Altro che energie rinnovabili, altro che
modernità, altro che futuro, altro che qualità della vita, altro che democrazia.
Il presente è ancora un tombino industriale per il Sud Italia, usato come la discarica
dell’Europa. Bentornati nell’era della
pietra, anzi dei fossili sopravviventi. Non è uno scherzo di Carnevale. Il
capoluogo della Daunia doveva essere la seconda stazione più importante d’Italia,
dopo quella di Bologna. Invece il nevralgico scalo ferroviario (collegamenti
nord-sud, est-ovest della Penisola) è stato gradualmente e volutamente trasformato in un
ramo secco; adesso il governo tricolore ha congelato i fondi già stanziati
per tutte le dorsali ferroviarie nel Mezzogiorno d’Italia. Dal 12 dicembre 2016
Trenitalia ha pure soppresso lo storico collegamento passeggeri da Manfredonia
a Foggia e viceversa. L'inghippo dell'imbroglio legalizzato, si fa per dire, è sepolto qui.
Nella "nota non tecnica" della ditta napoletana di
Diamante Menale, compartecipata dallo Stato del Kuwait, a cui la Finmeccanica ha recentemente venduto 28
aerei da guerra con la benedizione di Renzi (che ha sottoscritto un memorandum
bellico) e del ministro Pinotti, esattamente alle pagine 13 e 15 si legge:
«Il raccordo ferroviario rappresenta una delle
componenti fondamentali del progetto. Si prevede infatti di movimentare a mezzo
ferrocisterne circa 100.000 ton/anno di GPL corrispondenti all’incirca ad un
convoglio da 500 ton/giorno. Il deposito dovrà quindi raccordarsi alle
infrastrutture F.S. presso la stazione di Frattarolo attraverso una tratta
ferroviaria della lunghezza di circa 1,5 chilometri… Il deposito è orientato
alla movimentazione di circa 300.000 ton/anno di prodotto che riceverà a mezzo
navi gasiere di grosso tonnellaggio (mediamente 15.000 ton). tale quantitativo
in ingresso si prevede di esitarlo con le seguenti parcelle: - 50.000 ton/anno
a mezzo navi di piccolo e medio tonnellaggio (mediamente 2000 ton); - circa
100.000 ton/anno a mezzo ferrocisterne di capacità pari a circa 40 ton in
convogli da 12 ferrocisterne (500 ton) corrispondenti a circa 200
convogli/anno; circa 130.000 ton/anno a mezzo autobotti di capacità media pari
a circa 18 ton corrispondenti a circa 730 autobotti/anno; circa 20.000 ton/anno
a mezzo autocarri per trasporto bombole di capacità media pari a circa 5 ton
corrispondenti a 4000 autocarri anno».
Ma dov'è il progetto esecutivo se non è ufficialmente agli atti? Allora come può il ministero dello Sviluppo Economico rilasciare l'autorizzazione unica? E come ha potuto il presidente uscente Vendola sfornare l'autorizzazione di compatibilità ambientale per questo stupro ambientale su larga scala ed in piena regola? E perché Emiliano, a parte le chiacchiere fritte, non revoca in autotutela la delibera di giunta regionale numero 1361 del 5 giugno 2015? Peraltro, chi pagherà il costo di realizzazione dei raccordi ferroviari e stradali? In un comunicato stampa del Comune di Manfredonia, datato 14 aprile 2015, intitolato “Il
treno-tram Manfredonia-Foggia nel Piano Regionale dei Trasporti” è scritto
testualmente:
«… E’ stato presentato pochi giorni fa il “Piano attuativo” del
Piano Regionale dei Trasporti, con durata quinquennale (2015-2019). Non può
sfuggire, tra gli interventi previsti, quello che ci riguarda direttamente: il
progetto del treno-tram sulla tratta che collega Manfredonia a Foggia… Un
progetto innovativo nel cui ambito sono stati previsti interventi di
potenziamento della fermata di Siponto e la realizzazione di una nuova fermata
denominata “Manfredonia Ovest”, in prossimità dell’esistente passaggio a
livello di Viale degli Eucalipti e degli ipogei Capparelli. La stazione di
Manfredonia Ovest sarà attrezzata come fermata per l’interscambio ferro-gomma
con gli autobus extraurbani diretti nei vari centri garganici. Sono altresì
previsti una serie di servizi per il comfort dei passeggeri e aree attrezzate
per parcheggio...».
Per l’opera pubblica sono stati impegnati (sperperati?) dalle
autorità ben 55 milioni di euro (denaro pubblico) che non si sa a cosa siano serviti visto e
considerato il negativo epilogo. Se la tratta ferroviaria è stata cancellata,
allora la si sopprima effettivamente iniziando a smantellare l’armamento dei
binari a partire dal sesto lato sud della Stazione di Foggia, fino
alla stazione Campagna. Come
riporta il giornale online Manfredonianews del 13 agosto 2016, a firma di
Raffaele Di Sabato:
«L’Energas apre il suo primo impianto nel comune
di Manfredonia e lo fa dall’ingresso nord, a pochi chilometri di distanza dal
sito in cui vorrebbero venisse installato il loro mega deposito. Un modo
per dire alla città e a chi varca i suoi confini che a Manfredonia c’è già
l’Energas? Dopo l’accordo societario e di sponsorizzazione col Manfredonia
calcio, quali saranno i prossimi beneficiari di contributi della società di
GPL? Punteranno ancora sullo sport? In attesa che si definisca la questione
referendum ENERGAS SI – ENERGAS NO, sono già in corso i preparativi per
commemorare lo scoppio della colonna di arsenico dell’Anic del 26
settembre di 40 anni fa, una ferita ancora sanguinante e che non si rimarginerà
mai nella memoria e nell’anima degli abitanti di Manfredonia».
La regione Puglia, o meglio il governatore Emiliano
che ha imbastito la sua campagna elettorale in questo sinistro feudo in riva all’Adriatico, e ogni
tanto torna in loco a prendere in giro gli autoctoni trattandoli da italidioti, in cambio dei tanti voti
elettorali ha soppresso i reparti di ostetricia e pediatria. A breve, solo il
cimitero rimarrà aperto e funzionante nella città fondata da re Manfredi nel
1256, poiché lo Stato dal 1998 (legge 426 e decreto ministeriale 10 gennaio
2000) non ha ancora bonificato il territorio dall’inquinamento provocato dall’Eni a partire dal 1971,
grazie anche all’omertà dei politicanti cialtroni.
riferimenti:
http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/2016/12/il-diritto-di-crepare.html
http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/search?q=energas
http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/2016/12/mercurio-eni-nelladriatico.html
http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/search?q=f35
http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/search?q=energas
http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/2016/12/mercurio-eni-nelladriatico.html
http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/search?q=f35
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