BIOGRAFIA

3.10.19

VACCINI: RISCHI, PERICOLI E CONFLITTI DI INTERESSE!



di Gianni Lannes


Omertà istituzionale? Con la legge 210 del 1992 «Indennizzo a favore dei soggetti danneggiati da complicanze di tipo irreversibile a causa di vaccinazioni obbligatorie», all'articolo 1, è stabilito che «chiunque abbia riportato, a causa di vaccinazioni obbligatorie per legge o per ordinanza di una autorità sanitaria italiana, lesioni o infermità, dalle quali sia derivata una menomazione permanente della integrità psico-fisica, ha diritto ad un indennizzo da parte dello Stato». A tutt'oggi diversi soggetti vengono riconosciuti come persone danneggiate e risarciti dal Ministero per esiti gravi o decessi a seguito di vaccinazione. Anche il rapporto vaccini divulgato dall'Aifa che riporta le segnalazioni ricevute nel 2017, riferite anche alle vaccinazioni eseguite negli anni trascorsi, ammette per la prima volta la responsabilità delle vaccinazioni nel provocare una gran parte di eventi avversi gravi. In Italia le ricerche sui vaccini, già programmate e avviate all'istituto superiore di sanità, sono state interrotte dopo l'allontanamento del presidente dottor Fabrizio Oleari, nominato con concorso dal Governo Monti, e la sua sostituzione con il professor Walter Ricciardi, un medico che ha svolto consulenze per diverse aziende produttrici di vaccini. Per la cronaca documentata, la Glaxo Smith Kline ha elargito all'ISS ben 135 mila euro sotto la presidenza dell'ex attore Ricciardi. A che titolo il controllato ha beneficiato in soldoni il controllore? E la Corte dei Conti unitamente alla magistratura penale faranno finalmente luce su tali elargizioni di denaro da una multinazionale che fabbrica appunto vaccini?

E ancora. Nel luglio 2014, con decreto è stato disposto il commissariamento dell'istituto superiore di sanità (Iss) e nominato presidente Walter Ricciardi. Due mesi dopo, nel settembre dello stesso anno, a Washington, l'allora ministro della salute, Beatrice Lorenzin, ha rececepito il diktat vaccinale, tradotto nel famigerato decreto di giugno 2017 con l'obbligo vaccinale coercitivo su neonati e bambini, pur in conclamata assenza di qualsivoglia epidemia. L'Anac ha confermato come il professor Ricciardi abbia effettivamente svolto incarichi in ambito scientifico, sanitario e universitario, anche in collaborazione con aziende farmaceutiche produttrici di vaccini. Sempre l'Anac ha deliberato di segnalare al Ministero della salute e all'Iss la necessità di individuare all'interno dei piani triennali di prevenzione della corruzione, più efficaci misure di trasparenza in merito alla dichiarazione e alla pubblicazione degli incarichi pregressi ricoperti dai partecipanti ai tavoli di lavoro in materia sanitaria, con particolare riferimento alla tematica dei vaccini. Il giudice per le udienze preliminari di Roma Giulia Proto ha ritenuto fondate le affermazioni del Codacons nelle motivazioni della sentenza del 10 luglio 2018, si legge: «emerge dagli atti che, almeno alla data del 28 maggio 2013, Ricciardi aveva svolto consulenze per diverse case farmaceutiche anche produttrici di vaccini» e «che le varie iniziative siano state sponsorizzate dalle case farmaceutiche produttrici di vaccini, vi è prova in atti: vi sono i contratti con i quali le case farmaceutiche hanno sponsorizzato i progetti di cui si parla nel volantino, stipulati con l'Università Cattolica del Sacro Cuore o le dichiarazioni dei legali rappresentanti delle case farmaceutiche che confermano il dato». Le case farmaceutiche per le quali il presidente Ricciardi ha fatto da consulente sono: Novartis per il vaccino MenB (2012); Menarini per il vaccino Nebivolo (2012); Menarini per il vaccino Remimazolan (2012); IBSA per il vaccino Fostimon (2012); GlaxoSmithKline per il vaccino Belimumab (2011); Pfizer per il vaccino Enbrell (2011); Pfizer per il vaccino PCV13 (2011); AstellasPharma per il vaccino Prevenar (2009); Novartis per il vaccino Lucentis (2009); Sano Pasteur per il vaccino Gardasil (2008); GlaxoSmithKline per il vaccino Synorix (2008); GlaxoSmithKline per il vaccino Lapatinib (2008); GlaxoSmithKline per il vaccino HPV (2007). Oltre a queste consulenze, il Ricciardi avrebbe ricoperto ulteriori incarichi che, a quanto riportato dal Fatto Quotidiano senza smentita nel settembre 2017, sarebbero finanziati da alcune case farmaceutiche, come GlaxoSmithKline, AbbVie e Novartis;   il 29 luglio 2016, con decreto direttoriale n. 1531, il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca ha incluso Ricciardi nella lista della «Procedura per la formazione delle Commissioni nazionali per il conferimento dell'Abilitazione Scientifica Nazionale alle funzioni di professore.

L'Istituto superiore di sanità nel 2013 ha pubblicato uno studio sulla Adem (encefalite, mielite ed encefalomielite acuta disseminata) associata alla somministrazione dei vaccini della comunemente encefalite post-vaccinica. L'autore della ricerca, il dottor Paolo Pellegrino dell'unità di farmacologia clinica dell'azienda ospedaliera Luigi Sacco, ha dichiarato: «A differenza degli studi precedenti riguardanti i casi di ADEM post infettiva, abbiamo osservato che questa patologia può riguardare ogni età. Abbiamo osservato che il vaccino anti-influenzale e quello anti-HPV sono quelli più comunemente associati a questa reazione avversa» e i dati sono sottostimati «a causa di una riduzione dell'interesse per questo evento avverso».

In Puglia si è svolto un progetto pilota sperimentale di farmacovigilanza attiva su Mpvr. Gli eventi avversi gravi definiti sicuramente correlabili alla vaccinazione hanno manifestato una differenza enorme tra la somministrazione singola (10,2 per cento) e quella associata alle altre (89,8 per cento).
Nel 2018 è stato pubblicato lo studio Signum, condotto per indagare sull'alta percentuale di morti e sull'insorgenza di patologie gravi su circa 4 mila militari, in missione nelle zone di guerra. Quanto emerso è che non solo l'uranio impoverito ma anche la pratica vaccinale aveva concorso alla manifestazione di gravi patologie autoimmuni, quali tiroidite, sclerosi multipla, eritema nodoso, lupus, artrite reumatoide, diabete e, secondo alcuni studi, leucemie e linfomi. Nella XVII legislatura la Commissione parlamentare, incaricata dello studio, specificava che l'accumulo di sostanze tossiche nei vaccini combinati, come adiuvanti e conservanti e contaminanti biologici, e l'assenza di visite pre-vaccinali rendevano la pratica vaccinale corrente pericolosa, vista anche la mancanza di studi scientifici sulla salute a lungo termine e in generale sulle vaccinazioni multiple.

Nella scala di valutazione per l'attribuzione della correlazione tra eventi avversi e somministrazione del vaccino sono stati eliminati gli step di «possibile» e «probabile correlazione» mantenendo solo quelli di correlabile, non correlabile o indeterminato. Come spiega il dottor Jacob Puliyel è così più difficile raccogliere e poter studiare gli eventi avversi dove c'è una forte correlazione statistica, ma servirebbero altri dati per valutare con maggiore certezza la causa-effetto. Negli Usa dove c'è il più alto tasso di vaccinazione (già nel 2017 si usano 53 vaccini compresi i multipli, in 72 dosi), il Cdc e l'Fda, i principali organi istituzionali sanitari che monitorano gli eventi avversi correlati ai vaccini attraverso i dati Vaers, hanno svolto una grande raccolta di dati in 20 anni su più di 38.000 segnalazioni di neonati ospedalizzati o morti, evidenziando correlazioni positive tra il numero di dosi di vaccino somministrati e la percentuale di ospedalizzazioni e decessi. Inoltre, i bambini più piccoli, inferiori a 5 mesi di età, sono risultati significativamente più danneggiati rispetto ai bambini più grandi dopo aver ricevuto i vaccini. Nelle conclusioni si afferma: «Si ritiene urgente attivare programmi per migliorare la sicurezza». Lo stesso Cdc americano dichiara che i sistemi di sorveglianza passiva sono sottostimati ed è impossibile, per come vengono raccolti i dati, determinare associazioni causali tra vaccini ed eventi avversi. Quindi il dipartimento di salute e servizi umani (Hhs) ha commissionato alla Harvard Pilgrim Healthcare Inc. un programma digitalizzato di vaccino-vigilanza attivo che ha stimato i report di eventi avversi dei Vaers americani inferiori all'1 per cento dei dati reali, cioè i dati segnalati spontaneamente sarebbero l'1 per cento di quelli reali.

In ambito internazionale il problema della trasparenza delle metodologie nella produzione di letteratura scientifica è sempre più sentito, infatti, una delle più autorevoli riviste scientifiche indicizzate, il Bmj ha aperto una campagna per valutare la reale efficacia della ricerca scientifica in ambito medico, poiché i danni della «troppa medicina» sono insostenibili. Essa sostiene: «Gli effetti nocivi di pratiche mediche e farmacologiche stanno facendo perdere la credibilità della famosa Medicina Basata sulle Evidenze (EBM): adozioni acritiche degli screening, credenze cliniche radicate eccessiva medicalizzazione». Ancora: «La EBM non preserva la salute ma è utilizzata dalle industrie per legittimare o meno le scelte dei medici influenzando negativamente la capacità di discrezione e giudizio». Nel 2018 si è dimesso metà del gruppo direttivo del più importante organismo mondiale indipendente di revisione sistematica e rigorosa degli studi scientifici, Cochrane, dopo l'espulsione di Peter Gøtzsche direttore del Nordic Cochrane Centre e co-fondatore della Cochrane Collaboration, perché denunciava troppe commistioni economiche nelle revisioni di studi sul vaccino dell'Hpv (Papilloma Virus). Secondo quanto riportato dall'avvocato Mirella Manera, giurista dell'associazione Attuare la Costituzione sentita in audizione al Senato: «tutti i programmi vaccinali dell'OMS sono finanziati per lo più con fondi privati, versati non solo da società farmaceutiche, ma anche dalla "Melinda" e "Bill Gates Foundation" e da "Gavi Alliance" (alleanza mondiale per la vaccinazione), sempre creata dalla "Melinda" e "Bill Gates Foundation". I fondi sono vincolati a specifici progetti selezionati dai donatori, non stanziati sulla base della pianificazione né sulle esigenze prioritarie dell'agenda internazionale della salute a cui va solo il 7 per cento dei finanziamenti. L'Italia si è impegnata a versare 499 milioni di euro in 20 anni per finanziare programmi vaccinali nel mondo e in cambio riceve bond vaccinali».

Esiste un principio di precauzione che dovrebbe guidare l'azione politica, secondo cui ogni intervento sanitario preventivo deve essere sottoposto a rigorose valutazioni, prevalentemente attraverso la ricerca scientifica e il ragionamento deduttivo. Noi non dimentichiamo mai gli abusi di potere.


Riferimenti:

Gianni Lannes, VACCINI DOMINIO ASSOLUTO, Nexus edizioni, 2017.