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Nella stagione del disamore virale, la luce che sale è la bellezza naturale, l'unico antidoto alla stupidità generale.
Il sogno, la visione, l'incanto e la magia. Vedere il mondo vuol dire provare emozioni e trasmetterle agli altri attraverso l'empatia. Quando sale la nebbia dopo il temporale e il primo raggio di sole illumina l'incanto di madre Terra, contemplo la luce che accarezza la poesia riflessa dall'acqua fluente.
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Una volta nel vedere la luna ho trovato l'Aleph, una porta verso l'infinito, un punto cardinale nell'Universo che contiene tutti gli altri; un luogo nel quale si trovano senza confondersi tutti i luoghi di Gaia, visti da ogni angolazione. Aleph è anche la prima lettera degli alfabeti fenicio ed ebraico. Aleph è il presente e rappresenta pure il passato: amore, tempo, spazio, suono e pura energia raccolti in un unica dimensione. Non tutti si accorgono o sono consapevoli dell'esistenza dell'Aleph.
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Le parole espresse sono la vita e per scrivere della meraviglia è indispensabile amare, perché è il compito dell'evoluzione umana. Versare lacrime, vuol dire piangere il sangue dell'anima, quando si è sensibili come le foglie ad ogni alito carezzevole di vento.
La vera libertà impressa dalla Natura è insita nell'animo umano e nessuno può cancellarla, sospenderla, scalfirla o sopprimerla.
Gilan
Buon pomeriggio Gianni, noto con grande dispiacere che alcuni suoi commenti in risposta ai miei, sotto i suoi articoli sono stati eliminati. Amo i confronti spontanei senza troppi filtri, in cui l'empatia, lo scambio, l'ascolto vanno assecondati e non ripensati. La mia grande stima nei suoi confronti mi imponeva di farglielo presente. Una sua fedelissima lettrice.
RispondiEliminaAggiungerei fedelissima e attenta lettrice.
RispondiEliminaGentile Claudia, non desidero presenziare troppo! In ogni caso apprezzo e condivido i tuoi sensibili commenti!
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