Foto Gilan |
di Gianni Lannes
Folle corsa ai pericolosi sieri sperimentali anticovid per riaprire la scuola in presenza a settembre. Le soglie sarebbero già state fissate dai politicanti covidioti, eterodiretti dal potere finanziario internazionale: 60 e 85 per cento. La prima soglia è relativa al numero di studenti vaccinati sul totale della popolazione studentesca. La seconda percentuale si riferisce invece ai docenti, che dovrebbero aver ricevuto la seconda inoculazione. Solo a queste condizioni, tutti, alunni e docenti, potranno incredibilmente rimettere piede in classe con alcune limitazioni, a partire dall'inutile bavaglio che soffoca il respiro.
Altro numero da tenere a mente è il 20 del mese di agosto, quando arriverà sul tavolo di Palazzo Chigi un rapporto relativo a chi non si è fatto marchiare. Insomma, schedatura in piena regola della popolazione, soprattutto di chi rifiuta a ragion veduta ingiustificate imposizioni e antidemocratiche obbligatorietà.
“Porre in essere le azioni necessarie a dare priorità alle somministrazioni nei confronti degli studenti di età uguale o superiore ai 12 anni”, con l’orizzonte della didattica in presenza: è questa la priorità del commissario all’emergenza Francesco Paolo Figliuolo, contenuta in una lettera inviata dal generale alle regioni. Dal canto suo, Draghi ha assicurato che “tutto ciò che c’è da fare – sulla scuola – sarà fatto”, perché l’istruzione è una “priorità” del governo.
Ecco i dati ufficiali. Tra i 12 e i 19 anni, il 71,35 per cento non ha ricevuto il veleno anticovid-19. Una minoranza, vicina al 12 per cento ha subito ben due iniezioni, mentre il 17 per cento dei ragazzi in età scolare è la fetta di persone inoculate soltanto con la prima dose.
Cosa succederà se, al 20 agosto, non ci saranno le basi per riaprire gli istituti scolastici? Una possibile risposta arriva dal sottosegretario alla Salute, Andrea Costa, che, rispettivamente ai docenti, dice: “Qualora il problema dovesse persistere, credo opportuno valutare l’ipotesi dell’obbligo vaccinale per questa categoria: bisogna fare di tutto per garantire la didattica in presenza”.
Riferimenti:
https://www.miur.gov.it/web/guest/-/circolare-n-1107-del-22-luglio-2021
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