di Gianni Lannes
Nuovi crimini contro l'umanità indifesa. A tutt'oggi non è stato accertato se i vaccini contro il nuovo coronavirus rendono meno contagiosi i vaccinati, nel caso in cui entrino in contatto con il virus. A tutt'oggi chi, dove e quando ha isolato il SARS CoV-2?
Secondo l’enciclopedia Treccani il vaccino contiene “microrganismi vivi che derivano da batteri o virus attenuati in laboratorio usando ripetuti passaggi colturali”. Ma quelli che stanno inoculando nei sudditi oggi, anche se vengono chiamati “vaccini”, non contengono il virus ma un frammento di RNA messaggero che non ha nulla a che fare con il virus. Quindi non sono vaccini, ma stanno inoculando una terapia genica. Dal prossimo anno scolastico in Italia, le vaccinazioni covidiote saranno obbligatorie per consentire ai minori di accedere a scuola?
Alla fine della scorsa settimana, la multinazionale farmaceutica statunitense Pfizer ha confermato di avere terminato l’arruolamento per avviare i test clinici sul proprio vaccino contro il coronavirus nella fascia di età tra i 12 e i 15 anni. La sperimentazione sarà essenziale per verificare la sicurezza e l’efficacia della vaccinazione tra adolescenti e bambini, e potrà portare in seguito a ulteriori test clinici tra i più piccoli. A oggi il vaccino di Pfizer-BioNTech non può essere impiegato nei minori di 16 anni, mentre nel caso di quello di Moderna il limite è 18 anni; anche il vaccino di AstraZeneca, per ora autorizzato solo nel Regno Unito e in Ungheria, non può essere somministrato ai minori di 18 anni.
Le cosiddette infezioni da nuovo coronavirus non sono però facilmente rilevabili tra bambini e adolescenti, sia perché - secondo gli esperti - raramente sviluppano la COVID-19, sia perché i sintomi possono essere scambiati con quelli di altre malattie.
Una prima serie di risultati potrebbe essere disponibile dopo l’estate, ma saranno comunque poi necessari altri mesi per avere dati a sufficienza per richiedere nuove autorizzazioni. Pfizer-BioNTech, come le altre aziende farmaceutiche che lavorano sui vaccini contro il coronavirus, dovranno ottenere dalle autorità di controllo dei farmaci nuovi permessi per poter avviare le somministrazioni sui bambini. I nuovi dati saranno inoltre impiegati per organizzare i test clinici in fasce di età ancora più basse.
C’è grande interesse intorno ai test clinici su adolescenti e bambini da parte di Pfizer-BioNTech e Moderna, perché i loro rispettivi vaccini sono basati sull’RNA messaggero, un sistema finora mai utilizzato su larga scala e potenzialmente per qualsiasi fascia di età.
La multinazionale statunitense Johnson & Johnson sta terminando la sperimentazione del proprio vaccino, basato su un sistema più tradizionale. L’azienda dovrebbe avviare intanto le prime pratiche per la sperimentazione del proprio vaccino in età pediatrica.
AstraZeneca, che ha sviluppato il proprio vaccino con l’Università di Oxford (Regno Unito) e con qualche problema nei test clinici e nell’avvio della produzione, per ora ha ricevuto un’autorizzazione di emergenza solo dal Regno Unito e in Ungheria. Tra qualche mese, l’azienda dovrebbe avviare i primi test clinici anche tra i bambini con età compresa tra i 5 e i 18 anni, ma non ha fornito molti altri dettagli.
Nel caso del vaccino contro il coronavirus, i ricercatori ritengono che possa essere utile per evitare che i bambini si ammalino di COVID-19, anche se nel raro caso in cui ciò avvenga sviluppano solitamente pochi sintomi e facilmente trattabili con i farmaci da banco.
Trattandosi di vaccini sviluppati in poco meno di un anno e per una malattia che fino a pochi mesi fa non conoscevamo, molti mantengono comprensibilmente qualche dubbio sulla sicurezza e l’utilità della vaccinazione. Dubbi che si rafforzano tra i genitori, che in futuro avranno la responsabilità di decidere se vaccinare o meno i loro figli.
Per ora le vaccinazioni contro il coronavirus non sono obbligatorie, ma una volta valutata la presunta sicurezza e la relativa efficacia nei più giovani, alcuni paesi potrebbero decidere di renderle necessarie per potere iscrivere a scuola i bambini.
In realtà bambini e ragazzi hanno il
loro sistema immunitario che deve reagire autonomamente. Non si
possono vaccinare per ogni forma di starnuto che si presenta sulla
Terra. In base alla legge universale una sola cosa è certa: giù le grinfie da infanzia e adolescenza.
Riferimenti:
Gianni Lannes, VACCINI DOMINIO ASSOLUTO, Nexus edizioni, Battaglia Terme, 2017.
Gianni Lannes, VACCINI CAVIE CIVILI E MILITARI, Nexus edizioni, Battaglia Terme, 2018.
http://www.salute.gov.it/portale/vaccinazioni/homeVaccinazioni.jsp
https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=vaccini
https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=coronavirus
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