di Gianni Lannes
Una ricerca dell’associazione Tuttoscuola rivela che nel belpaese dal 1995 ad oggi hanno abbandonato la scuola 3 milioni e mezzo di studenti.
Senza contare la continua (in aumento) fuga all’estero di giovani cervelli. Inoltre, un dossier della fondazione
Agnelli (aprile 2018) segnala che nei prossimi 10 anni ci saranno un milione di
studenti in meno. Il calo più alto nel Mezzogiorno
che perderà il 17 per cento degli iscritti. E così l’Italia declina. A chi fa comodo una gran massa di analfabeti
funzionali? «Ogni governo che controlli l’educazione per una generazione sarà
in grado di controllare i suoi sudditi senza il bisogna di armi o di
poliziotti» parola di Bertrand Russell. Secondo l'editore Inge Feltrinelli «A monte non ci sono politiche culturali e i
programmi scolastici sono disastrosi e arretrati rivolti a ragazzi che hanno
capacità molto più avanzate di proposte didattiche datate». Insomma, adolescenti più ignoranti e quindi più poveri, ma soprattutto manipolabili.
Nei giovani
va fatta germogliare la consapevolezza critica stimolando l'alfabetizzazione emotiva. Dunque, pensare oltre: dal
pensiero all’azione. Per dirla con Gianni Rodari:
«Vorrei che
tutti leggessero, non per diventare letterati o poeti, ma perché nessuno sia più
schiavo».
riferimenti: