BIOGRAFIA

26.4.20

MINISTERO SALUTE: “TEST DEL SANGUE NON AFFIDABILE". VINCE ABBOTT (USA)




di Gianni Lannes

Restrizioni, discriminazioni e schedature di massa: il contrario della democrazia, alla voce dittatura mascherata, sia pure telecomandata dai soliti lidi oceanici. Esigono anche il nostro sangue. «L’obiettivo fondamentale è quello di determinare l’estensione dell’infezione nella popolazione italiana, utile ad una riduzione graduale delle misure di contenimento del contagio» recita il proclama della presidenza del consiglio dei ministri sul proprio portale. Bene, bravi, bis: applausi.

 

Il 25 aprile 2020 - come da copione preconfezionato all'estero per la colonia Italia - il colosso farmaceutico nordamericano Abbott si è aggiudicato la gara, un successo scontato già conclamato negli USA un mese fa (fonte: Forbes). Una domanda non concordata: Commissario straordinario Arcuri (sponsor D'Alema), ma è tutto davvero regolare nello Stivale? Chi ha suggerito dai piani alti questa multinazionale targata United States of America? A che e a chi serve realmente questo discutibilissimo esame?






Sarà il colosso farmaceutico Abbott Diagnostics a fornire i 150 mila test sierologici da effettuare su un campione della popolazione italiana. La società, che ha il quartier generale in Illinois, e operante in più di 130 paesi del mondo, ha vinto il bando di gara del governo italiano. E' quanto si legge sul decreto firmato dal commissario straordinario per l'emergenza coronavirus Domenico Arcuri. La Abbott si è classificata "prima nella graduatoria di merito". Il bando era stato indetto il 17 aprile scorso ''in procedura semplificata e di massima urgenza''.

La Abbott Diagnostics è leader mondiale nel campo dei test per le malattie infettive. Suo lo sviluppo del primo test per l'Hiv. Forse, non a caso, il premio Nobel per la medicina, Luc Montagnier, ha rilevato che il cosiddetto nuovo coronavirus (Sars CoV-2) è "un'invenzione di laboratorio".


I test sierologici in Italia partiranno il prossimo 4 maggio a livello nazionale, su un primo campione di 150 mila persone. Le analisi sul sangue serviranno a gestire il post blockdown con l'indagine campione sulla diffusione del coronavirus. La Abbott spiega che il nuovo test anticorpale, per il Covid-19 di Abbott IgG SARS-CoV-2, identifica l'anticorpo IgG, una proteina prodotta dall'organismo nelle fasi avanzate dell'infezione e che potrebbe persistere per mesi e forse anni dopo la guarigione. In una nota si legge: "Il test anticorpale rappresenta un importante passo avanti per stabilire se una persona è stata precedentemente infettata. Il test consentirà una migliore comprensione sulle dinamiche di questa infezione e in particolare sulla comparsa degli anticorpi e sulla loro persistenza. Queste conoscenze potrebbero contribuire allo sviluppo di terapie e vaccini". 

I test rapidi basati sull’identificazione di anticorpi IgM e IgG specifici per la diagnosi di infezione da SARS-CoV-2 non possono, allo stato attuale dell’evoluzione tecnologica, sostituire il test molecolare basato sull’identificazione di RNA virale dai tamponi nasofaringei secondo i protocolli indicati dall’OMS. Così la nuova circolare del Ministero della Salute, datata 3 aprile 2020. Dunque, è stato proprio il ministero della salute, a bocciare di recente i test sierologici per la diagnosi.

I test sierologici sono molto importanti nella ricerca e nella valutazione epidemiologica della circolazione virale. Diversamente, come attualmente anche l'OMS raccomanda, per il loro uso nell'attività diagnostica d’infezione in atto da SARS-CoV-2, necessitano di ulteriori evidenze sulle loro performance e utilità operativa. In particolare, i test rapidi basati sull’identificazione di anticorpi IgM e IgG specifici per la diagnosi di infezione da SARS-CoV-2, secondo il parere espresso dal CTS, non possono, allo stato attuale dell’evoluzione tecnologica, sostituire il test molecolare basato sull’identificazione di RNA virale dai tamponi nasofaringei secondo i protocolli indicati dall’OMS. È quanto ha chiarito, appunto, la nuova circolare del Ministero della Salute relativa all'“Aggiornamento delle indicazioni sui test diagnostici e sui criteri da adottare nella determinazione delle priorità e sulle indicazioni relative alla diagnosi di laboratorio”, emanata e pubblicata venerdì 3 aprile 2020. Insomma, seppur importanti per indagini epidemiologiche, questi test basati sull'analisi del sangue non possono ancora essere usati per la diagnosi di positività in quanto non ancora del tutto affidabili. Nel frattempo, alcune regioni come Emilia-Romagna e Veneto stanno partendo con gli screening usando proprio i test sierologici. Sono affidabili questi esami? Test con molti falsi positivi rischierebbero di dare il via libera a persone che in realtà non hanno mai contratto il virus. Non solo, si rischierebbe una fotografia della circolazione del virus poco aderente alla realtà. 
«Il risultato qualitativo ottenuto su un singolo campione di siero - argomenta il ministero della Salute - non è sufficientemente attendibile per una valutazione diagnostica, in quanto la rilevazione della presenza degli anticorpi mediante l’utilizzo dei test rapidi non è comunque indicativo di un'infezione acuta in atto e quindi della presenza di virus nel paziente e rischio associato a una sua diffusione nella comunità. Inoltre - spiega ancora la circolare - per ragioni di possibile cross-reattività con altri patogeni affini come altri coronavirus umani, il rilevamento degli anticorpi potrebbe non essere specifico della infezione da SARS-CoV2». Infine, «l’assenza di rilevamento di anticorpi (non ancora presenti nel sangue di un individuo per il ritardo che fisiologicamente connota una risposta umorale rispetto all’infezione virale) non esclude la possibilità di un’infezione in atto in fase precoce o asintomatica e relativo rischio di contagiosità dell’individuo».

La circolare specifica che l'esecuzione del test diagnostico va riservata prioritariamente ai casi clinici sintomatici/paucisintomatici e ai contatti a rischio familiari e/o residenziali sintomatici, focalizzando l’identificazione dei contatti a rischio nelle 48 ore precedenti all’inizio della sintomatologia del caso positivo o clinicamente sospetto. Il ministero con a capo Speranza, aggiunge poi che «l’esecuzione dei test va assicurata agli operatori sanitari e assimilati a maggior rischio, sulla base di una sua definizione operata dalle aziende sanitarie, tenute ad effettuarla quali datori di lavoro».

Come si spiega adesso questa repentina capovolta, se non con il fatto evidente che l'Italia, ormai, non ha più alcuna sovranità?


I test sierologici sono essenzialmente di due tipi: quelli rapidi e quelli quantitativi. I primi, grazie ad una goccia di sangue, stabiliscono se la persona ha prodotto anticorpi -e quindi è entrata in contatto con il virus-; i secondi, dove serve un prelievo, dosano in maniera specifica le quantità di anticorpi prodotti. In entrambi i casi i test sierologici vanno alla ricerca degli anticorpi (immunoglobuline) IgM e IgG. Le IgM vengono prodotte temporalmente per prime in caso di infezione. Con il tempo il loro livello cala per lasciare spazio alle IgG. Quando nel sangue vengono rilevate queste ultime, le IgG, significa che l'infezione si è verificata già da diverso tempo e la persona tendenzialmente è immune al virus. I test sierologici rapidi sono test finalizzati a individuare le IgM e IgG prodotte dall’organismo contro alcune proteine dell’involucro virale. Si tratta tecnicamente di “immunodosaggi a flusso laterale” (LFIA) dove una goccia di sangue (o di siero ottenuto da un prelievo ematico) è fatta scorrere su una piccola lastra contenente proteine virali coniugate con particelle colorate e con anticorpi contro le IgM e IgG umane attaccate su due linee. Se il sangue contiene IgM o IgG contro le proteine virali, queste si attaccano alle proteine virali coniugate con le particelle colorate presenti sulla lastre e, mentre scorrono, rimangono attaccate agli anticorpi contro le IgM e IgG umane attaccate sulle rispettive linee dove possono esser evidenziate (Development and Clinical Application of A Rapid IgM-IgG Combined Antibody Test for SARS-CoV-2 Infection Diagnosis. J Med Virol. 2020 Feb  27). Attenzione: detta legge sulle nostre vite, la screditata e non autorevole Organizzazione Mondiale della Sanità, al soldo e sotto il ferreo controllo della Gates Foundation.

 

Il non detto: implementare il controllo totalitario ed autoritario sulla popolazione. Un regime sia pure eterodiretto come quello tricolore, si nutre delle informazioni sensibili di ogni individuo. Infatti, non a caso, il 31 marzo 2016, a Boston, l'allora primo ministro Matteo Renzi (coadiuvato da Ivan Scalfarotto), ha sottoscritto un accordo segreto con l'IBM (già in lucrosi affari con Hitler per lo sterminio degli ebrei) per la cessione dei dati sensibili della popolazione italiana. Il progetto “Watson” è decollato a partire dalla Lombardia, avallato anche dalla Lega. Poi sempre Renzi ha "legalizzato" (si fa per dire, sic!), il fascicolo sanitario elettronico. Il vero problema è l'analfabetismo funzionale dilagante nel belpaese, nonché la codardia degli italopitechi. Finestra di Overton: esperimento sociale su vasta scala riuscito? I padroni globali da quanto tempo avevano architettato tale operazione criminale, utilizzando i fantocci nazionali? Un fatto è certo: stupidità, ignoranza e viltà sono contagiose assai. Altro che nuovo virus a corona: in Italia e nel resto del pianeta Terra, il vero dramma volutamente irrisolto è l'inquinamento chimico, radioattivo, bellico ed elettromagnetico (implementato adesso dal 5G). La nocività ambientale, non è solo una conseguenza del modo di produzione industriale, ma soprattutto una strategia del sistema di dominio mondiale.



Riferimenti:















https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=coronavirus

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=ibm

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=gates

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=montagnier

 https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=inquinamento


Gianni Lannes, IL GRANDE FRATELLO, Draco edizioni, Modena, 2012.

Gianni Lannes, VACCINI DOMINIO ASSOLUTO, Nexus edizioni, Battaglia Terme, 2017.

Gianni Lannes, VACCINI CAVIE CIVILI E MILITARI, Nexus edizioni, Battaglia Terme, 2018.