Italia, 1 aprile 2015: scie chimiche - foto FM |
di Fabrizio Martini
E pensare che l’osservare il cielo era l’arte più
antica, la scienza dei sapienti e dei dotti. Da Copernico, passando per
Galileo, affondando nei popoli degli antichi Sumeri e risalendo ai Magi nei
vangeli. Tutto parlava del cielo, di quell’azzurro profondo color cobalto e di
quei cumuli color panna. Di un sole che scaldava e che dava colore facendo
brillare con il suo giallo intenso il verde della vegetazione. Quelle stelle
che si stagliavano nitide e lucenti e che accompagnavano la luna lungo il
tragitto della notte. Quel caldo secco e meraviglioso, dove la respirazione era
favorita da un’ aria pura, un sole caldo ed intenso e da un vento gelido. I
ragazzi che negli anni ottanta correvano nei campi e giocavano a palla sotto
quel sole meraviglioso, inebriati, ubriacati dai profumi intensi della natura.
Il frinire degli insetti e le notti passate all’aperto ad osservare il cielo
come facevano gli antichi scienziati, a pianificare quel futuro che appariva
roseo e colmo di speranze. Giovani che adesso, diventati adulti, non capiscono,
non comprendono come mai quel sole che tanto amavano adesso brilla di una luce
non sua, di un bianco che spegne i colori della natura. Di una natura ormai
sterile e di un paese che ha perso quasi tutte le sue risorse agricole assieme
ai suoi profumi. Adesso restano solamente i ricordi preziosi degli anni
passati, mentre un lurido cielo tracciato da mostruose linee bianche,
flagellato da reticoli chimici, colpito dall’indifferenza della maggior parte
della popolazione si staglia minaccioso all’orizzonte.
Le minoranze attive hanno il loro grande valore
storico ma quando, finalmente, saremo compatti allora nessuno riuscirà a tenere
celata una tale mostruosità e questo, i quattro balordi dei negazionisti, lo
sanno molto bene. Loro, che sguazzano nella stupidità mediatica, sanno molto
bene che presto ci sarà la resa dei conti.
...Fantastico ed un grazie a tutti;-)! Per una lotta compatta!
RispondiElimina25 aprile, giorno della Prigionia e della schiavitu' Silente!
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