di Denis J. Halliday*
E’ tragico constatare come i leader dei Paesi
della NATO amino effettivamente la guerra e i profitti del mercato delle armi
tratti dai conflitti. Per le persone maggiormente consapevoli, l’attuale
espansione della NATO è fattore di follia generale tra gli uomini politici e al
tempo stesso motivo di paura tra la gente comune. La rinnovata corsa agli
armamenti e le ingenti spese militari in un periodo di crescente fame, povertà e
mancanza di occupazione su scala globale stanno avvelenando le relazioni
internazionali, contribuendo in più a rafforzare la corruzione all’interno del
processo decisionale del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite e a minare
le condizioni di vita di miliardi di cittadini nel mondo. Per un cambiamento
reale dobbiamo volgere il nostro sguardo a quella gioventù che in tutto il
mondo trova il coraggio per organizzarsi e protestare contro l’ingiustizia e la
mancanza di pari opportunità sociali. Le loro richieste che riecheggiano nelle
strade per il diritto alla pace, alla giustizia sociale e a un futuro
sostenibile sono quotidianamente negate dall’esistenza della NATO, che si erige
senza alcuna legittimazione a forza di polizia mondiale sulla base del proprio
strapotere militare illecito e minaccioso…La pace potrebbe emarginare la NATO
su larga scala e le sue conseguenze ne potrebbero distruggere il business…
Da irlandese ritengo che l’esistenza della NATO è un
ostacolo indesiderato per il progetto di unione effettiva voluto dalla UE. Per
gli Stati membri della UE votati a missioni di autentico peacekeeping la NATO
rappresenta un vero e proprio affronto.
Essa incarna il bisogno egemonico ed economico dei regimi statunitensi che si
succedono a Washington di perpetuare l’occupazione del continente europeo con
le proprie truppe e i propri arsenali, compreso quello atomico…. Inoltre, la
Carta delle Nazioni Unite e i termini di riferimento per il Consiglio di
Sicurezza contenuti nel Capitolo VII richiamano la necessità di intervento
senza l’uso della forza, costantemente violati dalla NATO quale forza militare
di offesa alla continua ricerca di nuovi teatri di impiego. Peraltro “violati”
non è probabilmente nemmeno il termine più adeguato, se si pensa che i
malfattori che guidano la NATI da Washington, Londra e Parigi sono la
maggioranza dei cinque membri permanenti e con diritto di veto all’interno del
Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite… Gli interessi rappresentati all’interno
del Consiglio di Sicurezza sono oggi tutelati dalle forze NATO, guidate e
integrate dal dispositivo bellico statunitense allo scopo di distruggere ogni
forma di sovranità, infrastrutture civili e, ancor più importante, cancellare
vite umane su scala catastrofica come si è visto di recente in Libia… Il
pericolo concreto per la stabilità globale è rappresentato da una NATO in
continua espansione che viene ulteriormente potenziata dalle ambizioni
statunitensi e britanniche in una mostruosa macchina bellica di portata
mondiale, dotata di un apparato bellico votato all’attacco, come evidenziato
dalle capacità di interferenza in ambito di cybertecnologia e dal letale impiego
dei droni, che stanno mettendo a repentaglio la pace tra Nord e Sud del mondo…La
questione per tutti noi, e soprattutto per i giovani che desiderano
mobilitarsi, sono come fermare la trasformazione della NATO in potenza globale…
Al contrario, vi è la necessità di un massiccio taglio delle risorse
finanziarie destinate a finalità belliche, in modo tale che tali fondi possano
essere dirottati per lo sradicamento della povertà più profonda e della fame,
laddove oltre due miliardi di individui vivono in condizioni di vita
considerate inaccettabili. Un altro punto è fermare una volta per tutte la violenza
nei confronti dell’ambiente, il cui stato di salute dal quale noi uomini
dipendiamo richiede impegno e risorse. Dobbiamo tutti quanti prendere atto del
fatto che la gente comune non vuole guerra ma amore, giustizia, educazione e
opportunità per condurre vite migliori sia oggi che per i propri figli in
futuro… La NATO va abolita!
*consigliere del segretario generale
dell’ONU
testo tratto dal libro La globalizzazione della NATO di Mahdi Darius Nazemroaya, Arianna Editrice, Bologna, 2014
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