foto Gilan |
di Gianni Lannes
Addirittura «Il Green Pass tutela la libertà»: sproloquia oggi il ministro dell'insanità, tale Speranza, con l'entrata in vigore della discriminazione sociale per mezzo di un decreto fuorilegge. Che fare? Affidarsi alla civiltà universale della disobbedienza civile: sciopero generale ad oltranza, obiezione fiscale, boicottaggio a tappeto; tanto per iniziare. In altri termini: una sana ribellione popolare. Libertà, indipendenza e autodeterminazione.
Siamo in piena estate, con zero decessi da cosiddetto Covid-19 e le terapie intensive semivuote, ma ad ascoltare i tiggì di regime tricolore e i televirologi prezzolati, “siamo alla quarta ondata”. Il numero dei cosiddetti “contagi”, si basa solo sulla positività ai tamponi di persone sane e, per il 95%, prive di sintomi. Tamponi che diverse sentenze europee hanno valutato come inaffidabili (ma perfettamente funzionali a scatenare il panico negli ipocondriaci televisivi). In più, con lo “stato di emergenza” ormai permanente, in violazione di ogni nostro diritto, permane in vigore la leggina fuorilegge secondo cui al raggiungimento del 20 per cento di occupazione delle terapie intensive, scatta la zona rossa, così che possano impunemente alla prima influenza tornare a chiudere scuole, fabbriche, libera circolazione, per mandare definitivamente a rotoli questo paese e imporre il cosiddetto “grande reset” tanto gradito alla finanza mondiale.
E noi indulgiamo ancora a discutere del lasciapassare verde, di diritti dei vaccinati e dei mascherati, di smart working e di banchi a rotelle, mentre il sito ufficiale EMA (Eudravigilance) attesta che i decessi da vaccino documentati al 24 luglio scorsi sono ormai 19.500, con 781.000 effetti collaterali gravi o permanenti (ictus, miocarditi, paralisi, cecità, amputazioni).
A ottobre EMA autorizzerà 5 nuove terapie anti-Covid, di cui 4 saranno con anticorpi monoclonali (leggi siero iperimmune). Motivo per cui un De Donno, che il 27/7, giorno della sua tragica scomparsa, esponeva ai quattro venti la sostanza dell’imbroglio, andava fatto tacere.
Io so da che parte stare, per il rispetto dei miei diritti costituzionali che nessuno difende, per la dignità del mio lavoro e per il futuro dei nostri figli, che mi auguro possano ancora abbracciarsi e vivere a testa alta, ora e sempre.
Una volta compreso che tutto questo circo virale è stato creato con l’obiettivo di forzare tutti ad una vaccinazione obbligatoria annuale, senza la quale non potremo più esercitare la nostra professione, mandare a scuola i nostri figli o semplicemente prendere un aereo o un treno, e preso atto della totale complicità in questo sfacelo di politicanti corrotti, giornalisti prezzolati, medici servi e pecore obbedienti, le soluzioni che restano a noi persone “normali” ma attente ai nostri diritti costituzionali, sono poche.
La prima è combattere a testa alta, perseguendo le vie civili, a nostra disposizione. E al contempo, è comportarsi come se questi covidioti al governo e in parlamento non esistessero.
Vivere giorno per giorno continuando a realizzare progetti, ad amare, a piantare alberi, a investire sui propri figli, a far progredire le proprie conoscenze, a comprare libri, a scalare montagne, a praticare immersioni subacquee, a veleggiare, abbracciando l'umanità.
Potremmo chiamarla la “forza dell’indifferenza”. Una forza che nasce dal non dare più valore al loro circo mediatico.
Il bullo istituzionale e il prepotente di stato, non si umiliano menandoli più forte. Lo si riporta al suo misero livello restando indifferenti alle sue sciocche provocazioni. rendendolo così ridicolo.
Noi siamo ancora vivi, loro sono già morti. Morti dentro, poiché desiderano un mondo senza vita, senza abbracci, senza sorrisi, senza amicizie, senza socialità, senza condivisione, senza amore.
Ma a loro, di noi, non resterà nulla. Che restino con i loro amati delatori, i loro pennivendoli venduti e i loro ignobili e deliranti decretini settimanali, schiacciati dalla paura della morte. A che serve vivere se sei già morto dentro? Noi siamo vivi e vitali. Combattiamo uniti per difendere la vita prima che sia troppo tardi.
Riferimenti:
https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=libert%C3%A0
https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=green+pass
https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=vaccini
https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=coronavirus
https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=draghi
Io sono in pensione per cui posso allegramente sbattermene e non andare in nessuno dei luoghi dove non mi vogliono, ma per chi lavora e deve pensare alla famiglia? E' veramente complicato perchè il gregge c'è, ma è quello dell'imbecillità (di gregge...)
RispondiEliminaGiuseppe Prati