La morte della mamma per un bambino è un dolore
incommensurabile. Non c’è nulla che possa confortare un bimbo per una perdita
d'amore così grande: nessun trattato, nessun manuale, nessuna scienza, può colmare un vuoto irrimediabile. Si può solo
cercare di insegnargli ad essere più forte per sopportare il dolore, dicendogli
che può anche arrabbiarsi, che ne ha tutto il diritto. Così come possono fare anche
gli adulti, che però spesso non comprendono la voragine interiore che annichilisce improvvisamente l'infanzia.
Lo scrittore è un essere umano. La vita gli procura gioie, sofferenze, problemi, ferite e carezze, che forse lui sente più intensamente degli altri, e che cerca di tradurre in parole. Lo scrittore celebra le meraviglie della vita, esplora la dimensione tragica dell’esistenza umana, vede i pericoli e le insidie prima degli altri.
Sai cos’è la fantasia? È quando immagini un mondo o una
persona che non c’è più. Chiudi gli occhi ma non è rischiosa se sai
riconoscerla. Raccontare qualcosa è una forma di dolcezza: un dono per il prossimo, una carezza della
pioggia che leviga il fluire del tempo, una speranza. Vuol dire prendere per mano la primavera di odori e colori, significa mettersi in cammino per andare a scoprire
se stessi e gli altri. La magia è dentro di noi e nella natura che circonda la cecità dilagante. Per diventare splendidi adulti
occorre restare un po’ bambini. Guardare la realtà con gli occhi della
fantasia e sorridere con gioia.
Gianni Lannes