BIOGRAFIA

31.3.17

PIU’ GASDOTTI IN PUGLIA


di Gianni Lannes

Mafia di Stati e multinazionali del crimine col pretesto della scarsità di energia si apprestano a stuprare la Puglia. I consumi di gas crollano eppure i gasdotti aumentano, attestano i dati ufficiali. Vicino al gasdotto TAP che porterà il gas in Svizzera e Germania squarciando l’Italia, sarà presto realizzato il gasdotto Igi Poseidon con approdo ad Otranto. Così vuole l’Europa degli affari in spregio al diritto dei popoli e alla salvaguardia ambientale. Infine, Eni e Gazprom hanno appena riapero il martoriato passaggio a Sud nel Mezzogiorno d’Italia, mentre contadini e sindaci protestano invano contro l’approdo nel Salento del devastante TAP . Di fatto è Southstream che risorge dalle sue ceneri.


30.3.17

EOLICO TEDESCO NEL GOLFO DI MANFREDONIA





di Gianni Lannes


Ecco i fatti documentati e non le opinioni telecomandate. «Procedimento in corso presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri»: è scritto oggi 30 marzo 2017 nel portale telematico del ministero dell’Ambiente. Il progetto della  teutonica WPD, ovvero della società a responsabilità limitata Gargano Sud (una scatola vuota con sede a Torremaggiore) ha superato la fase istruttoria e ricevuto il parere favorevole della Commissione di V.I.A. del dicastero presieduto dal ministro Galletti, lo stesso personaggio che il 22 dicembre 2015 ha firmato il decreto numero 295 pro impianto di gas a petrolio liquefatto Energas-Kuwait Petroleum, unitamente al collega Franceschini. Insomma, un nome è una garanzia istituzionale per struprare a norma di legge e ancora una volta questo territorio del Sud.
 
Sul giornale online Stato Quotidiano (edizione 8 giugno 2013)si legg:

«Manfredonia – La società Parco Eolico Marino Gargano Sud è una Società a responsabilità limitata. La Regione Puglia esprime, “nell’ambito del procedimento ministeriale della V.I.A., in conformità a quanto disposto dal Comitato Regionale per la V.I.A. nella seduta del 06.11.2012, giudizio negativo di valutazione di impatto ambientale e di valutazione di incidenza ambientale per il progetto”. Il Sindaco di Manfredonia e il rappresentante dell’Autorità Portuale hanno depositano il parere favorevole. Attualmente, si aspetta di ottenere la VIA dal Ministero dell’Ambiente...».

29.3.17

GASDOTTO TAP: CORRUZIONE IN ITALIA E AL CONSIGLIO D’EUROPA



di Gianni Lannes


2 milioni e 390 mila euro. A versarli tra il 2013 e 2014 è stato Elkhan Suleymanov, capo della lobby azera a Strasburgo e buon amico del presidente Aliyev. In sintesi il suo programma è concluso: giornalisti in prigione, una fortuna nascosta a Panama, repressione degli oppositori politici, guerra al confine, amichevoli rapporti con l’occidente. E governa un Paese con cui l’Italia fa affari da anni. La brutta sorpresa è in arrivo sulle coste del Salento, a Melendugno, con il gasdotto TAP. A proposito, c'entra qualcosa la Xylella e le autorizzazioni facili del ministero dell'Ambiente, non ancora concretamente impugnate dal presidente pro tempore della regione Puglia Michele Emiliano?

Ora il gup di Milano Giulio Fanales ha stabilito il «non luogo a procedere, perché le posizioni politiche di uno Stato al Consiglio sono insindacabili e coperte da immunità». L’11 aprile comunque, l’ex deputato ciellino Luca Volontè dell’Udc sarà processato per riciclaggio.


Il 23 gennaio 2013 viene bocciato il "rapporto Strasser" sui prigionieri politici in Azerbaigian. Il 28 giugno di 4 anni fa, la Commissione europea dà il via libera al gasdotto contestato, mentre l'11 agosto successivo l'allora primo miniustro Enrico Letta va a Baku per ratificare l'accordo con il dittatore Aliyev. C'è qualche relazione tra questi fatti?    

27.3.17

GRANO: COINCIDENZE CRIMINALI IN ITALIA

 
Manfredonia: porto "alti fondali" - anno 2017 - foto Gianni Lannes (tutti i diritti riservati)

di Letizia Ricci



Sabato 25 marzo all’hotel Cicolella di Foggia, organizzato dall’eurodeputato Isabella Adinolfi alla presenza del deputato L'abbate e di un numeroso pubblico, è andata in onda la tavola rotonda “Ripartire dalla terra”. Sono intervenuti esperti e ricercatori indipendenti, tra cui Gianni Lannes. 

Manfredonia (1 marzo 2017) - foto Gianni Lannes (tutti i diritti riservati)

IL REGALO DEL GOVERNO GENTILONI AI PETROLIERI




di Gianni Lannes

Ancora un mare di trivelle fuorilegge. Mentre va in onda la farsa primaria e secondaria del partito democratico, l’esecutivo fotocopia di quello Renzi, concede l’ennesimo omaggio alle multinazionali che rubano il petrolio dal mare italiano e danneggia l’ambiente.

«Atto del Governo: 401. Schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva 2014/52/UE che modifica la direttiva 2011/92/UE concernente la valutazione dell'impatto ambientale di determinati progetti pubblici e privati (401)»

Pronti? Allora VIA gratis: in arrivo, come sempre, grandi regali ai petrolieri su piattaforme, airgun ed estrazioni a tutto spiano. Gentiloni è un generoso recidivo con le risorse collettive: il 21 marzo 2015 in qualità di ministro degli esteri  ha donato segretamente alla Francia (senza ratifica parlamentare) 339,9 chilometri quadrati di mare italiano alla Francia. Gentiloni è stato denunciato all'autorità giudiziaria dal deputato Mauro Pili.


Nel decreto anche un trucco per non far smontare piattaforme e relativi gasdotti e oleodotti sottomarini a fine rapina.

24.3.17

IN ITALIA GRANO DAI RIFIUTI DEL MONDO



dati ISTAT


 di Gianni Lannes

I dati Istat, ovvero dell'istituto nazionale di statistica sono quelli ufficiali. Da noi sbarca frumento proveniente da territori contaminati dalla radioattività (accertata dall'IAEA e dall'OMS) nonché dall’inquinamento industriale, grazie alle autorizzazioni concesse dal governo nostrano agli speculatori tricolore, e più di recente dalle imposizioni del commissario europeo Juncker. I controlli della mercanzia sono scarsi se non proprio inesistenti, anzi un autentico bluff. Il primo paese da cui oimpirtiamo maggiormente frumento è la Francia, seguita dall'Ucraina, dal Canada e dagli Stati Uniti d'America. 


UN ALTRO GASDOTTO IN PUGLIA




di Gianni Lannes

Eni e Gazprom riaprono il martoriato passaggio a Sud nel Mezzogiorno d’Italia, mentre contadini e sindaci protestano invano contro l’approdo nel Salento del devastante TAP che porterà il gas alla Germania, dopo aver devastato gran parte del belpaese, squarciando senza ritegno aree di incomparabile bellezza paesaggistica e dall’arcinota  vulnerabilità idrogeologica e sismica. Di fatto è Southstream che risorge dalle sue ceneri, mentre il presidente della Regione, tale Michele Emiliano è ormai politicamente “latitante”, visto che seguita a fare comparsate televisive e pubblicitarie inseguendo le primarie del partito democratico.

23.3.17

IL GRANO DI CHERNOBYL IN ITALIA






di Gianni Lannes

Correva il 26 aprile 1986. Le prime navi imbottite di frumento radioattivo giunsero in un baleno nel belpaese spacciandolo per grano della Grecia, a fronte di controlli scarsi o inesistenti. L’inquinamento nucleare non si dissolve in decenni, bensì in millenni. 31 anni dopo il disastro nucleare di Chernobyl, i residenti delle zone contaminate che circondano i resti della centrale sono ancora pericolosamente esposti ad alti livelli di radiazioni. I frutti di quella terra avvelenata per millenni, soprattutto il frumento, giungono massicciamente in Italia, dove le autorità locali e quelle europee non rispettano il principio di precauzione, sancito dalla Convenzione di Aarhus del 1998, ratificata dalla legge 108 del 2001. Peggio, il commissario europeo Juncker - un faccendiere che nessuno ha votato - a parte la manipolazione affaristica del Codex alimentarius, ha imposto l’acquisto a ben 27 nazioni, dei prodotti agricoli dall’Ucraina con ampi sconti sui controlli sanitari. La letteratura scientifica certifica in ogni caso, che anche dosi infinitesimali di radioattività possono innescare processi di mutagenesi, cancerogenesi e teratogenesi.



22.3.17

L’ITALIA IMPORTA GRANO RADIOATTIVO DALL’ESTERO



Francia: centrali nucleari


Francia: aree di coltivzione del grano


di Gianni Lannes

Il paradosso è che esportiamo il miglior grano italiano all'estero ed importiamo in cambio rifiuti speciali per fare pane e pasta, prediletti dall'industria Made in Italy. Il belpaese, infatti, fa incetta di montagne di frumento da nazioni nucleari senza adeguati ed approfonditi controlli sanitari. Tra i principali fornitori spiccano Russia (35 reattori attivi) , Ucraina (15 reattori attivi), Stati Uniti d’America (99 reattori attivi), Canada (19 reattori attivi) e Francia (58 reattori attivi). Si tratta dei paesi tra i più inquinati al mondo dalla radioattività. Basta leggere il database aggiornato dell’IAEA, o in alternativa esaminare gli studi e le analisi della CRIIAD di Parigi o la letteratura scientifica a livello mondiale, oppure i rapporti dell’Oms. In Francia l’ultimo incidente, come hanno registrato le cronache internazionali, si è registrato il 9 febbraio scorso. Senza contare tutti quelli del passato insabbiati o ignoti e comunque gli impianti dismessi, le fabbriche di produzione del combustibile nucleare e i depositi di scorie radioattive. Senza contare il disastro di Chernobyl riverberato su alcuni territori del vecchio continente. Le conseguenze? A danno della salute umana, soprattutto degli ignari consumatori italiani. 
 

GRANO STRANIERO INQUINATO E NAVI DEI VELENI IN ITALIA





di Gianni Lannes

La speculazione economica, ovvero la ricerca spasmodica del profitto calpesta la vita. E così hanno tutte il lasciapassare per inondare il belpaese di rifiuti industriali spacciati per frumento. Ogni settimana approdano in Italia navi portarinfuse, sovente autentiche carrette del mare gestite in massima parte da mafiosi maltesi e turchi, battenti bandiere ombra ossia fuorilegge, cariche di frumento. I carichi provengono soprattutto da Canada, Stati Uniti d’America, Ucraina, Russia e Francia. Si tratta il più delle volte di grano di pessima qualità, spesso fabbricato in laboratorio dall'agrindustria o imbottito di sostanze chimiche, tale da renderlo un rifiuto speciale. A proposito di rispetto della legge: l’Agenzia delle Dogane quante e quali navi ha controllato effettivamente nel 2016 e nei primi 3 mesi del 2017? Quali esami ha condotto l’Istituto Superiore di Sanità anche solo per accertare il livello di radioattività? Al ministro Martina chiedo: quanto del grano seminato in Italia viene acquistato all'estero?



Ecco la panoramica odierna (22 marzo 2017), tenendo bene ben presente che il gruppo Casillo è quello che fa maggiore incetta di cosiddetto "grano" all’estero,  e quasi in regime di monopolio tricolore se ne vanta pure.


“CARICO DI BOMBE TEDESCHE DA CAGLIARI VERSO L’ARABIA SAUDITA”




di Gianni Lannes

Armi della Germania prodotte in Italia per alimentare la guerra e il terrorismo dell’Arabia Saudita. La Guardia di Finanza che invece di bloccare questo carico di morte, ferma un parlamentare della Repubblica italiana che giustamente vuole fare luce su questi traffici di morte. Dieci container di ordigni prodotti dalla tedesca RWM  in Sardegna. Il deputato Mauro Pili denuncia: «Nella notte caricate al porto di Cagliari, a bordo di una nave saudita, 2mila bombe tedesche prodotte a Domusnovas».

«Un carico di morte, l'ennesimo dal porto canale di Cagliari. Questa volta con palesi tentativi di nascondere la vergognosa gestione di questo traffico di bombe tedesche dalla Sardegna verso i paesi arabi». Lo attesta il deputato di Unidos Mauro Pili, che ha realizzato un video al Porto Canale di Cagliari, pubblicato su facebook. Evidentemente gli ordini da Roma sono come sempre di occultare ed insabbiare.
 

20.3.17

INQUINAMENTO DELL’ARIA: 21 MILA MORTI IN ITALIA OGNI ANNO

Italia (Campobasso): scie belliche - foto Gianni Lannes (tutti i diritti riservati)



di Gianni Lannes

Cause industriali ma soprattutto belliche: giorno e notte la NATO  manda in onda con il favore dei governi europei telecomandati da Washington, l’aerosolchemioterapia bellica (vietata dalla convenzione Enmod dell’ONU). Aerei a bassa quota, sorvolano soprattutto i centri abitati e rilasciano deliberatamente gas di scarico. Chi denuncia questo crimine contro l’umanità viene bombardato con minacce ed insulti. Più del 90 per cento della popolazione mondiale vive in luoghi dove l’inquinamento dell’aria supera i limiti di sicurezza indicati dall’Organizzazione mondiale per la sanità (Oms). È il risultato di una ricerca condotta da 16 scienziati coordinati dall’Agenzia dell’Onu, che si basa su dati raccolti in 3mila località dalle stazioni di rilevamento della qualità dell’aria, su modelli predittivi e sull’analisi delle immagini satellitari. Numeri che si riferiscono al 2012 e che, per la prima volta, l’Oms dettaglia paese per paese.

GUERRA NATO IN SICILIA




di Gianni Lannes


Il belpaese? Ridotto dallo zio Sam ad una colonia bellica a stelle e strisce, da cui far decollare la guerra contro mezzo mondo. I codardi italidioti ingrassano, ma a ribellarsi è soltanto l’Etna con le sue recenti eruzioni. Mentre i politicanti - inclusi gli onorevoli grullini volati in gita turistica al Muos di Niscemi  - si trastullano ben pagati dai fessi dei contribuenti, l’alleanza atlantica sta svolgendo l’ennesima prova di guerra nel Mediterraneo di casa nostra. 


18.3.17

ILARIA ALPI E MIRAN HROVATIN: UCCISI DAL SISMI

Ilaria Alpi e MIran Hrovatin - foto Raffaele Ciriello

di Gianni Lannes

E’ impossibile dimenticare due amici ammazzati. E’ un dovere morale ineludibile non mollare il caso, anche se ormai ho smesso di praticare il giornalismo investigativo. Correva l’anno 1994 quando il 20 marzo a Mogadiscio in Somalia, assassini prezzolati dal servizio segreto militare italiano, trucidavano la giornalista del tg3 ed il videoperatore indipendente. 

17.3.17

GENTILONI HA REGALATO ZONE DI MARE ITALIANO ALLA FRANCIA: DENUNCIATO DAL DEPUTATO PILI

Caen: 21 marzo 2015 (foto per gentile concessione delle autorità francesi)


di Gianni Lannes

Invece di finire sotto processo per alto tradimento della patria, è stato promosso addirittura presidente del consiglio. E' l'Italia che affonda sempre più. Per la cronaca. Il 21 marzo 2015, in gran segreto, vale a dire tenendo all’oscuro l’opinione pubblica italiana, l’allora ministro degli esteri Paolo Gentiloni, attuale inquilino di Palazzo Chigi al posto del trombato Matteo Renzi, ha donato ben 339,9 chilometri quadrati di mare italiano ad uno Stato straniero. In Francia questo omaggio è stato ratificato dal Parlamento, in Italia invece proprio no.  L’11 marzo dello scorso anno si è dibattuto alla Camera sulla cessione delle acque territoriali fatta a favore della Francia, con accordo firmato appunto a Caen il giorno 21 marzo 2015.  Il dibattito scaturito dall’interpellanza urgente numero 2/01308, presentata dal deputato sardo Mauro Pili di Unidos, riassume la vicenda. La risposta del sottosegretario di Stato allo Sviluppo Economico, tale Antonello Giacomelli, è stata a dir poco vergognosa, anzi omertosa. 

ENI E MONTEDISON: VELENI NEI MARI ITALIANI!




di Gianni Lannes
  
Arsenico presente, mercurio presente, Stato assente. Ecco il vaso di Pandora nostrano certificato anche dall'Ispra e dal ministero dell'ecologia. Due ex multinazionali tricolore per decenni hanno affondato impunemente, anzi con l’autorizzazione del governo italiano, i loro rifiuti industriali nel Mediterraneo: Mar Adriatico, Mar Jonio e Mar Tirreno. Le navi Isola Celeste ed Irene, ma non solo, hanno scaricato per anni le scorie del petrolchimico Anic-Enichem di Manfredonia, tra il Gargano e le Isole Tremiti, come ha accertato un processo a Foggia, dimenticato in fretta e senza ribalta mediatica. Nel 1979 effettuavo con i miei amici le prime immersioni subacquee alle Diomedee. Proprio in quel luogo meraviglioso, notammo chiazze in mare che allungavano i loro tentacoli per miglia. Eravamo solo dei ragazzi cresciuti troppo in fretta e nessuno ci diede retta. Poi, dopo ho capito che al peggio non sembra esserci fine in una colonia di sudditi e cavie.

16.3.17

STRAGE DI USTICA: L’OMICIDIO DEL RADARISTA DETTORI




di Gianni Lannes

Meglio tardi che mai. La Procura della Repubblica di Grosseto ha disposto l’esumazione della salma di Mario Alberto Dettori, nativo di Pattada in Sardegna, il maresciallo dell'Aeronautica militare in servizio alla base radar di Poggio Ballone (Grosseto) la notte del 27 giugno 1980.


15.3.17

GRANO RADIOATTIVO IN ITALIA DA UCRAINA, RUSSIA E BIELORUSSIA





di Gianni Lannes

Prima o poi gli industriali della pasta tricolore, i trafficanti, e i politicanti dovranno rendere conto all'umanità di questo crimine. Tutte le autorità, a partire dall'Unione europea e dal governo italiano sono perfettamente al corrente che il bel paese importa sempre più grano da aree notoriamente contaminate. La letteratura scientifica a livello mondiale attesta che la radioattività anche in dosi infinitesimali è in grado di innescare processi di cangerogenesi, teratogenesi e mutagenesi. Lo attestano i dati ufficiali dell’International Atomic Energy Agency. In Italia uno dei maggiori importatori di frumento, ma non l’unico è il gruppo Casillo che poi vende anche a Barilla ed altri. Perché l’Istituto Superiore di Sanità non analizza il grano straniero? Il limite naturale a qualsiasi inquinamento è Mac zero e non le soglie stabilite attualmente dalle leggi in base a parametri economici, ma non biologici. Ma chi ha iposto all'Italia di importare grano oinquoinato? Un certo Junker, presidente della commissione europea, un tizio insignificante che nessuno ha votato  o eletto.



GRANO STRANIERO E CASILLO IN SICILIA


Malta: porto di La Valletta


di Gianni Lannes

Bentornati nell’isola dell’antico grano italiano, dove però sbarca di continuo frumento dall’estero, spesso proveniente da territori inquinati dalla radioattività, come attestano i dati ufficiali dell’International Atomic Energy Agency. Singolare coincidenza: anche in Trinacria il gruppo Casillo ha esteso i suoi interessi commerciali. Proprio in loco, spesso sbarca grano stra nbiero che come epr miracolo o magia si tinge di tricolore. Controlli accurati? Non pervenuti all'opinione pubblica.



14.3.17

GLI ALBERI PARLANO FRA DI LORO

 foto Gianni Lannes (tutti i diritti riservati)


©


"Una foresta è molto di più di quel che vedete", dice l'ecologa Suzanne Simard. I suoi 30 anni di ricerca nelle foreste canadesi hanno portato a un'incredibile scoperta: gli alberi parlano, spesso su lunghe distanze. Imparate di più sull'armoniosa, seppur complicata vita sociale degli alberi e preparatevi a guardare la natura con occhi diversi.

BARILLA: GRANO DI LABORATORIO E STRANIERO!




di Gianni Lannes

«Entro il 2020 Barilla migliorerà la vita delle persone promuovendo scelte di consumo in linea con la piramide alimentare. Entro il 2020 Barilla offrirà alle persone solo prodotti alla base della piramide ambientale».  Addirittura.  C’è da crederci o è la solita propaganda da mulino bianco che spaccia la tradizione mediterranea come propria, usando comparse cinematografiche per mero profitto economico?


13.3.17

GRANO NUCLEARE BREVETTATO IN ITALIA





di Gianni Lannes

Crimini sconosciuti contro l'umanità. Radiazioni atomiche per indurre una mutagenesi. Atomi  per la guerra al genere umano in nome del profitto economico. Insomma, i crimini dell'Onu sotto la copertura della FAO e dell'International Atomic Energy Agency, grazie al beneplacito dei governi italidioti, eterodiretti dall'estero. Correva l’anno 1974, quando alla Casaccia di Roma il  Comitato Nazionale per l’Energia Nucleare brevettò il grano Creso. Un gruppo di ricercatori del CNEN indusse una mutazione genetica nel grano duro denominato “senatore Cappelli” esponendolo ai raggi Gamma di un isotopo radioattivo, il Cobalto 60 coltivando tale varietà all’interno di un cratere artificiale dove oltre ad avere seminato il frumento si era collocata una fonte radioattiva, ottenendo una mutazione genetica; incrociandolo in seguito con la varietà messicana Cymmit. Dopo la mutazione, la pianta di grano diventò “nana”.  Conseguenze sulla salute umana? Mai valutate preventivamente e neanche in seguito, fino ai giorni nostri. Non possiamo mangiare qualcosa se prima non sono stati effettuati decenni e decenni di prove. Dove lo mettiamo il tanto declamato "principio di precauzione"? Come facciamo ad essere sicuri che questi prodotti innaturali non facciano male alla salute?
 

12.3.17

BARILLA & GRANO STRANIERO A RAVENNA



 
di Gianni Lannes

Ogni italiano mangia in media 27 chilogrammi all’anno di pasta. Ma da dove viene il grano? Forse, dal mulino tricolore o da quello bianco? Spesso da aree contaminate dalla radioattività come attestano i rapporti dell’IAEA relativi ad Ucraina, Russia, Bielorussia, Romania e Bulgaria. In una percentuale che varia dal 20 al 50 per cento il frumento utilizzato per fare la pasta è straniero. E’ sufficiente fare una visita al porto di Ravenna per afferrare certe dinamiche affaristiche a detrimento della produzione nostrana, in particolare a danno della salute degli ignari consumatori. Coldiretti non ha dubbi: 

«Troppo grano estero: una speculazione. L’Italia è il principale produttore europeo di grano duro, eppure molta materia prima di scarsa qualità destinata almeno in Canada agli animali, spesso contaminata da agenti chimici e radioattivi, viene importata dall’estero e data in pasto agli italidioti dopo particolari tagli e miscelazioni. 

 
Ravenna

10.3.17

ITALIA: UN MARE DI TRIVELLE FUORILEGGE!

fonte: Buig mare 2015


di Gianni Lannes

Se non si veleggia basta scorrere il bollettino ufficiale degli idrocarburi o gli avvisi ai naviganti della marina militare italiana, per rendersi conto dei danni ambientali arrecati al mare italiano con il beneplacito di chi comanda a palazzo chigi, sia pure per conto terzi. Per la cronaca documentata: Paolo Gentiloni, è lo stesso individuo che da ministro degli esteri ha ceduto segretamente alla Francia il 21 marzo 2015, nel senso che il parlamento tricolore non ha ratificato la decisione dell’allora capo della Farnesina, ben 339, 9 chilometri quadrati del Mar Tirreno settentrionale. Ma c’è di peggio. 

8.3.17

UNA DONNA CHE NON SCIOPERA!


 

di Giulia Fresca

A quanto pare oggi scioperano le donne! Io NON sciopero! Non ne percepisco la serietà (bloccare ospedali, scuole, trasporti, uffici, prevalentemente pubblici giacché non credo che nel privato avrà grande eco) ed anche perché dovrei scioperare da me stessa! Sono un libero professionista (rigorosamente al maschile in quanto ingegnerE e non ingegnerA), sono una mamma, sono una donna single. Serve, nel 2017 fare questo tipo di manifestazioni? Certamente si! Per riempire pagine di giornali, titoli dei TG, vivere dei 15 minuti di gloria...e poi? Dopo il grande successo mediatico, tutto torna come prima! Eh già, perché il concetto UOMO/DONNA parte da un principio sbagliato e contraddittorio. Mi spiego meglio. Cosa chiedono le donne oggi? Che si metta fine alla violenza di genere...Giustissimo! Ma chi educa gli uomini ad essere violenti con le donne? Non sono forse quelle madri (donne quindi) che adottano principi educativi differenti nei confronti delle figlie femmine e dei figli maschi? Si è mai vista la madre di un orco non difendere il proprio figlio e non gettare l'onta sulla donna vittima di violenza? Iniziamo da qui dunque, io lo dico da anni rivendicando il diritto alla diversità con pari dignità. 

7.3.17

LA TECNOLOGIA DELL’IDROGENO E’ REALTA’





di Gianni Lannes

Non è una fonte d’energia, bensì un vettore energetico ricavabile dall’elettrolisi dell’acqua, ma anche da varie altre sorgenti: eolica e solare. Un veicolo a idrogeno utilizza l'idrogeno come carburante. Infatti converte l'energia chimica dell'idrogeno in energia meccanica, bruciandolo in un motore a combustione interna o facendolo reagire con l'ossigeno in una pila a combustibile, producendo elettricità. E che dire della fusione fredda: energia gratis vietata all'umanità? 


CHE NE SAI TU DI UN CAMPO DI GRANO?



 Manfredonia: 1 marzo 2017 - © foto Gianni Lannes (tutti i diritti riservati)


di Gianni Lannes

Lucio Battisti, uno dei più apprezzati cantautori italiani, in “Pensieri e Parole” chiedeva appunto “Che ne sai tu di un campo di grano…”.  Infatti i passaggi oscuri dalla terra alla tavola sono sconosciuti a milioni di comuni mortali. 

4.3.17

LE BUFALE DEL POTERE



di Gianni Lannes

Il semiologo Eco si riferiva agli “imbecilli della rete che intasano le autostrade della comunicazione globale con bugie, falsificazioni e complotti”. Ma la realtà è davvero così riduttiva essendo per antonomasia una costruzione sociale? A ben riflettere la più clamorosa e conclamata menzogna prodotta da governi (USA & Inghilterra) e servizi di sicurezza statali, poi amplificata negli ultimi anni dai mass media, è stata quella della presenza di armi per la distruzione di massa in Iraq. Una sciocchezza clamorosa, una falsità laida e funzionale ai profitti economici, costata però migliaia di vite umane e un caos geopolitico senza ritorno, al fine di consentire agli angloamericani di rubare petrolio e tesori archeologici in Mesopotamia. Ma non fu dunque, un imbecille della rete a partorirle e a farle girare in internet, sulla stampa e in televisione. Anzi la rete tentò disperatamente di contrastare quella che fu senza dubbio, una pericolosa bugia di Stati e multinazionali del crimine, o una menzogna dell’establishment, se preferite; lo stesso che in seguito ha continuato a mentire negli anni successivi fino ai giorni nostri, occultando la presenza attiva dei nazisti di Pravi Sektor nella rivolta in Ucraina, e tacendo sulla vera natura dei “ribelli moderati” (Al Nusra, ossia Al Qaeda) appoggiati per le loro carneficine con soldi ed armi dall’Occidente in Siria. Anche in quel caso è stata la rete con immagini, interviste e video a cercare di riequilibrare la situazione.

3.3.17

ALDO MORO: LA VERITA’ E’ UN SEGRETO DI STATO!






di Gianni Lannes

A tutt’oggi, in palese violazione delle normative in vigore, le significative carte Moro, sono ancora coperte dal sigillo dello Stato tricolore, mentre la presidente della Camera, tal Boldrini, si perde dietro alle bufale del web, invece di portare alla luce i segreti istituzionali. Comunque, c’è uno spiraglio. Il Reparto Investivo Scientifico dei Carabinieri in una perizia per la Commissione parlamentare d’inchiesta sull’omicidio dello statista Aldo Moro, ha accertato che le modalità e la dinamica dell’uccisione sono ben diverse dal resoconto Br. Secondo la versione di comodo dei brigatisti, ergastolani poi beneficiati e liberati dai governi italidioti con inauditi sconti di pena, il prigioniero, appunto, sarebbe stato tenuto costantemente prigioniero per 55 giorni proprio in via Montalcini e poi freddato con arma da fuoco nel portabagagli della Renault 4, parcheggiata all’interno del garage la mattina del 9 maggio 1978. Invece, era chiaro da subito, che Moro era stato trasferito in una località marina poco distante dalla capitale, ed ammazzato all'interno dell'auto, ma all'interno dell'abitacolo, sul sedile posteriore lato guida. Peraltro, l'accordo era quello di liberare l'ostaggio, ma qualcuno decise diversamente.

riferimenti: