BIOGRAFIA

21.5.15

CHI E' DIO?



di Gianni Lannes

Dio esiste? Vi sono molti credenti monoteisti - cristiani, mussulmani, ebrei - i quali appunto credono che Dio esista solo perché l'hanno letto in qualche libro cosiddetto “sacro” o perché glielo hanno insegnato sin da quando erano bambini. Così loro non hanno dubbi che la Bibbia, il Corano o la Torah, sia indiscutibilmente “la parola di Dio”, e che quindi il dio lì descritto, con tutte le sue contraddizioni e le sue assurdità debba esistere realmente.

D'altro canto vi sono poi una minoranza di atei, i quali, al contrario, sono assolutamente certi che Dio non esista. Alcuni di questi si spingono addirittura a pretendere di dimostrare l'inesistenza di Dio con argomenti pseudoscientifici o pseudologici, sostenendo che date le incoerenze dei testi cosiddetti “sacri” allora nessun dio possa esistere (come se l'unico dio possibile sia appunto quello antropomorfo descritto in tali testi), oppure che dato che la scienza permette di misurare le cose materiali allora debba necessariamente poter misurare anche il Creatore, ma non si rendono neanche conto dell'erroneità di base dei loro ragionamenti.

Almeno gli agnostici, cioè coloro che dicono: “Non diciamo nulla, perché non possiamo saperlo” fanno una figura decisamente migliore.

Vi sono un'infinità di cose che gli strumenti scientifici non possono misurare o rilevare, come ad esempio i sentimenti, l'amore, i pensieri, i desideri, le passioni, gli stati d'animo, eppure tutti sanno che esistono perché le sentono, le vedono anche se nessuno strumento scientifico è capace di farlo. Chi sostenesse che sono illusioni solo perché non sono rilevabili o spiegabili scientificamente si coprirebbe di ridicolo. Non è molto differente da chi pretende di mettere Dio sotto il microscopio o di volerlo spiegare con le leggi della fisica.

I materialisti non credono neppure all'esistenza dello spirito o dell'anima. Gli uomini e gli animali, secondo loro, sarebbero semplicemente animati da una casuale e fortuita combinazione chimico-fisica di atomi. Ebbene se gli uomini non fossero altro che ingranaggi organici dovrebbero poter essere rianimati semplicemente riaggiustandoli, riparandoli. Si dovrebbe poter prendere un corpo umano come faceva Frankenstein, unire i pezzi, come in una macchina, e dare una carica energetica. I materialisti in fondo sostengono esattamente questo, non essendoci nessun elemento immateriale che anima l'uomo, cosa impedirebbe di rivitalizzare esseri umani o animali? In realtà i materialisti sanno benissimo che gli esperimenti di Frankenstein sono ridicoli, eppure non arrivano a capire che le loro tesi dicono esattamente che quegli esperimenti sarebbero possibili. Ben il 50% degli scienziati premi Nobel crede che l'uomo, come l'animale, sia uguale a una macchina che funziona solo in virtù del puro caso fortuito e che non esiste niente che non possa essere rilevato dagli strumenti. L'influenza delle loro opinioni è determinante per la scienza ufficiale, pensate come siamo messi male se neppure persone così intelligenti e colte arrivano a capire l'ingenuità enorme di questi concetti.
Come per sapere che i sentimenti o le anime esistono non abbiamo bisogno di strumenti scientifici (né servirebbero a nulla in questo caso), così non abbiamo bisogno di strumenti per sapere se Dio o gli spiriti esistono. L'intelligenza dell'essere umano è l'unico strumento che ci serve! Occorre solo aprire la mente a 360 gradi e ragionare con la logica, abbandonando ogni preconcetto o pregiudizio.

Ragioniamo con la mente aperta: se voi passeggiate in una bellissima foresta incontaminata dall'uomo e a un tratto, in mezzo alle meraviglie della natura, vi imbattete in un sofisticato telefonino, cosa pensate? Che quella combinazione di atomi di plastica, metallo, silicio e vetro siano una combinazione casuale della Natura, del brodo primordiale, oppure pensate che è un prodotto dell'intelligenza umana? Voi direte certamente che se anche in teoria esistesse una remotissima infinitesimale probabilità su miliardi di miliardi che quel telefonino fosse un prodotto del puro caso, è infinitamente più probabile che sia invece un prodotto dell'ingegno umano. Perché? Perché in esso avete riconosciuto un segno inequivocabile di una intelligenza elevata, la quale ha costruito quell'oggetto seguendo criteri precisi, che appunto sono caratteristici e propri dell'intelligenza, non del caso.

Bene. Ora, guardatevi intorno, guardate le meraviglie della Natura, dalla più piccola cellula fino al corpo umano. Dal più piccolo insetto fino agli organismi più grandi. Ebbene, non riconoscete da nessuna parte neppure il più piccolo segno di intelligenza? Pensate davvero che tutto quello che vi è sulla Terra sia semplicemente il frutto casuale e fortuito di un brodo primordiale di atomi che vagavano a casaccio? Diciamo che ci sono le stesse probabilità che un branco di scimmie impazzite, digitando a caso su una tastiera, possano scrivere per puro caso la Divina Commedia o una melodia di Mozart. Semplicemente ridicolo. Non riconoscere alcun segno di intelligenza osservando le meraviglie della Natura è esattamente come non riuscire a sentire alcuna nota ascoltando una musica splendida e dire che è solo rumore. Oppure ancora qualcuno potrà dire, con la caratteristica presunzione umana, che tutte queste meraviglie naturali non sono poi così "intelligenti", non sono così “perfette”. Bene. Allora perché l'essere umano, con la sua intelligenza superiore, non è neppure in grado, con tutta la sua scienza, di rendere vivo neppure un essere vivente, neppure tra quelli più elementari, senza fare ricorso alla Natura?

Allo stesso modo non dobbiamo credere in Dio perché così è scritto in qualche testo cosiddetto “sacro”, pieno di mille contraddizioni e assurdità, scritto da uomini migliaia di anni fa (Gesù stesso ci spiegava di non fare questo errore nel Vangelo), espressione di un’arcaica civiltà pastorale e patriarcale. Ma dobbiamo credere in quello che vediamo, quello che sentiamo e in quello che capiamo. Non lo vedete? Non lo sentite? Non lo capite? Perché allora oltre il 90 per cento delle persone vede, sente e capisce? O sono tutti sciocchi visionari in un'allucinazione collettiva (come sostengono gli atei) oppure vuol dire che sono gli atei a non avere i “sensi” sufficientemente sviluppati. Esattamente come in un popolo dove il 90 per cento vede e il 10 per cento sono ciechi e dicono: “quello che vedete non esiste perché noi non vediamo niente”. Chi ha ragione? Semplice: se i vedenti affermano di vedere le stesse cose, allora è molto probabile che siano i ciechi a sbagliarsi come nel caso di qualche traduttore di cosiddetti “testi sacri” o meglio manipolatore e improvvisato tuttologo extraterrestre.

12 commenti:

  1. " i sentimenti, l'amore, i pensieri, i desideri, le passioni, gli stati d'animo, eppure tutti sanno che esistono perché le sentono, le vedono anche se nessuno strumento scientifico è capace di farlo" Verissimo i sentimenti e le emozioni! Non si vedono eppure esistono ed hanno un estrema importanza nella vita,,, Dio non si vede eppure esiste,,Deus est causa sui!...Dio è causa di se stesso...è sempre stato! Pure il Diavolo Satana esiste,,,basti vedere il cielo, oggi in toscana si è mosso un po di vento, spazzando via un poco di particolato igroscopico iperconduttivo di cui è imbottita l'aria e ricompaiono, finalmente, i cumuli da bel tempo. Aria piu respirabile...Come mai quindi sono tutti in accordo a nascondere questo immenso DISASTRO UMANO ED AMBIENTALE? Satana, sicuramente, puo rispondere a questo...assieme a tutti i governanti criminali che nascondono e spalleggiano un crimine assoluto contro l'umanita'!

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  2. Bell'articolo. Sull'argomento, consiglio la lettura di questo studio.

    http://www.biblistica.it/wordpress/?page_id=1336

    Per quanto riguarda le contraddizioni delle Sacre Scritture bisogna tenere in considerazione il fatto che per leggerle e comprenderle a fondo è necessaria una complessa e vasta ermeneutica, acquisibile attraverso lo studio e la comprensione della cultura semitica e giudaica relativa ai periodi di composizione dei testi, oltre che della lingua ebraica e del greco antico. Senza queste conoscenze è veramente difficile comprendere il significato dei testi, anche perché molto spesso le traduzioni occidentali tendono a modificarne i significati onde sostenere e promulgare dottrine teologiche specifiche (vedasi la "trinità", dottrina pagana assolutamente non scritturale). Sarebbe come voler capire la Divina Commedia senza conoscere l'ermeneutica dantesca, anzi peggio, visto che le Sacre Scritture sono state composte lungo un periodo di 3000 anni.

    Le Sacre Scritture non sono un testo che può essere semplicemente letto, ma deve essere studiato seriamente per essere compreso, e, con i giusti mezzi ermeneutici, lo possono fare tutti, credenti, atei e agnostici; facendo ciò, è incredibile scoprire come, in realtà, le Scritture non contengano contraddizioni.

    Una curiosità: molte religioni e filosofie, a partire da quella greca, sostengono l'esistenza dell'anima e la sua immortalità. Sarete sorpresi nello scoprire che le Sacre Scritture negano l'esistenza dell'anima immortale. Nella Bibbia, l'anima non esiste: gli esseri umani e gli animali sono "anime viventi". Quindi noi non abbiamo un'anima, noi SIAMO anime.

    "Dio il SIGNORE formò l'uomo dalla polvere della terra, gli soffiò nelle narici un alito vitale e l'uomo divenne un'anima vivente.". Genesi 2:7

    Altra curiosità: la donna creata dalla "costola" di Adamo è una bufala originata da una traduzione sbagliata. Infatti, la Scrittura dice che Dio “prese una tzelà (צלע) di lui” (Gn 2:21). Cos'è questa "tzelà"? E' la "metà". Ora, la parola adàm significa "il terroso" e rappresenta non l'uomo maschio (ysh), ma l'essere umano in genere, e viene tradotto in greco con ἄνθρωπος (ànthropos), appunto "essere umano", diverso da ἀνήρ (anèr), uomo maschio. Quando Dio crea la donna, praticamente divide la parte femminile da quella maschile ambedue già presenti nell'Adam. Dalla metà dell'essere umano tira fuori la donna.

    Il racconto della creazione della donna contiene un grande insegnamento. Creando la donna, Dio non la fece separata e distinta dall’uomo formandola dalla polvere della terra (la materia già esistente), come aveva fatto con Adamo (l'essere umano). Dicendo che la fece prendendo la metà (צלע, tzelà) di Adamo, s’intende insegnare che la donna era davvero “come una che gli sta di fronte” (כְּנֶגְדֹּו, kenegdò – Gn 2:18) ed era, nel contempo, ‘ossa delle sue ossa e carne della sua carne’ (Gn 2:23). Non era sottomessa al maschio; essendo della stessa natura, ne era “metà”.

    Ecco eliminata la presunta inferiorità biblica della donna nei confronti dell'uomo, che invece insegnano le religioni. La Bibbia è un testo che insegna a vivere e a conoscere se stessi, onde potersi far conoscere da Dio: contiene significati incredibilmente profondi, molti dei quali vengono "scoperti" oggi, dopo 3000 anni, dalla psicologia moderna, e dovrebbe essere studiato profondamente da tutti. E, invece, è il libro meno letto e più incompreso del mondo.

    Un caro saluto a tutti

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  3. Scusa Prank non comprendo...Dio esiste, non si vede, è causa di se stesso.
    Satana padroneggia sulla terra...e protegge i governanti criminali, bene...ma Dio fino a prova contraria è comunque PERENNEMENTE ASSENTE. O mi sbaglio?
    Cordialità.

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  4. L'intelligenza e la ragione sono funzioni della psiche, che da centinaia di anni si sono sviluppate nell'uomo in maniera esponenziale, funzioni che sono state educate e coltivate. E di questo si vedono i frutti, sia nel bene che nel male. Non altrettanto è stato fatto con altre funzioni della psiche che sono rimaste ad uno stato primitivo ed embrionale, ma che esistono e che inaspettatamente fanno capolino nella nostra vita. Ancora lunga è la strada dell'evoluzione psichica dell'uomo, sempre che la sua "razionalità" priva di altre funzioni fondamentali per la sopravvivenza gli dia la possibilità di sopravvivere a se stesso.
    Enrica Martolini

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  5. Enrica, sa cosa significa "psiche"? Dal greco psyche', "respiro vitale", da nefesh, in ebraico "essere vivente". Saluti.

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  6. Le sacre scritture vanno lette nel testo originale, in ebraico,,,e sono perfette! Altro che le cavolate new age!

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  7. ...Leonida chi lo dice che è assente,,,lo dici tu? Ricordiamoci che siamo creature e nulla piu',,,cio che pensa il Creatore non non possiamo neppure lontanamente immaginarlo, è Lui che decide non noi, uomini, che abbiamo solo fatto disastri! Un pianeta ricevuto in dono e lo abbiamo quasi portato alla morte! Siamo salvati non per le opere ma per GRAZIA!

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  8. Una specifica. Non è proprio cosi sig. Antonio Bassi...La "costola" ha un significato ancor piu tecnico e genetico:

    in ebraico la "costola",cosi come è stata erroneamente tradotta, non è una bufala, ma il termine fu preso in uso perche, a quel tempo, non sapevano cosa volesse dire.. e Dio prese meta' (traduzione giusta tzelà) di un uomo (rude e forte) e ne fece una donna (bella e delicata), non riuscivano, a quel tempo, a comprendere. Quindi tradussero con costola per indicare, prese una parte dell' uomo. Solo al giorno d'oggi abbiamo capito cosa significasse quella meta'; infatti il discorso è legato alla genetica (impressionante, il vecchio testamento nella Genesi trattava gia di genetica moderna!)
    i cromosomi maschili 22 coppie piu 1 una coppia che determina il sesso...L'uomo Y e X, la donna XX. Ecco la meta' (Tzela’ ) Dio prese la parte x (esattamente la meta) dell'uomo e la inseri nella donna raddoppiandola ..xx..creando la donna!
    Vi è gia genetica nella Genesi. In ebraico le sacre scritture sono a dir poco impressionanti!
    cioè 22 coppie di autosomi + 1 cromosoma sessuale, per cui si ha un corredo cromosomico o cariotipo costituito da 46,XX nella femmina e 46,XY nel maschio…LA META’ DELL’UOMO!...PRESE la META' DELL' UOMO Tzelà (X)!

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  9. Prank, non mi intendo di genetica... Volevo evidenziare il fatto che la traduzione, come in moltissimi casi, e' errata e che la giusta traduzione da' un senso completamente diverso. Sono d'accordo con lei sulla perfezione delle Scritture, tema che, ovviamente, non puo' essere affrontato in questo ambito perche' infinitamente complesso. Soltanto sui primi due capitoli della Genesi ci sarebbe da scrivere un libro... E' un vero peccato che la maggioranza delle persone non conoscano questo testo, che contiene non solo la storia dell'essere umano, ma costituisce anche l'insegnamento (Torah significa insegnamento, non legge) giusto e perfetto grazie al quale l'uomo potrebbe vivere nel migliore dei modi possibili. Invece, grazie alle menzogne e all'inganno, la gente e' costretta a vivere senza punti di riferimento, in preda degli eventi e in modo assolutamente non consono alla natura dell'essere umano, che e' fatto "a immagine e nella somiglianza di Dio".

    Quale altro essere, infatti, e' capace delle meraviglie di cui e' capace l'uomo? Gianni, giustamente, fa notare questo. Noi scriviamo musica come Mozart, facciamo filosofia come Socrate, dipingiamo come Michelangelo, costruiamo palazzi incredibili, siamo capaci di cose che solo il nostro essere a immagine di Dio ci consente di fare; la prova dell'esistenza di Dio e' attorno a noi e dentro di noi, eppure non siamo capaci di vederla e andiamo a cercare risposte affidandoci unicamente alla nostra intelligenza. Non sappiamo neppure chi siamo, da dove proveniamo, perche' viviamo, ma ci sforziamo di trovare un modo per allungare la nostra vita di qualche anno. E cosa sono 10, 50, 100 anni in piu' di fronte all'eternita' dello spazio e del tempo... Siamo creature allo stesso tempo infinitamente grandi e misere.

    Dio da' tutte le risposte a chi segue il Suo insegnamento, e questo insegnamento e' la Torah.

    Un abbraccio a lei, e' bello scoprire ogni tanto qualcuno che capisce certe cose.

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  10. Giusto, signor Bassi, Anche il Vangelo, se letto nella sua forma originaria è incredibilmente perfetto! Le traduzioni spesso confondono, il reale e la perfezione! Non esiste traccia di religione nel mondo animale (gli animali vivono in simbiosi ed in pace con l'ambiente); gli animali non seppelliscono i propri simili...mentre la dimensione umana ha traccia di religione sin dalle origini, anzi l’uomo è nato con la religione con quel senso che qualcosa di immenso e grande governi su tutto. A l'uomo è stata donata una luce in piu' (la capacita' di elaborare) è stata impartita la liberta', e Dio pur di regalare questo dono HA RISCHIATO GROSSO, si è messo in gioco (altro che non essere presente) ha messo a repentaglio tutta la creazione per donarci la liberta' per questo dono l'uomo può essere malvagio, falso menzognero...come il padre della menzogna il demonio (energia malefica intelligentissima) voleva! Soprattutto, ripeto, tutti gli esseri viventi del mondo animale vivono come parte integrante dell'ambiente, lo amano, lo adorano…adorano quel cielo, quel mare quel sole…quello che l’uomo odia loro amano! Noi, invece, esseri che crediamo di spadroneggiare nel mondo abbiamo portato il nostro (perfetto) pianeta sull'orlo della distruzione, giochiamo di perfidia e menzogna, sfruttiamo il prossimo e lo vogliamo rendere schiavo (esattamente come la Massoneria Satanista che ci governa...essa ci vuole schiavi, impoveriti, impauriti, affamati e soprattutto ammalati).
    Il Nostro Creatore è un “folle” ha messo a repentaglio tutta la creazione pur di lasciarci liberi,,,talmente Onnipotente quale è ha creato la sua debolezza; la Misericordia! Ma Attenzione alla Mietitura, il male non è gratuito!

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  11. Prank, ti do del tu visto che siamo fratelli in fede... Sia l'uomo che l'animale sono anime viventi. Ma la differenza e' che l'uomo e' fatto a immagine e somiglianza di Dio, al contrario dell'animale. Cosa vuol dire "a immagine e somiglianza"? Che siamo simili a Dio in natura, abbiamo in noi parte della Sua essenza, pur essendo creature e non Dio stesso. Questo e' manifesto nelle cose meravigliose che sappiamo fare e che gli animali non possono fare. Se obbediamo alle leggi di Dio, troveremo pace e armonia. Purtroppo, questo essere "simili" a Dio viene spesso preso in considerazione come qualcosa che ci consente di essere "come" Dio, cioe' Dio stesso. E proprio questo e' l'errore adamico, non ripetuto da Cristo, che invece scelse di essere uomo fino in fondo, quindi obbedire alle leggi di Dio. Il tutto e' ben espresso nel versetto di Flp 2:5-7, tradotto in modo tendenzioso dai principali traduttori.

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  12. a un'analisi spregiudicata mondo non reca in modo chiaramente riconoscibile(a prova dello scettico)il marchio di un creatore .Parto dai fatti .Il migliore dei modi possibili é quello in cui le stelle esplodono o si spengono come il nostro sole,la Terra che ogni tanto si dà una scrollata in attesa del prossimo meteorite(sembra che un meteorite abbia provocato un tale cataclisma da far sparire i dinosauri)?Questo il disegno intelligente?l'orologio che richiama l'orologiaio.Segni di un creatore onnipotente?E nemmeno sommamente buono.Nel mondo animale vige la legge della giungla.Il forte uccide il debole per domare la fame.Che dignità ha la gazzella che tenta invano di sfuggire al leone?L'orfano che piange la madre perita nel terremoto?
    Potrei accettare l'idea di un creatore che potrebbe essere un padre non onnipotente che crea il migliore dei modi possibili,che come tutti i padri fa del suo meglio ma non é perfetto che ama le sue creature,al quale si puo sempre rivolgersi dandogli del tu,sicuri di essere amati in modo incondizionato,esigente ma pronto a perdonare

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