di Gianni Lannes
«Non è ancora noto se la vaccinazione sia efficace anche nella prevenzione dell’acquisizione dell’infezione e/o della sua trasmissione ad altre persone»: recita un passaggio del rapporto targato Istituto Superiore di Sanità (numero 4 del 13 marzo 2021).
È quindi palese che la cosiddetta “prevenzione del contagio da SARS-CoV-2 (o Covid-19, come è scritto nel decreto legge 44/2021 del governo Draghi)”, mediante previsione di “obblighi vaccinali” è un falso ideologico, come provato dallo stesso ISS, organo ufficiale delle Istituzioni pubbliche in materia di sanità in Italia. I dati di EudraVigilance parlano chiaro, basta esaminarli a fondo. Per i magistrati l'indagine giudiziaria per vederci chiaro in questa situazione liberticida è un obbligo costituzionale (articolo 112): "Il pubblico ministero ha l'obbligo di esercitare l'azione penale".
Come se non bastasse alla gravità dell’abuso commesso dalle massime autorità dello Stato italiano, vi è poi l’ulteriore fatto incontestabile che tali vaccini resi obbligatori per i sanitari, pena la sospensione dal lavoro e dallo stipendio, sono in realtà dei prodotti sperimentali basati su terapia genica non adeguatamente e previamente testata sugli esseri umani, vantando al contempo gravi effetti collaterali a breve già verificatisi ripetutamente, morte del vaccinato compresa, e possibili reazioni avverse ancor più gravi a medio e lungo termine, che potrebbero colpire in modo imprevedibilmente letale e anche irreversibile percentuali ben maggiori della popolazione dei vaccinati. Popolazione che gli stessi decisori politici auspicano ampliare in tempi brevi fino a marchiare tutti gli italiani.
Al momento si obbligano intere categorie professionali a giocare alla roulette russa del “vaccino genico”, violando il diritto fondamentale alla libera scelta terapeutica per tutelare la propria personale salute e l’inviolabilità del proprio stesso corpo.
Il presupposto logico-giuridico dell'imposizione di una vaccinazione obbligatoria è ovviamente che questa sia indispensabile per il perseguimento di un interesse pubblico. La narrazione ufficiale che sostiene l'introduzione dell'obbligatorietà consiste nell'affermare che il personale sanitario deve essere vaccinato per evitare che esso, nelle proprie attività di contatto con i pazienti, rischi di essere veicolo di contagio del virus. In tali casi ci si attenderebbe una chiara evidenza scientifica della circostanza che i soggetti vaccinati non siano capaci di trasmettere la malattia. Ma, a tal proposito, ecco cosa comunica in modo ufficiale l'Agenzia Italiana del Farmaco sul proprio sito web:
«Meccanismi d’azione e protezione dei vaccini Pfizer e Moderna
4. Le persone vaccinate posso trasmettere comunque l’infezione ad altre persone?
Gli studi clinici condotti finora hanno permesso di valutare l’efficacia dei vaccini mRNA sulle forme clinicamente manifeste di COVID-19, ma è necessario più tempo per ottenere dati significativi per dimostrare se i vaccinati si possono infettare in modo asintomatico e contagiare altre persone. Sebbene sia plausibile che la vaccinazione protegga dall’infezione, i vaccinati e le persone che sono in contatto con loro devono continuare ad adottare le misure di protezione anti COVID-19.
6. I vaccini proteggono solo la persona vaccinata o anche i suoi familiari?
I vaccini proteggono la singola persona, ma se siamo in tanti a vaccinarci, potremmo ridurre in parte la circolazione del virus e quindi proteggere anche tutte le persone che non si possono vaccinare: la vaccinazione si fa per proteggere sé stessi, ma anche la comunità in cui viviamo.
Efficacia e sicurezza della vaccinazione con Vaxzevria (ex COVID-19 Vaccine AstraZeneca)
9. Le persone vaccinate posso trasmettere comunque l’infezione ad altre persone?
Gli studi clinici condotti finora hanno permesso di valutare l’efficacia del vaccino Vaxzevria sulle forme clinicamente manifeste di COVID-19. È necessario più tempo per ottenere dati significativi per verificare se i vaccinati si possono infettare in modo asintomatico e contagiare altre persone. Sebbene sia plausibile che la vaccinazione protegga dall’infezione, i vaccinati e le persone che sono in contatto con loro devono continuare ad adottare le misure di protezione anti COVID-19».
In altri termini, viene imposta una vaccinazione obbligatoria sulla base di una “plausibile” incapacità di trasmissione del virus da parte dei soggetti vaccinati. E sebbene sia “plausibile” tale incapacità di trasmissione del virus, chi entra in contatto con la persona vaccinata deve comunque adottare le misure di protezione: prescrizione che rende evidente come sia altrettanto “plausibile” che essi siano comunque portatori di possibile contagio. Non solo, quindi, manca l'evidenzia scientifica della mancata trasmissione del virus da parte dei vaccinati: essa neppure è ritenuta “probabile”, ma solo “plausibile” (ossia possibile, come molti fatti che, poi, in effetti, non si verificano) nella stessa misura in cui sia “plausibile” che siano comunque contagiosi. Su questa sgangherata ipotesi viene imposto un trattamento sanitario obbligatorio, che ha ad oggetto peraltro la somministrazione di un farmaco dichiaratamente ancora in fase di studi.
Allora, alla luce dei fatti, quale sarebbe la base giuridica e logica che possa giustificare l'imposizione di un autentico trattamento sanitario obbligatorio? In quale tipo di ordinamento, o meglio di regime totalitario è ammissibile una disposizione normativa che impone un trattamento sanitario per il fatto che sia “plausibile” trarne dei benefici per l'interesse pubblico, se non in una dittatura tricolore, sia pure per conto terzi?
Qual è il confine di ciò che il potere politico può o non può fare e sulla base di quali risultanze scientifiche nell'ambito del nostro sistema costituzionale? Le ragioni del costituzionalismo, come ben noto, risiedono proprio nel porre dei limiti al potere della maggioranza di covidioti.
Il comportamento delle autorità in materia di nuovo coronavirus è un crimine contro l’umanità. Ultimo esempio da manuale del crimine di Stati e multinazionali, questa particolare e azzardata sperimentazione vaccinale anche su bambini sani, che non correrebbero nessun rischio in caso di contagio naturale, come ampiamente dimostrato da fatti. Senza dimenticare il ruolo attivo dei media terroristici. La vera emergenza in Europa non è sanitaria, bensì giudiziaria.
Riferimenti:
https://www.aifa.gov.it/domande-e-risposte-su-vaccini-mrna
https://www.aifa.gov.it/domande-e-risposte-su-vaccini-covid-19
https://www.ema.europa.eu/en/human-regulatory/research-development/pharmacovigilance/eudravigilance
https://www.agi.it/estero/news/2021-04-14/erdogan-attacca-draghi-impertinente-e-maleducato-12167626/
https://www.nytimes.com/2021/04/13/us/politics/johnson-johnson-vaccine-blood-clots-fda-cdc.html
https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/2021/04/draghi-vaccini-per-sempre.html
https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=vaccini
https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=coronavirus
https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=oviedo
https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=norimber
https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=autodeterminazione
https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/2021/04/dallo-stato-di-diritto-al-regime.html
https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/2021/04/von-der-layen-affaroni-vaccinali.html
Gianni Lannes, IL GRANDE FRATELLO, Draco edizioni, Modena, 2012.
Gianni Lannes, VACCINI CAVIE CIVILI E MILITARI, Nexus Edizioni, Battaglia Terme, 2018.
Nessun commento:
Posta un commento
Gradita firma degli utenti.