Boston - 31 marzo 2016 |
di Gianni Lannes
Quando riaffiora il nulla mescolato al niente, meglio sfoderare gli anticorpi della memoria per sapere e non dimenticare, dunque informare. Peggio di Salvini? Invece di essere esiliato è ritornato, nonostante l'altisonante e strombazzata promessa pubblica di sparire dalla scena politica dopo la sonora sconfitta seguita al tentativo di far tabula rasa della Costituzione repubblicana italiana e dopo aver minacciato gli iscritti al Piddì, addirittura del trattamento sanitario obbligatorio in caso di avvistamenti e denunce relative alle cosiddette "scie chimiche". Sono trascorsi appena tre anni, da quando tale Renzi Matteo ha concesso in gran segreto (senza ratifica del Parlamento italiano, ma soprattutto senza l'autorizzazione di un solo cittadino italiano) alla famigerata multinazionale IBM, già in affari con Hitler per lo sterminio degli ebrei, le informazioni sanitarie sensibili del popolo italiano. Il progetto Watson, è decollato in Lombardia, grazie all'accordo con l'allora governatore della lega Maroni. Non a caso ha fatto capolino a sopresa nella legge europea 167 del 20 novembre 2017 - pubblicata il 27 novembre in Gazzetta Ufficiale - la possibilità di usare i dati personali degli italiani, senza consenso, a "scopo scientifico". In ballo ci sono mastodontici interessi delle multinazionali tecnologico-farmaceutiche (IBM-GLAXO SMITH KLINE), ma non solo. L'autorità giudiziaria andrà a curiosare nei finanziamenti percepiti dalle fondazioni renziane, a partire dalla Link?
https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=renzi
https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2017/11/27/17G00180/sg
https://quifinanza.it/soldi/renzi-indagato-il-presidente-della-sua-fondazione-open/310625/?ref=libero
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