di Gianni Lannes
In violazione della convenzione di Aarhus e della
legge 108 del 2001, ancora ritardi, ma soprattutto segreto di Stato. Insomma,
anche sull'ambiente trasparenza amministrativa e partecipazione pubblica pari a zero. E' la politica eterodiretta
del governicchio tricolore, imposto dal Napolitano ma non votato dal “popolo
sovrano”. Così, slitta addirittura a settembre 2017 la pubblicazione, almeno annunciata,
della Carta nazionale dei siti potenzialmente idonei ad ospitare il deposito
unico delle scorie radioattive (CNAPI). Lo ha comunicato il ministro dello
Sviluppo economico Carlo Calenda, audito il 14 settembre in commissione
ecomafie.
La procedura di infrazione avviata dall’Ue, in relazione al procedimento che interessa il programma nazionale per la gestione dei rifiuti radioattivi richiesto dalla direttiva 2011/70, passa in secondo piano per il governo dell’ineletto Renzi. La CNAPI doveva essere pubblicata da tempo, volendo seguire il percorso cronologico-decisionale per l’autorizzazione dell'ennesimo deposito nazionale di scorie nucleari. In ogni caso, le discariche nucleari permanenti nel belpaese ammontano già ad una mezza dozzina.
La procedura di infrazione avviata dall’Ue, in relazione al procedimento che interessa il programma nazionale per la gestione dei rifiuti radioattivi richiesto dalla direttiva 2011/70, passa in secondo piano per il governo dell’ineletto Renzi. La CNAPI doveva essere pubblicata da tempo, volendo seguire il percorso cronologico-decisionale per l’autorizzazione dell'ennesimo deposito nazionale di scorie nucleari. In ogni caso, le discariche nucleari permanenti nel belpaese ammontano già ad una mezza dozzina.
riferimenti:
ciao,Gianni.il lavoro di ricerca e divulgazione che stai facendo e,Inccepibile.ma il tuo libro sulle scie chimiche,quando uscirà?41
RispondiElimina