di Gianni Lannes
Che fare per non far marchiare i propri figli e
rischiare di danneggiarli a vita? Passare all'azione mettendo in pratica la pacifica disobbedienza civile. Tra i genitori spesso c’è una gran confusione
tra vaccinazioni obbligatorie, consigliate, raccomandate e facoltative. Ecco la
prassi da seguire per esercitare attivamente il diritto a non sottoporre i
propri pargoli alle vaccinazioni obbligatorie in base alle norme vigenti.
La legge 119 del 31 luglio 2017, palesemente
incostituzionale poiché priva dei presupposti giuridici minimi di legalità, in
assenza di qualsivoglia crisi sanitaria (come certificato dall’OMS e come
dichiarato pubblicamente dal primo ministro pro tempore Paolo Gentiloni il 19
maggio 2017), si richiama ad una fantomatica decisione europea, di cui però non
vi è traccia ufficiale.
Comunque, non tutta l’Europa è paese. Tra le 29 nazioni
del vecchio continente (27 dell’Unione, più Islanda e Norvegia) in 15 nazioni
non esistono vaccinazioni obbligatorie, mentre in altre 14 ne esiste almeno
una. L’obbligatorietà è assicurata in alcuni Stati con provvedimenti
legislativi molto diversi (conseguenze penali per i genitori, sanzioni
pecuniarie, o difficoltà a frequentare le scuole pubbliche) o può essere molto
più mite, con sanzioni solo teoriche e mai applicate, consentendo l’obiezione e
l’adozione di calendari vaccinali alternativi. Anche i programmi di
vaccinazione differiscono considerevolmente: sono diversi i vaccini, il tipo
utilizzato, il numero totale di dosi, e la tempistica delle somministrazioni.
In Italia dapprima i bambini non vaccinati non
potevano frequentare le scuole e i genitori erano segnalati ai Tribunali dei
minori per una verifica dell’idoneità genitoriale. Oggi non è più così grazie
al Decreto del presidente della Repubblica numero 355 del 26 gennaio 1999. Infatti l’articolo
1 comma 2 stabilisce inequivocabilmente:
«… La mancata certificazione non comporta il rifiuto di ammissione dell’alunno alla scuola dell’obbligo o agli esami».
«… La mancata certificazione non comporta il rifiuto di ammissione dell’alunno alla scuola dell’obbligo o agli esami».
Alcune Regioni, dopo la riforma dell’articolo V
della Costituzione, hanno emanato propri Decreti e Regolamenti, tanto che il
Veneto ha temporaneamente sospeso l’obbligatorietà, e la maggior parte delle
altre (Lombardia, Provincia di Trento, Piemonte, Toscana, Emilia Romagna,
Marche, Abruzzo, Umbria, Sardegna) ha deciso di non sanzionare i genitori che
rifiutino questa pratica.
Le circolari esplicative diramate dal direttore generale del ministero della cosiddetta "salute", tale Raniero Guerra (con un piede nella fondazione Glaxo), non hanno alcun valore giuridico.
Le circolari esplicative diramate dal direttore generale del ministero della cosiddetta "salute", tale Raniero Guerra (con un piede nella fondazione Glaxo), non hanno alcun valore giuridico.
Il rifiuto non compromette la frequenza
scolastica, a nessun bambino può essere impedito di frequentare il nido
d’infanzia, la scuola materna, la scuola dell’obbligo, anche se all’atto
dell’iscrizione viene richiesto il certificato o copia del libretto vaccinale.
Allora, che cosa fare quando si riceve l’invito
alla prima vaccinazione? Intanto non firmare o sottoscrivere alcun modulo e
diffidare il dirigente scolastico dal segnalare all’Asl il proprio figlio non
vaccinato, poiché la schedatura è una palese violazione della privacy. Praticare
l’obiezione all’assurdo obbligo vaccinale è semplice, e permette di non
incorrere in contestazioni. In primo luogo occorre dimostrare che la scelta di
non vaccinare i propri figli è frutto di una scelta meditata, di
un’informazione consapevole. Bisogna comunicare le motivazioni della vostra
scelta di non aderire alla proposta vaccinale, così come viene presentata
tramite raccomandata con ricevuta di ritorno da inviare all’Azienda sanitaria
locale e per conoscenza al dirigente scolastico: in questo documento
evidenzierete il carattere temporale della decisione, indicando i motivi della
decisione sottolineando la carenza informativa sulla sicurezza dei vaccini e sui
rischi delle reazioni avverse.
Spesso è richiesta la compilazione del modulo di
dissenso informato: occorre prestare attenzione perché questo spesso afferma
che i genitori hanno ricevuto dall’azienda una informazione completa ed
esaustiva sull’argomento, relegando la non accettazione dell’iter vaccinale ad
un rifiuto ideologico.
Nella raccomandata AR potreste scrivere ad
esempio:
Abbiamo deciso di non aderire, al momento, alla
proposta vaccinale prevista dal calendario ministeriale per nostro figlio/a:
questa nostra posizione è maturata dalla lettura dei foglietti illustrativi dei
vaccini, dalla lettura di testi specialistici e da numerose pubblicazioni
scientifiche che evidenziano come i rischi legati alla pratica vaccinale siano
non solo possibili e documentati ma anche frequenti, e dal fatto che non siano
previsti accertamenti medici preventivi per determinare il rischio connesso che
tale pratica potrebbe arrecare per la salute di nostro figlio/a.
Il principio di autodeterminazione in ambito
sanitario è stato sancito dalla Convenzione sui Diritti dell’Uomo e la
biomedicina, meglio conosciuta come Convenzione di Oviedo, sottoscritta il 4
Aprile 1997, ratificata dalla legge italiana 28 marzo 2001, numero 145.
Il governo italiano ha eseguito un ordine
stabilito a Washington il 29 settembre 2014. L’eterodiretto esecutivo Gentiloni
ha violato con il decreto legge 73 del 7 giugno 2017 e la successiva legge di
conversine 119/2017, le seguenti norme di rango superiore: Costituzione della
Repubblica italiana (articoli 32 e 34), la
Dichiarazione universale dei Diritti dell’Uomo, proclamata dall’Assemblea
Generale delle Nazioni Unite il 10 dicembre 1948, la Convenzione di tutela dei Diritti dell’Uomo
e delle Libertà Fondamentali del 4 novembre 1950, la Carta sociale europea del
18 ottobre 1961, il Patto Internazionale sul Diritti civili e politici e il
Patto internazionale relativo al diritti economici, sociali e culturali del 16
dicembre 1966, la Convenzione per la protezione dell’individuo riguardo
all’elaborazione dei dati a carattere personale del 28 gennaio 1981, nonché la
Convenzione relativa al diritti del bambino del 20 novembre 1989, e addirittura il Codice di Norimberga.
Alla voce democidio. Le autorità italiane al
massimo livello sono fuorilegge ed attentano alla salute ed alla vita di
neonati, bambini e adolescenti sani. Perciò devono essere arrestate e processate
per direttissima.
riferimenti:
http://www.camera.it/parlam/leggi/01145l.htm
http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/2017/09/vaccini-obbligatori-il-sindaco-puo.html
Gianni Lannes, VACCINI DOMINIO ASSOLUTO, Nexus Edizioni Battaglia Terme (PD), 2017.
http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/2017/09/vaccini-obbligatori-il-sindaco-puo.html
Gianni Lannes, VACCINI DOMINIO ASSOLUTO, Nexus Edizioni Battaglia Terme (PD), 2017.
https://www.youtube.com/watch?v=8t9U4YINWJQ
http://www.quirinale.it/qrnw/costituzione/costituzione.html
http://www.parlamento.it/parlam/leggi/deleghe/98112dl.htm
http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/2017/06/il-regime-delle-malattie.html
http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/2017/06/oms-nessuna-epidemia-in-europa.html
http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/search?q=aifa
http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/2017/09/vaccini-diffidate-le-autorita.html
http://www.quirinale.it/qrnw/costituzione/costituzione.html
http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/2017/06/il-regime-delle-malattie.html
http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/2017/06/oms-nessuna-epidemia-in-europa.html
http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/search?q=aifa
http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/2017/09/vaccini-diffidate-le-autorita.html
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