Tessitura - Gianni Lannes
©
|
di Gianni Lannes
Avete mai pensato a quanti significati possa
esprimere o racchiudere la musica? La prima sensazione è che sia evasione e
divertimento, ma anche una delle espressioni fondamentali di sentimenti ed
emozioni. Ci sono ricordi che rimangono impigliati alle note di una canzone, di
un ritornello, di un ritmo. La musica è anche una terapia? Se ne parla sempre
più spesso e sembra indipensabile un ritorno al passato, perché quasi tutte le
civiltà hanno dato sempre straordinaria importanza alle sue virtù terapeutiche.
Nel Salento ancora fino a pochi decenni fa, una danza particolare veniva impiegata per curare i morsi dei ragni. Era la Puglia che alla fine degli anni ’50 apparve agli occhi dell’etnologo Ernesto De Martino. È il levante d’Italia dove gli echi di un Oriente a portata di orizzonte si leggono nelle arcate neogotiche e moresche degli edifici, traforati dall’aria e dalle piogge, sgretolate dal sole. Qui il ricorso a comportamenti rituali, rappresentava l’unico rifugio possibile: quello in una dimensione simbolica. È nata così la tarantella tipica del Meridione, o meglio del Gargano. Chi non ha mai ascoltato i Cantori di Carpino e il suono della chitarra battente di “Zi Andrea” o il canto di Uccio Aloisi? E’ una danza che deve il suo nome proprio alla tarantola, una specie di ragno e traeva la sua linfa vitale dalle radici del dolore e dell’inquietudine esistenziale. Ora è una musica che respira il ritmo vitale del cuore, ed è diventata un emblema di riscatto.
Nel Salento ancora fino a pochi decenni fa, una danza particolare veniva impiegata per curare i morsi dei ragni. Era la Puglia che alla fine degli anni ’50 apparve agli occhi dell’etnologo Ernesto De Martino. È il levante d’Italia dove gli echi di un Oriente a portata di orizzonte si leggono nelle arcate neogotiche e moresche degli edifici, traforati dall’aria e dalle piogge, sgretolate dal sole. Qui il ricorso a comportamenti rituali, rappresentava l’unico rifugio possibile: quello in una dimensione simbolica. È nata così la tarantella tipica del Meridione, o meglio del Gargano. Chi non ha mai ascoltato i Cantori di Carpino e il suono della chitarra battente di “Zi Andrea” o il canto di Uccio Aloisi? E’ una danza che deve il suo nome proprio alla tarantola, una specie di ragno e traeva la sua linfa vitale dalle radici del dolore e dell’inquietudine esistenziale. Ora è una musica che respira il ritmo vitale del cuore, ed è diventata un emblema di riscatto.
Se gli schiavi negli Stati Uniti d’America hanno
avuto il blues come espressione del dolore, se i giovani dei ghetti neri
americani raccontano rabbia e disagio a tempo di rap, i salentini esprimono i
loro sentimenti e le loro passioni percuotendo il tamburello e ballando la
pizzica fino a raggiungere uno stato di trance. Musica non solo per esprimere
ma per comunicare, per dichiarare, per testimoniare il proprio amore impetuoso
per un uomo, per una donna, per la propria terra. I gomiti in alto, le braccia roteanti,
i piedi piegati in punta. La pizzica di cuore o “pizzica-pizzica”, quella che
nella tradizione salentina è sinonimo di corteggiamento e di seduzione è ben
diversa dalla danza terapeutica delle tarantate. Il passo a due fra maschio e
femmina rivela chiari intenti erotico-sentimentali. Lui le gira intorno con
movenze sensuali, lei ondeggia, tenta di sfuggire all’assedio fissando il
partner negli occhi, cercando di intuire i segreti del cuore, e costringendolo
a ballare sempre più forte, come prova di fedeltà. È il morso d’amore come lo
descrive lo stesso Winspeare nel suo film d’esordio PIZZICATA che, segna
l’ingresso ufficiale della danza salentina nell’universo della celluloide.
Siamo nel Salento rurale della seconda guerra mondiale. La protagonista,
Cosima, soffre per un amore perduto tragicamente e diventa una tarantata,
costretta a ballare la pizzica per liberarsi dalla prostrazione e dal dolore,
una danza che resta ancora lo specchio di un’identità culturale, sopravvissuta
alla mutazione antropologica, ma ancora lontana da un autentico riscatto.
http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/search?q=cantori+di+carpino
http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/search?q=cantori+di+carpino
Nessun commento:
Posta un commento
Gradita firma degli utenti.