di Gianni Lannes
Tutto previsto nel belpaese che va a rotoli? Una strage annunciata di civili in tempo di pace. In Italia si paga il pedaggio autostradale anche per morire addirittura in tenera età. Insomma, muri anzi lutti al posto dei ponti di civiltà. 38 morti
accertati (per ora), una ventina di dispersi, 15 feriti di cui 9 in codice
rosso, danni e distruzioni, nonché 331 nuclei familiari senza casa. Una tragedia annunciata da tempo, su cui si è scatenato il solito sciacallaggio
politico all’italiana. Diecimila ponti che preoccupano con i loro oltre 50
anni, sono vecchi a affaticati dal traffico veicolare, da revisionare e non adeguati alla nuova norma del 2008, che regola il
grado di sicurezza strutturale. Ha denunciato, però solo adesso il Consiglio nazionale delle
ricerche: "Nessuno è ancora a conoscenza di un registro unico su queste strutture,
che dia la possibilità di monitorarne la situazione". A parlare di “ponti
scaduti” è il direttore dell’Istituto per le Tecnologie della Costruzione del
Cnr, Antonio Occhiuzzi, il quale spiega che «gli elementi principali alla base
del rischio crollo, secondo i dati, sono volumi di traffico e l’età dei
manufatti. Quando quest’ultima è superiore a 50 anni e le strutture sono ancora
interessate da grossi volumi di traffico, si accende un campanello d’allarme:
questi ponti sono diecimila». Peraltro, ben due interrogazioni parlamentari (numero 4/05731 del 28 aprile 2016 e numero 4/04712 del 20 ottobre 2015) sulla pericolosità del ponte Morandi a Genova, indirizzate al ministro Graziano Delrio, non hanno mai avuto risposta.
Non è tutto, c'è di peggio. Attenzione alle tante trivelle, ovvero ad un altro disastro disumano causato dall'ingordigia, che prima o poi presenterà nuovamente il conto salato. Infatti ieri sera, in Molise a Montecilfone in provincia di Campobasso, esattamente alle 20:19 l'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ha registrato una scossa di terremoto (l'ennesima) di intensità pari alla magnitudo 5.1 della scala Richter (replica alle 22:22 del 16 agosto con magnitudo 4.4) ed ipocentro (profondità) ad appena 9 chilometri. Singolare coincidenza: nella stessa area molisana una nota multinazionale estrae dal sottosuolo metano a tutto spiano. Non solo messa in sicurezza: l'Italia ha bisogno di una rigenerazione per sconfiggere il declino; ma per questa nuova via occorre un paradigma etico, non economico o peggio speculativo.
Riferimenti:
http://cnt.rm.ingv.it/events?starttime=2018-05-23+00%3A00%3A00&endtime=2018-05-30+23%3A59%3A59&last_nd=7&minmag=-1&maxmag=10&mindepth=-10&maxdepth=1000&minlat=-90&maxlat=90&minlon=-180&maxlon=180&minversion=100&limit=30&page=1&orderby=ot-desc&tdmt_flag=-1&box_search=Mondo
https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/2018/08/molise-terremoti-da-idrocarburi.html
http://cnt.rm.ingv.it/event/20375681
http://unmig.sviluppoeconomico.gov.it/unmig/regioni/regione.asp?id=MO&tipo=IPT®ione=MOLISE
http://webservices.ingv.it/webservices/ingv_ws_map/data/2018-08-16/valentino.lauciani_at_ingv.it/964497/964497-SequenceMulti.png
http://www.askanews.it/video/2018/08/14/maurizio-rossi-la-mia-genova-a-rischio-crollo-economico-20180814_video_18062055/
http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/showText?tipodoc=Sindisp&leg=17&id=971481
http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/showText?tipodoc=Sindisp&leg=17&id=941330
http://aic.camera.it/aic/scheda.html?core=aic&numero=4/07300&ramo=S&leg=17
Gianni Lannes, Terra muta, Pellegrini editore, Cosenza 2013.
fonte: Unmig |
fonte: INGV |
Non è tutto, c'è di peggio. Attenzione alle tante trivelle, ovvero ad un altro disastro disumano causato dall'ingordigia, che prima o poi presenterà nuovamente il conto salato. Infatti ieri sera, in Molise a Montecilfone in provincia di Campobasso, esattamente alle 20:19 l'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ha registrato una scossa di terremoto (l'ennesima) di intensità pari alla magnitudo 5.1 della scala Richter (replica alle 22:22 del 16 agosto con magnitudo 4.4) ed ipocentro (profondità) ad appena 9 chilometri. Singolare coincidenza: nella stessa area molisana una nota multinazionale estrae dal sottosuolo metano a tutto spiano. Non solo messa in sicurezza: l'Italia ha bisogno di una rigenerazione per sconfiggere il declino; ma per questa nuova via occorre un paradigma etico, non economico o peggio speculativo.
Riferimenti:
http://cnt.rm.ingv.it/events?starttime=2018-05-23+00%3A00%3A00&endtime=2018-05-30+23%3A59%3A59&last_nd=7&minmag=-1&maxmag=10&mindepth=-10&maxdepth=1000&minlat=-90&maxlat=90&minlon=-180&maxlon=180&minversion=100&limit=30&page=1&orderby=ot-desc&tdmt_flag=-1&box_search=Mondo
https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/2018/08/molise-terremoti-da-idrocarburi.html
http://cnt.rm.ingv.it/event/20375681
http://unmig.sviluppoeconomico.gov.it/unmig/regioni/regione.asp?id=MO&tipo=IPT®ione=MOLISE
http://webservices.ingv.it/webservices/ingv_ws_map/data/2018-08-16/valentino.lauciani_at_ingv.it/964497/964497-SequenceMulti.png
http://www.askanews.it/video/2018/08/14/maurizio-rossi-la-mia-genova-a-rischio-crollo-economico-20180814_video_18062055/
http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/showText?tipodoc=Sindisp&leg=17&id=971481
http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/showText?tipodoc=Sindisp&leg=17&id=941330
http://aic.camera.it/aic/scheda.html?core=aic&numero=4/07300&ramo=S&leg=17
Gianni Lannes, Terra muta, Pellegrini editore, Cosenza 2013.