(ANSA) - TORINO, 26 MAR - Tanti bambini, ma anche genitori e insegnanti manifestano contro la didattica a distanza in piazza Carignano, nel centro di Torino. Duecento persone circa, con striscioni, pendole e trombette, mentre chi è rimasto a casa ha interrotto per un minuto la dad suonando una campanella. "Oggi sono presenti studenti e insegnanti. L'unica assente è la scuola", dicono i manifestanti.
"Siamo stufi di stare a casa - dice Carola Messina di 'Priorità alla scuola' - vogliamo che tutti gli ordini di scuola rientrino, non solo i più piccoli, e vogliamo ribadire quali sono le priorità per la scuola del futuro. Non crediamo alla riapertura dopo Pasqua - aggiunge Messina - crediamo che forse riusciranno a entrare a scuola i più piccoli anche perché c'è un tema di conciliazione scuola-lavoro che ha portato in piazza le famiglie. Ma ricordiamo che anche i ragazzini fino ai 14 anni non dovrebbero essere abbandonati davanti a uno schermo".
"Siamo scesi in piazza perché le istituzioni ci hanno lasciato una scuola in macerie, edilizia scolastica che non garantisce sicurezza e nemmeno misure sanitarie che ci avevano promesso - sostiene Alessandro del liceo Gioberti - La scuola ci è stata lasciata in macerie e noi dobbiamo ricostruirla come studenti, docenti, genitori e tutte le persone che davvero attraversano il sistema scolastico". (ANSA).
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