Due autorevoli epidemiologi hanno recentemente redatto un articolo per il quotidiano britannico The Telegraph in cui viene denunciata la strategia del lockdown, che secondo questi ultimi avrebbe causato il «più grande fiasco della salute pubblica della storia».
Si tratta di Martin Kulldorff, professore di medicina all’Università di Harvard, biostatistico ed epidemiologo e di Jay Bhattacharya, professore alla Stanford University Medical School nonché medico, epidemiologo, economista sanitario ed esperto di politica sanitaria pubblica. I professori hanno affermato che il lockdown non solo sia stato inutile per contenere l’epidemia, ma che abbia provocato anche gravissimi danni per tutta la società. «Un anno fa non c’erano prove che i blocchi avrebbero protetto le persone anziane ad alto rischio. Ora le prove ci sono. Non l’hanno fatto. Con così tante morti per Covid-19, è ovvio che le strategie di blocco non siano riuscite a proteggere gli anziani». Inoltre, gli epidemiologi ritengono che la quarantena abbia causato danni di vario tipo nei confronti di persone di ogni età. La didattica a distanza, ad esempio, avrebbe danneggiato «non solo l’istruzione dei bambini ma anche la loro salute fisica e mentale», mentre la salute pubblica sarebbe peggiorata a causa dei «mancati screening e trattamenti per il cancro e del peggioramento degli esiti delle malattie cardiovascolari».
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