di Gianni Lannes
Il 21 aprile scorso nell'intervista rilasciata da Andrea Urbani, dirigente del ministero della Salute e membro del Cts, si evocava l’esistenza di un “piano secretato” che avrebbe guidato le scelte degli esperti e dei politicanti tricolore. Un documento mantenuto “riservato”, e mai presentato né alla popolazione italiana e neppure al Parlamento.
Il 12 febbraio 2020 il Cts aveva dato mandato a un gruppo di lavoro di preparare un “Piano nazionale sanitario in risposta a un’eventuale emergenza pandemica da Covid-19”. Il “Piano” sarà realizzato e approvato nella sua “versione finale” il 2 marzo scorso dal Cts. Si tratta di un documento di 40 pagine con tre scenari di rischio,del quale il ministro della Salute, tale Roberto Speranza ha continuato a smentire l’esistenza, derubricandolo a «studio in itinere». Il Piano è stato redatto il 19 febbraio, la stesura finale è datata 22 febbraio 2020. L’obiettivo è dichiarato: «Garantire un’adeguata gestione dell’infezione in ambito territoriale e ospedaliero senza compromettere la continuità assistenziale, razionalizzando l’accesso alle cure, per garantire l’uso ottimale delle risorse. L’erogazione di cure appropriate ridurrà la morbilità e la mortalità attenuando gli effetti della pandemia».
Perché l'esecutivo grulpiddino ha tenuto nascosto questo ‘piano’ in violazione del decreto legislativo numero 33 del 2013, relativo alla trasparenza amministrativa? Perché Mattarella non fa rispettare dal Conte smascherato la Costituzione repubblicana italiana? In uno Stato di diritto è doveroso informare la popolazione dei provvedimenti adottati, soprattutto quando si privano i cittadini della libertà.
Riferimenti:
https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=cts
https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=coronavirus
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