, gettato in un pozzo, riesce ad uccidere un’intera comunità: l’avvelenatore compie una sola azione, ma gli effetti sono disastrosi. Etichettando a livello sociale come “folle” l’argomento delle scie chimiche oppure dei sieri sperimentali anticovid-19 spacciati per vaccini, si emarginano, si negativizzano e si liquidano fatti drammatici accertabili da chiunque abbia un minimo senso critico.
Gianni Lannes, IL GRANDE FRATELLO. STRATEGIE DEL DOMINIO, Draco edizioni, Modena, 2012.
Gianni Lannes, VACCINI DOMINIO ASSOLUTO, Nexus edizioni, Battaglia Terme, 2017.
Gianni Lannes, VACCINI: CAVIE CIVILI E MILITARI, Nexus edizioni, Battaglia Terme, 2018.
https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=censura
Nella teoria dell'argomentazione si chiama "avvelenamento del pozzo" la procedura di delegittimazione che investe tutto ciò che una persona afferma (Argumentum ad hominem). È sol o una delle innumerevoli forme di fallacia, ossia di mossa argomentativa corretta solo in apparenza che occulta l'erroneità logica dei negazionisti prezzolati e non, allo scopo di ingannare le persone.
La fabbrica militare del falso: il vero scoop è oggi dire la verità. La menzogna è la protagonista assoluta delle chiacchiere pubbliche contemporanee. Il suo ruolo è emerso prepotentemente, dapprima in occasione della guerra ambientale e non convenzionale in atto; poi con la falsa pandemia covidiota. Una volta le verità indicibili del potere erano coperte dal segreto. Oggi il silenzio e il segreto sono armi spuntate, che qualche raro giornalista investigativo può però svelare. Perciò la verità inconfessabile deve essere occultata o neutralizzata in altro modo. Quindi si propinano all’opinione pubblica versioni di comodo dei fatti, cioè mere opinioni e così si distrae l’attenzione generale, alimentando il delirio collettivo. Ma prima di tutto si inquina l’argomento, etichettandolo come folle o “complottista” e si affibbiano le etichette, come ad esempio “no vax”. L’immagine rinvia evidentemente alla situazione in cui un minimo quantitativo di veleno, gettato in un pozzo, riesce ad uccidere un’intera comunità: l’avvelenatore compie una sola azione, ma gli effetti sono disastrosi. Etichettando a livello sociale come “folle” l’argomento delle scie chimiche oppure dei sieri sperimentali anticovid-19 spacciati per vaccini, si emarginano, si negativizzano e si liquidano fatti drammatici accertabili da chiunque abbia un minimo senso critico.
Riferimenti:
https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=censura
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