BIOGRAFIA

28.3.22

UCRAINA: UTERI IN AFFITTO!

 


 

di Gianni Lannes

L'Ucraina non e' soltanto un granaio dell'Europa, ma anche una fabbrica di neonati su prenotazione a pagamento. Questa piccola, indifesa e pregiata merce umana viene trafficata anche con la guerra. Vero Zelenski? Armi in cambio di bimbi appena nati ordinati dagli acquirenti su commissione? E in Italia c'e' pure quache foglietto come Donna Moderna, che incoraggia il fenomeno. Accade oggi e succedeva pure ieri. Proprio in Ucraina, per esempio, presso la hall dell'hotel "Venezia" di Kiev, nel 2019, poco prima che scoppiasse la falsa pandemia virale, erano ospitati 46 neonati, partoriti in Ucraina mediante la pratica dell'utero in affitto. Infatti, allora, con il blocco delle frontiere dovuto al nuovo coronavirus, i "committenti", di nazionalità diverse e anche italiana, non sarebbero potuti andare a prenderli e i pargoli, allora furono "parcheggiati", alla stregua di merce giacente, come testimoniato dalle immagini pubblicate dalla Biotexcom, la società che si occupa della gestione dei rapporti tra chi paga e le madri surrogate. 


 

La società avrebbe invitato i genitori "acquirenti" a rivolgersi ai propri ministri degli esteri, perché intercedessero presso il Governo ucraino, in modo da ottenere un permesso per arrivare a Kiev, nonostante le attuali normative sugli spostamenti. Numerose associazioni avevano protestato, tra queste la Rete italiana contro l'utero in affitto, che ha scritto all'ambasciatore italiano in Ucraina, chiedendo di verificare lo stato di salute dei bambini e chiedendo che ai "committenti" non sia concesso alcun permesso, ma che vengano anzi identificati.

Inoltre, una giornalista italiana che aveva già affrontato la questione sul "Corriere della Sera" avrebbe provato a contattare l'ambasciatore, chiedendo un riscontro sulla lettera della Rete italiana contro l'utero in affitto, ma che ha ottenuto solo un laconico "no comment".

L'utero in affitto nell'ordinamento italiano è un reato, ai sensi dell'articolo 12, comma 6, della legge numero 40 del 2004, eppure tale pratica, anche ora, con la guerra in Ucraina, prosegue indisturbata, con l'avallo delle autorita' di Kiev e il silenzio di quelle italiane.

Perche' Mattarella in qualita' di capo dello Stato e Draghi come inquilino di Palazzo Chigi, non mettono subito in atto misure urgenti per far fronte a una palese violazione dei diritti umani di questi neonati di origine ucraina, trattati alla stregua di pacchi postali comprati via internet?

Riferimenti:

https://www.donnamoderna.com/news/societa/maternita-surrogata-ucraina 

https://vittoriavita.com/it/surrogazione-in-ucraina/ 

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=ucraina 

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=zelenski 

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