BIOGRAFIA

17.5.16

RIFIUTI IN PUGLIA: TRUFFE PRIVATE CON DENARO PUBBLICO

 CERIGNOLA (LOC. FORCONE CAFIERO): DISCARICA INTERCOMUNALE SIA PER RIFIUTI SOLIDI URBANI - foto Maurizio Ardito

 di Gianni Lannes


Bentornati nel regno impunito delle famigerate ecomafie istituzionali. L’ex isola felice è al collasso ecologico, eppure il governatore Emiliano seguita ad alimentare una farsa dietro l'altra con Renzi, o in alternativa fa il turista al salone del libro di Torino, invece di risolvere concretamente i problemi ormai incancreniti. Dopo 10 anni di malgoverno ambientale vendoliano in società con il piddì dello stesso Emiliano, i frutti avariati sono ormai evidenti, Ilva a parte, in cui l’ex governatore Nichi Vendola è attualmente sotto processo.





Tra esaurimento dei vecchi siti e sequestri giudiziari, tutte le discariche pubbliche, con l’eccezione di Cerignola (quasi piena) e Deliceto (alla voce Bonassisa) sono fuori servizio. Quasi l’85 per cento della Puglia butta i rifiuti solidi urbani in impianti privati a prezzi proibitivi, fra Canosa e ben tre discariche della martoriata provincia di Taranto. Grottaglie, Massafra e Taranto sono ormai la pattumiera della Regione, ma anche dei rifiuti industriali di mezza Italia. Per non dire di tutte le discariche mai bonificate e delle cave dismesse utilizzate come cimiteri nucleari, come nel caso di Apricena, Poggio Imperiale e Lesina nella Daunia, incluso il Salento.

Inoltre, non è mai veramente decollata, per ragioni speculative, la raccolta differenziata, già regolamentata dal Decreto del presidente della Repubblica numero 915, risalente al 1982, e così adesso va in onda il turismo del rifiuti solidi urbani, a mezzo di camion che percorrono giornalmente, avanti e indietro, centinaia e centinaia di chilometri, con costi schizzati alle stelle per una politica degenerata ed incapace. Tutti i costi gonfiati a dismisura sono a carico dell’ignaro contribuente, invece che gravare sulla casta di politicanti che ha favorito illegalità di ogni genere, a partire dagli inceneritori del clan Marcegaglia nel territorio jonico (Massafra) e in provincia di Foggia (a Manfredonia grazie soprattutto a Campo, Riccardi, Fitto e Vendola).

  
L’altra torbido risvolto della medaglia è il fallimento delle ditte che raccoglievano l’immondizia, fingendo di selezionarla, nonostante gli scarsi sforzi della popolazione a separare gli scarti. E’ attesa a giorni la decisione del tribunale di Bari sul fallimento della Lombardi Ecologia, che trascinerà nel baratro non meno di 30 comuni. Senza contare la posizione in bilico della Sia a Cerignola e nei 5 reali siti, in particolare ad Orta Nova, dove i cosiddetti rsu, seguitano ad accumularsi per le strade. E senza dimenticare la rovina dell’Amica a Foggia e tutti i lavoratori del settore che finiranno in mezzo ad una strada unitamente alla spazzatura. Le province di Lecce, Brindisi e Bat stanno anche peggio. Non a caso, più di un anno fa Raffaele Cantone, ossia il presidente dell’Autorità nazionale anticorruzione aveva invano suonato l’allarme.

 riferimenti:


17 settembre 2015:
Rifiuti, l'allarme di Cantone sulla Puglia: "I boss controllano la raccolta in molte città"


6 maggio 2016:
Rifiuti, Cantone bacchetta la Puglia: "Affidamento degli appalti poco trasparente"


24 marzo 2016:
Rifiuti pugliesi, inchiesta al via dopo l'esposto di Cantone: "Gare d'appalto aggirate"

26 marzo 2016:

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