Per nascondere un fallimento, o meglio un disastro politico, economico e sociale, cosa non si combina pur di distrarre la gente. Per legge, notoriamente, sarà il ministero dello Sviluppo economico o eventualmente il Consiglio dei ministri a stabilire se realizzare o meno il gigantesco stabilimento di gas petrolio liquefatto ed annesso gasdotto di dieci chilometri, e non la popolazione di Manfredonia. Un inutile referendum può servire anche a distrarre l'opinione pubblica dai problemi reali che attanagliano il territorio sipontino: dalla galoppante disoccupazione, alla scarsa qualità della vita, ai giganteschi buchi del bilancio municipale. La Corte dei Conti, il 9 agosto scorso, ha trasmesso al primo cittadino targato piddì, una comunicazione di ben 10 pagine. La nota contiene ben 28 richieste di chiarimenti per l'evidente criticità del bilancio e della contabilità comunale sui
rendiconti degli esercizi finanziari 2011-2014. La Corte dei Conti ha rilevato un indebitamento nel 2014 di oltre 52 milioni di euro. Secondo il professor Italo Magno - consigliere comunale di opposizione che ha denunciato anzitempo la situazione alla Procura della Repubblica di Foggia, segnalando il gravissimo caso al Prefetto e alla stessa Corte dei Conti - il buco del bilancio comunale si aggira sui 70 milioni di euro.
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