BIOGRAFIA

22.3.22

QUALE CRISI?

 





di Gianni Lannes

Il mondo gira e la storia ritorna ciclicamente sui suoi passi. Nell'accezione comune il termine crisi, indica un fenomeno negativo. Ma e' proprio cosi', oppure  questo fenomeno e' un antidoto alla rassegnazione iniettata nel corpo sociale dal sistema dominante?



Albert Einstein, nel secolo scorso espose teorie interessanti e non prive di elementi innovativi, a parte la controversa lettera (datata 11 ottobre 1939) al presidente Franklin Delano Roosvelt, con cui lo scienziato - unitamente al collega Szilard raccomandava di iniziare le ricerche sulla fissione nucleare per la creazione di ordigni di enorme potenza, prima che ci riuscisse la Germania nazista di Hitler. Il volume Il mondo come lo vedo io (anno 1930) raccoglie buona parte della sua produzione filosofica. I capitoli rilevanti del saggio sono dedicati alle riflessioni sulla cosiddetta crisi. Secondo Albert Einstein la crisi è un’occasione, un volano per il cambiamento. La creatività, la ricerca di soluzioni, l’invenzione nasce infatti solo nel momento della massima difficoltà, quando l’individuo è messo alle strette e, per sopravvivere, deve voltare pagina, cambiando registro e modus operandi, smettendo di fare le cose che faceva prima e proponendone altre.

Ha scritto Einstein: «La crisi è la più grande benedizione per le persone e le nazioni, perché la crisi porta progressi. La creatività nasce dall’angoscia come il giorno nasce dalla notte oscura. E’ nella crisi che sorge l’inventiva, le scoperte e le grandi strategie. Chi supera la crisi supera sé stesso senza essere ‘superato». La crisi, in questa particolare visione, è sinonimo di sfida. E’ l’appuntamento con se stesso che ogni essere umano è costretto a vivere.

Le affermazioni dello scienziato tedesco sono incredibilmente attuali. A renderle valide ancora oggi ci sono le similitudini tra il suo tempo e il nostro. Mentre Einstein si esprimeva cosi', nel mondo imperversava la crisi economica, presto degenerata in crisi politica e poi guerra, con l’ascesa di ideologie totalitarie come l'eugenetica, il fordismo, il fascismo, il nazismo e lo stalinismo.


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