BIOGRAFIA

2.6.20

LA REPUBBLICA DEI BAMBINI

foto Gilan


Nella Repubblica dei Bambini, i grandi non brutalizzano i più piccini.

Nella Repubblica dei Bambini la libertà non si può abolire neanche con i de-cretini.

Nella Repubblica dei Bambini la scuola crea campi di comprensione invece che campi di battaglia: è una realtà straordinaria di educazione alla responsabilità e al sapere dei giovani e dei più piccini.

Nella Repubblica dei Bambini pargoli e adolescenti giocano all'aria aperta nei campi vicini.

Nella Repubblica dei Bambini contano la creatività, la fantasia, le idee, le emozioni, ma non il denaro e lo sfruttamento a più non posso del prossimo.

Nella Repubblica dei Bambini gli adulti non imprigionano o sfruttano i piccolini.

Nella Repubblica dei Bambini i peggiori crimini sono l'indifferenza, la rassegnazione, la passività e l'egoismo da cretini.

Nella Repubblica dei Bambini chi si è appena affacciato alla vita non ha bisogno di apprendere ad essere libero, ma solo di imparare con il buon esempio, a non avere paura della dittatura.

Nella Repubblica dei Bambini l'infanzia, non scompare nel nulla, non è invisibile all'umanità, ma si alimenta con il bene dei primi.

Nella Repubblica dei Bambini, i pargoli sono il sale ed il futuro della vita. 
Giro, girotondo, cambia il mondo... Conta l'amore, il resto è niente.