BIOGRAFIA

1.6.20

VIETATO VIVERE IN ITALIA!


    Assembramenti e affollamenti, anche in casa.
    Rimane vietato stare troppo vicini all’aperto e nei luoghi pubblici. Anche nelle case è raccomandato non stare affollati.

    Avvicinarsi a meno di 1 metro.
    La distanza dagli altri deve essere sempre di 1 metro, e di 2 quando si svolge attività fisica. Dove non è possibile si deve indossare la mascherina.

    Baci e abbracci.
    Niente baci e abbracci con chi non è «congiunto»: e anche con i parenti non conviventi (soprattutto anziani) vanno evitati i contatti fisici.
          Togliere le mascherine. 
          Nei luoghi pubblici, nei negozi, dal parrucchiere e dall’estetista, in aereo e in treno, sui mezzi pubblici e ovunque non sia possibile mantenere la distanza, e in alcuni casi anche all’aperto (in Lombardia è obbligatoria) bisogna sempre indossare la mascherina.

    Togliersi i guanti.
    In molti negozi bisogna indossare i guanti: che diventano obbligatori quando si acquistano generi alimentari. 

    Non provarci la temperatura.
    Non potremo rifiutare di sottoporci alla misurazione della febbre. Con 37,5 è vietato l’accesso in molti luoghi pubblici, e si può essere segnalati all’autorità sanitaria.

    Non prenotare.
    Non potremo (ancora) andare dal parrucchiere e in palestra senza prenotazione.

    Non dare le generalità.
    Non potremo rifiutare di rilasciare le nostre generalità in quei negozi o ristoranti che lo chiederanno. La misura serve al tracciamento delle persone eventualmente entrate in contatto con «positivi».

    Viaggiare dove si vuole.
    Potremo andare all’estero solo nei Paesi che accettano gli italiani.

    Non stare in quarantena.
    Se siamo entrati in contatto con persone positive oppure nei luoghi dove vige l’ordinanza del governatore o del sindaco (in Sicilia è prorogata fino all’8 giugno) si dovrà rimanere in quarantena dal momento dell’arrivo.

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