di
Gianni Lannes
Frutta
ammuffita, acerba, avvelenata dai pesticidi o immangiabile. Il
governo tricolore latita e la terra brucia. «La presenza
di fitofarmaci si riscontra in circa la metà della frutta e della
verdura coltivate nel nostro Paese»: parola del sottosegretario
di Stato alle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, il pugliese
Giuseppe L'Abbate, stampata nero su bianco nell'interrogazione a
risposta scritta numero 4/04743, datata 7 maggio 2014. Se lo attesta
in forma addirittura scritta in un atto istituzionale, nientedimeno
che l'attuale sottosegretario grillino in carica, allora c'è da
credergli? Comunque, il governo italiano, di cui L'Abbate fa parte,
dopo quasi 6 anni, non si è ancora interessato al fenomeno. Secondo Legambiente, invece, soltanto un terzo della frutta prodotta nello Stivale, isole incluse, è contaminata dai fitofarmaci. A proposito non ci sono limiti: il limite biologico all'inquinamento (presenza di residui) nel cibo è mac zero, ovvero zero assoluto.
Non
è tutto. C'è di peggio ai piani alti del belpaese dove alberga chi "amministra" la cosa pubblica. Infatti, a tutt'oggi (martedi 14 gennaio
2020), risultano molteplici gli atti parlamentari critici (residui di
pesticidi nella frutta da somministrare agli ignari alunni,
intossicazioni alimentari di bimbi ed insegnanti, frutta fuori
stagione, spesso non di qualità e addirittura proveniente
dall'estero, lavoratori agricoli sfruttati dalle agromafie,
imballaggi di plastica e così via), relativi al programma europeo
“Frutta nelle scuole”, indirizzati all'esecutivo italiano, che
tuttavia non hanno trovato risposta da parte di Palazzo Chigi.
Eppure, si tratta della salute di qualche milione di bambini delle
scuole elementari in Italia. Evidentemente, al primo ministro Conte
ed ai suoi sodali ministeriali non interessa la qualità della vita
ed il benessere degli scolari nella scuola dell'obbligo. Insomma,
l'educazione alla stagionalità del cibo messa così sembra una paradossale banalità.
Ecco,
a titolo di documentato esempio le interrogazioni parlamentari
inevase, da cui risulta l' “iter in corso”: 4/03092 del 9 gennaio
2014, 4701505 del 16 gennaio 2014, 5/01977 del 23 gennaio 2014,
4/15951 del 16 marzo 2017, 5/02896 del 29 maggio 2014, 4/16698 del 24
maggio 2017, 3/00172 del 17 settembre 2018, 4/01786 dell'11 giugno
2019.
Anche
l'interrogazione a risposta in commissione 5/02896 del 29 maggio 2014
è in attesa di qualche attenzione governativa:
«se
il Ministro interrogato non ritenga che l'utilizzo di singole
confezioni di plastica attualmente usate per l'imballaggio della
frutta risulti incoerente con le logiche di riduzione dei rifiuti e
differenziazione degli stessi e se non reputi preferibile l'uso di
cassette di legno, in linea con l'obiettivo ministeriale volto alla
realizzazione di un rapporto più stretto tra produttore e
consumatore; se e quali iniziative – anche normative – il
Ministro intenda infine attuare, per quanto di competenza, per
preferire nella scelta della distribuzione dei prodotti frutticoli
quelli cosiddetti «a km0» al fine di ridurre l'impatto
dell'inquinamento atmosferico legato alla distribuzione e sostenendo
parimenti l'economia locale».
Il
programma «Frutta nelle scuole» è un progetto introdotto dal
regolamento (CE) numero 1234 del Consiglio del 22 ottobre 2007 e dal
regolamento (CE) numero 288 della Commissione del 7 aprile 2009,
finalizzato, in teoria, ad aumentare il consumo di frutta e verdure
da parte dei bambini. Nel 2017/2018 sono stanziati nel belpaese ben
31 milioni di euro. Per caso ne hanno beneficiato anche i clan
mafiosi?
Tra
le iniziative, oltre alla distribuzione di prodotti ortofrutticoli e
all'informazione rivolta a genitori e insegnanti, erano previste
“visite a fattorie didattiche, creazione di orti scolastici,
sistemi multilingue per la promozione del territorio e dei suoi
prodotti”.
Il
programma «Frutta nelle scuole» in Italia è gestito dal Ministero
delle politiche agricole, alimentari e forestali e del turismo, in
collaborazione con cosiddetti ministeri dell'Istruzione e cosidetta
Salute, fino ad oggi ha coinvolto decine di migliaia di studenti, ma
i risultati sono ancora lontani dal poter essere considerati
soddisfacenti, a fronte di un'ingente somma di denaro pubblico
investito. In ogni caso: i genitori sono stati preventivamente e debitamente informati in dettaglio sulla filiera agricola?
Sono
stati numerosi i casi in cui insegnanti e genitori si sono lamentati
per la qualità discutibile dei prodotti distribuiti: acerbi, troppo
maturi, fuori stagione (e quindi di provenienza estera) o addirittura
ammuffiti, come hanno segnalato le cronache giornalistiche.
In
sostanza, questo progetto usa (sperpera?) ingenti quantità di
denaro pubblico da
diversi anni con risultati assai deludenti. Manca l’ultimo
anello della catena ovvero chi gestisce la frutta e la verdura che
arriva a scuola. Spesso il cibo è in cattivo stato. E vengono
utilizzate le monoporzioni con una grande produzione di rifiuti in
plastica, l’ aumento del rischio di contaminazione e
marcescenza di frutta e verdura. Perché questa pericolosa insidia
non viene arrestata dal potere giudiziario? Chi
controlla i controllori? Come mai non si effettuano seri controlli?
E' meglio prevenire o curare?
riferimenti:
http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/showText?tipodoc=Sindisp&leg=18&id=1113263
https://www.camera.it/leg17/410?idSeduta=0224&tipo=atti_indirizzo_controllo_indice
https://documenti.camera.it/leg18/resoconti/assemblea/html/sed0193/leg.18.sed0193.allegato_b.pdf
https://www.camera.it/leg18/410?idSeduta=0045&tipo=atti_indirizzo_controllo_indice
https://parlamento17.openpolis.it/atto/documento/id/367675
https://www.camera.it/leg17/410?idSeduta=0803&tipo=atti_indirizzo_controllo_indice
http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/showText?tipodoc=Sindisp&leg=18&id=1113263
https://www.camera.it/leg17/410?idSeduta=0224&tipo=atti_indirizzo_controllo_indice
https://documenti.camera.it/leg18/resoconti/assemblea/html/sed0193/leg.18.sed0193.allegato_b.pdf
https://www.camera.it/leg18/410?idSeduta=0045&tipo=atti_indirizzo_controllo_indice
https://parlamento17.openpolis.it/atto/documento/id/367675
https://www.camera.it/leg17/410?idSeduta=0803&tipo=atti_indirizzo_controllo_indice
https://www.ilrestodelcarlino.it/bologna/cronaca/scuola-1.3935309
http://sulatestagiannilannes.blogspot.com/2020/01/attenti-alla-frutta-e-verdura.html
http://www.ansa.it/canale_ambiente/notizie/inquinamento/2019/02/18/tracce-di-pesticidi-in-un-terzo-della-frutta-italiana_cd372edc-26dc-4c3d-9366-dc52d75e4ece.html
http://sulatestagiannilannes.blogspot.com/2020/01/attenti-alla-frutta-e-verdura.html
http://www.ansa.it/canale_ambiente/notizie/inquinamento/2019/02/18/tracce-di-pesticidi-in-un-terzo-della-frutta-italiana_cd372edc-26dc-4c3d-9366-dc52d75e4ece.html