BIOGRAFIA

11.6.20

287,5 MILIONI DI EURO DALL'ITALIA AL PLURIMILIARDARIO BILL GATES!




di Gianni Lannes


Toglie ai poveri per dare ai ricchi. Il Conte bis gioca al rilancio, però, con i soldi degli altri. La mazzata finale: a un passo dal baratro fallimentare. Sale a dismisura il costo della vita in Italia: rincarano le bollette e aumenta la spesa dei generi di prima necessità, mentre disoccupati e inoccupati ormai non si contano più. Eppure Giuseppi che fa, dopo tante menzogne da quaquaracquà? Promette sempre più denaro pubblico al plurimiliardario Bill Gates.

Infatti, il primo ministro Giuseppe Conte ha annunciato che verserà un generoso contributo, pari complessivamente a 287,5 milioni di euro, a due organizzazioni vicine al finto filantropo Bill Gates. La somma non è un regalo del sedicente avvocato del popolo, bensì dello Stato italiano, ovvero degli ignari contribuenti.

Insomma, facciamo beneficenza, senza saperlo, a una fondazione straniera molto ricca che dal 2006 chiede denaro a tutti i Paesi benestanti, per sostenere le ricerche sui vaccini. In spregio alle istituzioni Conte ha già deciso di usare quel denaro pubblico senza coinvolgere il Parlamento. Quei soldi, invece, potrebbero sostenere le criticità dell'Italia: i disoccupati, i disabili, le scuole.

Conte intervenendo in videoconferenza al Global vaccine summit, vertice sul rifinanziamento dell’alleanza Gavi, ha annunciato che l’Italia aumenterà il suo impegno economico sul fronte dei vaccini:

«L’Italia fornirà un ulteriore contributo diretto di 120 milioni di euro per i prossimi 5 anni, con un aumento del 20% rispetto al nostro precedente sostegno”. E, ha aggiunto, “riconoscendo il ruolo fondamentale svolto da IFFIm, abbiamo deciso di estendere il nostro contributo allo strumento fino al 2030 con un nuovo impegno di 150 milioni di euro, per un importo totale di 287,5 milioni di euro. Questi contributi sono un segnale concreto della nostra volonta’ di continuare a investire in un efficace multilateralismo, cooperazione internazionale e solidarietà».

Al medesimo incontro è intervenuto anche il famigerato Bill Gates, il quale ha dichiarato che «l’emergenza Coronavirus ha rilanciato un’ondata “preoccupante” di disinformazione e “teorie del complotto”, una “pazzia” che minaccia di ostacolare la corsa verso un vaccino. “Quando eventualmente avremo un vaccino (anti-coronavirus) – ha detto il miliardario Usa fondatore di Microsoft a Bbc Radio 4 – bisognerà vaccinare oltre l’80% della popolazione per avere l’immunità di gregge. Ma se la gente sente che è tutto un complotto, o che i vaccini sono il male, non si vaccinerà. E questa malattia continuerà a uccidere le persone».

Nel caso italiano non si tratta della volontà di un Paese,ma solo della decisione unilaterale del primo ministro pro tempore appunto Giuseppe Conte. Il Parlamento non è mai stato interpellato e non si mai espresso a riguardo. Vale a dire: non ha scelto di devolvere quella cifra alle società che ruotano attorno a mister Gates.

Nel decreto rilancio in discussione al Parlamento - che contiene 280 articoli - ce n’è uno che prevede un finanziamento di 150 milioni di euro da devolvere, dal 2026 al 2030, in 5 rate da 30 milioni ciascuna, all’International finance facility for immunization (Iffim). Si fa riferimento anche di un secondo finanziamento, di 5 milioni, da donare quest’anno alla Coalition for epidemic prepararedness innovations (Cepi).

Entrambe le organizzazioni sono ruotano nella galassia Microsoft. A proposito: il 28 febbraio 2020, l'inquilino del Quirinale, Sergio Mattarella ha incontrato a Roma il presidente della Microsoft. La prima è uno strumento finanziario che immette sul mercato delle obbligazioni i ‘vaccine bonds’ per raccogliere risorse da destinare a Gavi Alliance, l’alleanza mondiale dedicata alle vaccinazioni (partnership fra soggetti pubblici e privati), lanciata nel 1999 da Bill e Melinda Gates, per cui ha lavorato anche l'attuale numero uno dell'OMS, tale Ghebreyesus. Tuttavia, il 4 giugno, mentre il Conte bis era a Londra, presenziando al vertice dell’Alleanza Gavi con altri 35 capi di Stato, ecco che sono emerse le sorprese. Conte ha annunciato che aumenterà notevolmente il contributo che lo Stato italiano devolverà come risposta al “Covid 19” (confondendolo con il virus Sars CoV2). Vi sarà una nuova sovvenzione di 120 milioni di euro da aggiungersi ai 155 previsti nel decreto bilancio.

Come mai la prima rata della (probabile) donazione di euroni pubblici che Conte vorrebbe destinare a Bill Gates decorre dal 2026 quando a settembre 2020 dovrebbe arrivare già nelle nostre Asl, il vaccino Moderna, quello finanziato proprio dal fondatore di Microsoft?

Una prima tranche di fondi era stata già elargita dal governo Berlusconi all’International Finance Facility for Immunization (Iffim): la finanziaria 2006 stabilì un contributo di 504 milioni di euro, con versamenti annuali, fino al 2025, con un onere pari a 3 milioni per il 2006, a 6 milioni per il 2007 e valutato in 27,5 milioni a decorrere dal 2008. In sostanza, fino al 2025 c’è la copertura di mezzo miliardo.

La telefonata dello scorso 2 maggio ha prodotto i propri frutti: sono 150 i milioni deliberati, all’interno del decreto Rilancio, a favore dell’acquisto di obbligazioni dell’International Finance Facility for Immunization. Somme che avrebbero dovuto contribuire alla riduzione della pressione fiscale e che, invece, sembrano destinate allo studio e alla produzione di un vaccino contro il Coronavirus. Il condizionale è d’obbligo, considerato che, a parte 5 milioni da versare subito, il resto sarà elargito a partire dal 2026.

In realtà, il denaro italiano non servirà a finanziare direttamente la ricerca, ma verrà utilizzato per effettuare alcune speculazioni finanziarie a favore di un’organizzazione privata che ha tra i propri partner, oltre alla famiglia Gates, l’OMS, la Banca mondiale, l’industria farmaceutica e super potenze.

L’articolo 37 del decreto 34 dello scorso 19 maggio, in tema di “Misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e all’economia, nonché di politiche sociali connesse all’emergenza epidemiologica da Covid-19”, stabilisce lo stanziamento dei 155 milioni. La disposizione è inserita nel Titolo II, intitolata “Sostegno alle imprese e all’economia”. Con riferimento, evidentemente, a imprese ed economie che non risiedono in Italia. “È autorizzata - si legge - l’estensione della partecipazione dell’Italia all’International Finance Facility for Immunization (Iffim), prevista dall’articolo 1, comma 99, della legge 23 dicembre 2005, n. 266, con un contributo globale di euro 150 milioni, da erogare con versamenti annuali fino al 2030, valutati in euro 30 milioni a decorrere dall’anno 2026. È, inoltre, autorizzato il versamento aggiuntivo all’Iffim per l’anno 2020 di euro 5 milioni, per il finanziamento della Coalition for Epidemic Preparedness (Cepi)“. Per un totale di 155 milioni di euro.

Per ottenere i 30 milioni di euro annui da elargire dal 2026 al 2030, l’esecutivo composto da Movimento 5 stelle, Partito democratico, Italia viva e Liberi e uguali ha deciso una “corrispondente riduzione del Fondo per interventi strutturali di politica economica, di cui all’articolo 10, comma 5, del decreto-legge 29 novembre 2004, numero 282, convertito, con modificazioni, dalla legge 27 dicembre  2004, numero 307″. Fondo che, stando alla norma in questione, è stato istituito “al fine di agevolare il perseguimento degli obiettivi di finanza pubblica, anche mediante interventi volti alla riduzione della pressione fiscale”.

Quanto ai 5 milioni da sborsare subito, il beneficiario, è la Cepi, fondata nel 2016 dalla Bill & Melinda Gates Foundation. Che è anche tra gli artefici della Gavi Alliance, in precedenza Alleanza Mondiale per Vaccini e Immunizzazione, sorta nel 2000. Si tratta di una partnership di soggetti pubblici e privati. L’Alleanza raccoglie governi di Paesi in via di sviluppo e Paesi donatori, l’Oms, l’Unicef, la Banca Mondiale, l’industria di vaccini in Paesi industriali e in via di sviluppo, la Fondazione Gates e altri privati.

La Iffim, in italiano Struttura Finanziaria Internazionale per Immunizzazione, è una costola dalla Gavi. Nasce per accelerare la disponibilità e la prevedibilità dei fondi per l’immunizzazione. Infatti, raccoglie fondi destinati all’Alleanza, rilasciando obbligazioni sui mercati finanziari, usando impegni a lungo termine di governi come garanzia e per ripagare gli interessi. A contribuire, oltre all’Italia, Francia, Olanda, Norvegia, Sudafrica, Spagna, Svezia, Regno Unito e Australia. Dal suo lancio, nel 2006, ha raccolto 3 miliardi 400 milioni di dollari. Il tesoriere è la Banca mondiale.

Singolare coincidenza. L’istituzione che, con l’avallo dell’OMS - a sua volta partner di Gavi e sotto la sfera di influenza di Bill Gates - ha emesso, nel 2017, i Pandemic bond, con scenario una pandemia di 12 settimana causata da un coronavirus proveniente proprio dalla Cina. 
 











1 commento:

  1. Bill Gates, Anthony Fauci, la Organizzazione Mondiale della Sanità, Bilderberg e il laboratorio cinese da cui è stato sparso di proposito il batterio covid-19. Il batterio covid-19 c'e' stato, è vero, ma, non è un corona virus ma proprio un batterio che produce coaguli di sangue e trombi. Per questo la O.M.S. ha proibito perfino le autopsie, con la scusa del troppo contagioso, affinché non fosse scoperto. Il batterio è stato trasmesso sopratutto con i vaccini per l'influenza e la meningite sembra forniti dalla stessa OMS e quindi la pandemia si è diffusa sia per contagio che sopratutto attraverso i vaccini specialmente in Lombardia. Ma Giuseppe Conte perché porterà avanti la epidemia con i numeri falsi? Salvo che non riceva troppa opposizione, prima per far ridurre la popolazione italiana del 10-15% con il "vaccino" mortale covid-19 e poi fino al 80% in circa 10 anni con tutto un giro vizioso di vaccini. Non è detto che il governo italiano riesca in questo esperimento sociale di paura ed assenso e di sterminio, tuttavia questo è l'intento del governo italiano e non solo. La distanza sociale e la App di tracciamento e poi il chip sottocutaneo servirà per spiare ogni individuo e quelli che non lavorano o che sono in pensione potranno gradualmente esser fatti sparire prelevandoli da casa e poi diranno che erano focolai di covid-19 e che sono morti per quello. La gente non si accorge che siamo sotto dittatura allo scopo di spopolare il pianeta con tutta una serie di guerre nascoste. Oltre ai vaccini e alla distanza sociale, il resto dei morti è stato e sarà per suicidio causa la crisi economica e per mancate cure in ospedale causa la priorità al covid. Ci ricordano Hitler in TV affinché i crimini contro l'umanità non si ripetano più ma per il governo italiano e per tutti i partiti italiani non si tratta di crimini contro l'umanità, basta non lasciare le prove a livello ufficiale. Comunque sia, Giuseppe Conte, Luigi Di Maio, Silvio Berlusconi, Nicola Zingaretti, ecc. ecc. sappiano che non ci sarà un mondo migliore per meno di mezzo miliardo di abitanti su tutto il pianeta perché il Nuovo Ordine Mondiale non avrà futuro dopo il versamento della Apocalisse, cosa che può esser dimostrata perfino in un aula di tribunale. Questo è un video da parte di un medico chirurgo americano:

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