BIOGRAFIA

9.1.15

STRAGE DI PARIGI: ATTACCO ALL’EUROPA







di Gianni Lannes


Il Mossad? Assalto al grido: «Siamo di Al Qaeda!». Mancava solo che lasciassero il biglietto da visita per farsi richiamare. E' finita l'era delle rivendicazioni ai giornali. Prima o poi telefoneranno prima per fissare un appuntamento direttamente con le vittime. Se non ci fossero una dozzina di morti ed altrettanti feriti, sarebbe una commedia finita male.

Come al solito hanno innescato il meccanismo classico dei due o tre piccioni con una fava: si elimina un giornale di sicura opposizione satirica, si fomenta l'islamofobia, inoltre si manda un messaggio a chi deve capire.

Ecco alcuni fatti elencati a casaccio. Recentemente il Parlamento francese (Assemblea nazionale e Senato) ha approvato a larga maggioranza, una mozione in cui chiede al Governo di riconoscere lo Stato di Palestina.

Amchai Stein sarebbe l'autore del video amatoriale che riprende i terroristi che ingaggiano uno scontro a fuoco durante la fuga subito dopo l'attentato. Amchai Stein, è anche il vicedirettore della rete israeliana IBA Channel 1.

Appena compiuta la strage con un poliziotto “agonizzante” a terra, invece di fuggire i cosiddetti “terroristi islamici” perdono preziosi secondi per finirlo con un Ak 47, ma come per magia senza lasciare neppure una traccia di sangue, tantomeno del proiettile sul marciapiede. Il tizio sdraiato dovrebbe essere in un lago di sangue, e la testa colpita da circa 30 centimetri di distanza dovrebbe saltare in aria a brandelli. Ma invece, niente. Forse per creare la scena perfetta (falsa) da riprendere e mostrare ai media?

Sembra confermato che questi terroristi, chiaramente professionisti della guerra e tiratori scelti, non avevano neppure pensato a procurarsi un mezzo per la fuga. Si saranno detti: “prendiamo in prestito un’auto al volo, con tutto il traffico che c’è a Parigi possiamo anche scegliere il modello, magari decapottabile”.  

Insomma, esperti in azioni d'assalto, tiratori scelti e così sicuri di sè da sembrare arroganti: sicuri di avere una immunità garantita? Conoscono i nomi dei giornalisti e le abitudini della testata, tant’è che arrivano nel giorno in cui ci sono più potenziali vittime presenti nella riunione di redazione: da dove prendono le informazioni? Sono professionisti bellici, ma sono così stupidi da non avere un mezzo per una fuga rapida: troppo sicuri di avere le coperture per scappare indisturbati? Riescono a dileguarsi nel centro di Parigi con un’auto rubata, in una citta dove in media non fai neanche 20 chilometri all'ora con 4 ruote, e forse vai più veloce in bicicletta: nessuno li ha intercettati? Parlavano un perfetto francese ed erano degli esperti nel circolare a Parigi in auto. Riescono ad arrivare senza problemi al loro obiettivo con armi da guerra e passamontagna, eludendo il grande fratello globale: non male di questi tempi. Secondo le autorità di Polizia i tre assalitori sono stati identificati e uno di loro sarebbe di Reims. Ma che bravi: dopo poche ore li hanno identificati. Ma allora vuol dire che sapevano già chi erano. E allora com’è che nessuno li ha arrestati prima?

Che singolare coincidenza. I burattinai sono, come al solito, molto altolocati e ancor meglio mimetizzati nell'ombra. L'uccisione dell’economista antisistema Bernard Maris (consigliere della banca centrale francese) fa da ciliegina sulla torta per questi criminali che sfruttano la solita dabbenaggine dell'opinione pubblica. Che sia davvero lui il vero obiettivo e tutto il resto una messa in scena per far "dimenticare" la statura di questa vittima eccellente e fastidiosa?  Maris era molto critico con l'austerità europea e proponeva una cancellazione di una parte del debito pubblico. Non solo, Maris in un recente documentario ha rivelato esattamente come funziona l'emissione truffaldina di denaro da parte delle banche.

Parola di Bernard Maris: 


«Tutti i paesi europei dovranno prima o poi rassegnarsi a cancellare parte del loro debito pubblico. Bisogna rinegoziarlo quando supera il 60% del PIL per potere rispettare di nuovo i criteri di Maastricht. I creditori e quindi le banche dovranno chiaramente fare uno sforzo importante. Anche i grandi paesi come Germania e Francia. E' l'unico modo per consentire agli Stati dell'eurozona di rilanciare l'economia. Senza crescita non riusciranno ad affrontare il debito pubblico, come è successo ai paesi africani per diversi decenni, rimborseranno per l'eternità un debito che soffocherà l'Europa. E' pertanto l'unico modo per evitare anni di ristagno dell'economia come in Giappone o nel Portogallo. L'unico modo anche per evitare un grosso crollo del potere di acquisto delle famiglie e dei conflitti sociali principali. La scelta della Germania rovinerà anche la sua economia a lungo termine. Non è un circolo virtuoso ma un circolo vizioso. Preferisce ridurre il livello di vita dei tedeschi pur di essere competitiva. Questa politica come quella della Costa D'Avorio negli anni '60, si chiama la "crescita che impoverisce».

Il 7 luglio 2014: «Non c'è ragione di pagare il petrolio in dollari". L'AD di Total, Christophe de Margerie». Il 21 ottobre 2014: l'AD di Total Christophe de Margerie muore in incidente aereo in Russia.

Il vice direttore dell'Ufficio federale di Limoges, di 44 anni, si è tolto la vita nel suo ufficio con la sua arma di servizio (Le numéro 2 du service régional de police judiciaire de Limoges s’est donné la mort dans son bureau, dans la nuit de mercredi à jeudi, en se tirant une balle dans la tête. Il  travaillait sur une mission de la police judiciaire dans le cadre de l’affaire Charlie Hebdo).


riferimenti:














2 commenti:

  1. Ho messo a confronto questi due filmati
    https://www.youtube.com/watch?v=L8eQBFwNe6U
    https://www.youtube.com/watch?v=i3v8pqosC20#t=82

    Nel primo, al min. 19,044, come del resto nella foto nella foto che appare in questo post, si vede il corpo del poliziotto oramai colpito. Nel secondo, indipendentemente da quello che dice il video, che potrebbe essere una malinterpretazione, si vede la macchia di sangue che il poliziotto avrebbe lasciato al min. 1,48. Prendendo come riferimento il cartellone pubblicitario sembra palese che la macchia di sangue è spostata di almeno un metro un metro e mezzo da dove il poliziotto sarebbe morto.
    Quindi il sangue non è dove il poliziotto è morto!!!
    Enrica Martolini

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  2. E la cartà d'identità !
    et questo, lo sapete :" Je suis Charlie" significa" Je suis Israë"l nel disordine !
    http://jssnews.com/2015/01/08/en-hebreu-je-suis-charlie-est-lacronyme-de-je-suis-israel-elements-graphiques-by-shmoo/

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