di Gianni Lannes
Al di la' del nomen juris, cosa c'entra il lasciapassare dittatoriale con il lavoro? Solo in Italia, caso unico al mondo, si impone l'obbligo vaccinale per faticare, peraltro mediante sgangherati decreti legge, incostituzionali e anticostituzionali (ossia fuorilegge). Eppure, la Costituzione repubblicana non prevede che per un presunto illecito amministrativo un cittadino si ritrovi ridotto allo stato di fame. La violazione dell'obbligo vaccinale non può comportare la sospensione della retribuzione quando questa abbia natura alimentare. Una violazione amministrativa non può causare la perdita di diritti della persona costituzionalmente garantiti. L'obbligo vaccinale è costituzionalmente legittimo non quando, come è stato affermato da esperti di regime e politicanti parassiti, i rischi sono inferiori ai benefici, ma quando la vaccinazione non comporta alcun rischio che non sia banale, ovvero solo quando esso non incida negativamente sullo stato di salute di colui che vi sia assoggettato. L 'obbligo sarebbe legittimo se non ci fossero oltre 4 milioni di eventi avversi segnalati e piu' di 40 mila decessi" legati ai sieri sperimentali anticovid spacciati per vaccini, gli stessi che hanno una autorizzazione temporanea e d'emergenza.
Decertificazione tricolore? Ne hanno dette di tutti i colori. Eppure il cosiddetto green pass e' un certificato di stato della persona emesso dall'amministrazione dello Stato italiano. Dal primo gennaio dell'anno 2012, in base alla legge 12 novembre 2011, numero 183, articolo 15, lo Stato, o meglio qualsiasi pubblica amministrazione, per esempio, la scuola, non puo' richiedere al cittadino certificati contenenti informazioni già in possesso dello Stato. I dirigenti e gli eventuali agenti che lo fanno commettono un abuso d'ufficio (articolo 323 del codice penale) e sono querelabili. Gli sceriffi scolastici, gli svigili disurbani e la sbirraglia possono richiedere - con la debita cortesia e senza arroganza - solo l'esibizione di un documento di identità e poi procedere per via interna, ovvero relazionando al prefetto, se le norme glielo consentono, ad eseguire le verifiche di stato con i dipartimenti competenti (in questo caso il Ministero della salute). Inoltre, le forze dell'ordine i dirigenti scolastici o loro delegati non hanno alcuna autorizzazione ministeriale in tale senso per poter verificare o esaminare dati sanitari sensibili della persona. In senso giuridico, va in onda un abuso di potere su scala nazionale.
Infatti, ecco cosa recita il portale ministeriale della pubblica amministrazione italiana:
«Dal 1° gennaio 2012, le Pubbliche amministrazioni non possono più richiedere ai cittadini la presentazione di documenti detenuti da altre Pubbliche amministrazioni. L'eventuale richiesta di certificati dovrà essere acquisita direttamente dalle amministrazioni certificanti o, in alternativa, potrà essere richiesta la produzione solo di dichiarazioni sostitutive di certificazione o dell’atto di notorietà al cittadino. La novità è stata introdotta dall'articolo 15, comma 1, della Legge 12 novembre 2011, n. 183, che ha modificato il "Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa" di cui al DPR 28 dicembre 2000, n. 445. In particolare, la nuova normativa dispone che: "Le certificazioni rilasciate dalla pubblica amministrazione in ordine a stati, qualità personali e fatti sono valide e utilizzabili solo nei rapporti tra privati. Nei rapporti con gli organi della pubblica amministrazione e i gestori di pubblici servizi i certificati e gli atti di notorietà sono sempre sostituiti dalle dichiarazioni di cui agli articoli 46 e 47 del DPR 28 dicembre 2000, n. 445"».
E ancora, sul portale istituzionale della funzione pubblica, a proposito del lasciapassare amministrativo, si rinviene anche la gaffe del ministro Brunetta:
«Brunetta: “Strategia responsabile che ci permetterà un Natale aperto, libero e sicuro”. "Il super green pass richiede una duplice strategia: da un lato premiare il 90% degli italiani che hanno conseguito la vaccinazione, come ha ricordato il presidente Mattarella - e riservare ai non vaccinati le restrizioni legate ai vari colori (bianco compreso), dall’altro lato estendere la platea soggetta all’obbligo del green pass base (tampone) per aumentare il livello di sicurezza e protezione della comunità", queste le parole del ministro per la Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, rilasciate al Foglio. "Penso innanzitutto ai fruitori dei servizi - ha precisato il ministro - Dagli utenti dei front office della Pubblica amministrazione ai clienti delle banche e degli studi professionali, fatta naturalmente eccezione per i servizi di pubblica utilità". Sul nodo indifferibile dei controlli sul trasporto pubblico locale, aggiunge: "Per le metropolitane i lettori ottici ai tornelli potrebbero essere facilmente integrati per leggere il QR Code dei certificati verdi. Sugli autobus i controlli a campione sui passeggeri, già previsti per verificare il possesso dei biglietti, potrebbero essere ampliati al green pass. Tutto questo all’interno di un sistema di controlli rafforzato e totalizzante, a partire dalle attività di somministrazione di alimenti e bevande". “Il massimo della sicurezza sanitaria con il massimo delle aperture: questo ci ha consentito il green pass finora, consentendoci adesso il green pass rafforzato. Il Governo prende ancora una volta le decisioni più giuste per il Paese, dimostrando di saper anticipare il virus, e non di inseguirlo. Una strategia responsabile - ha concluso il ministro Brunetta - che ci permetterà un Natale aperto, libero e sicuro”».
La realtà, oltre che alle evidenze scientifiche, smentisce le pericolose rassicurazioni di Draghi e della sua corte dei miracoli avariati: il vaccino sperimentale non rende immuni dal nuovo corona virus; infatti anche i vaccinati possono contagiare, ammalarsi, finire in ospedale e infine crepare. Il green pass non è un conferimento di superpoteri contro il Covid perché la sua scadenza supera i tempi di durata del vaccino e, quindi, persone con green pass valido, ma contagiate, nel frattempo potrebbero, se irresponsabili o se asintomatici, andarsene in giro a contagiare gli altri. Ma il pensiero unico propagandato da Draghi e Speranza, con la compiacenza dei telecomandati mezzi di informazione per covidioti, è che gli untori sono i non vaccinati; sono loro il pericolo pubblico che mette a rischio le strutture sanitarie a causa dei loro ricoveri. Per l'Unione europea, il passaporto digitale deve consentire la libera circolazione umana, invece in Italia e' uno strumento di oppressione del cittadino. L'essenza del totalitarismo tecnocratico e' il controllo tecnologico delle informazioni sensibili strettamente personali.
Riferimenti:
https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=green+pass
Nessun commento:
Posta un commento
Gradita firma degli utenti.