BIOGRAFIA

4.1.15

CIELI D’EUROPA: CAMERE A GAS





L’Ente nazionale di assistenza al volo (Enav) interrogato sulle scie chimiche non ha profferito verbo, ma il 30 dicembre 2014 ha comunicato:

«Nella seduta dello scorso CDA di ENAV è stato definito l'inizio della fase di progettazione del programma 4-Flight, il sistema di controllo del traffico aereo di nuova generazione, rispondente ai requisiti del Cielo unico europeo ed agli standard di eccellenza globali. Finemccanica-Selex ES è il partner alla guida di un raggruppamento industriale, selezionato tramite Gara europea, che svilupperà il programma attraverso un contratto quadro del valore complessivo di 205,9 milioni di Euro. Il sistema 4-Flight garantirà prestazioni ottimali in termini di sicurezza, capacità, impatto ambientale ed efficienza di costi sia per i fornitori di servizi alla navigazione aerea che per le compagnie aeree, contribuendo a migliorare le performance dell'intero network europeo. Nello specifico sono tre le principali caratteristiche del nuovo sistema: capacità di ottimizzare le traiettorie di volo, interoperabilità con i sistemi dei diversi paesi, architettura "open" che consentirà miglioramenti incrementali delle prestazioni operative. "4-Flight - ha dichiarato la Presidente Maria Teresa Di Matteo - consentirà ad ENAV di operare in accordo a requisiti di sicurezza e di efficienza sempre maggiori, sostenendo in maniera robusta la crescita del trasporto aereo nazionale ed europeo, con importanti benefici per il sistema Paese».  

Il comunicato stampa fa il paio con l’illuminato articolo del quotidiano La Repubblica, intitolato “L'aereo rallenta per consumare meno: operazione risparmio ad alta quota”.

Ecco una sintesi, tenendo bene a mente che in base alle leggi della fisica, le scie di condensa possono formarsi ad un'altitudine che parte dagli o mila metri, a meno 40 gradi centigradi e con umidità al 70 per cento:

«Volando ad altezze maggiori richiede meno carburante perché l'aria fa meno resistenza. Ma la spending review dei cieli non si ferma qui… Nome in codice: operazione cieli puliti. Parola d'ordine: volare alti, fare le cose con calma e lavarsi più spesso... è bastato che le compagnie aeree alzassero di 4mila piedi (1.200 metri) la quota di crociera, tagliassero di una cinquantina di chilometri l'ora la velocità di punta e raddoppiassero la frequenza della pulizia del motore per portare una ventata d'aria fresca nell'etere italiano. I nuovi protocolli adottati per risparmiare carburante adottati dall'Enav - l'Ente nazionale di assistenza al volo - e dai vettori funzionano alla grande: da inizio 2013 a giugno 2014, i jet hanno bruciato nello spazio aereo tricolore 15 milioni di litri di carburante in meno, quanto basterebbe per 3mila viaggi andata e ritorno tra Linate e Fiumicino.


Le emissioni di CO2 uscite dai loro turboreattori sono crollate di 50 milioni di chili... Più alti, più lenti... Più alti si vola e meno kerosene si brucia perché l'aria fa meno resistenza. Il tetto dell'altitudine sulla Linate-Fiumicino, fissato fino a pochi anni fa a 24mila piedi (8mila metri) è stato così alzato a 32mila. Non solo: la nuova strumentazione tecnologica dell'Enav ha consentito di modificare il profilo del volo: una volta si saliva "a scalini". Raggiungendo una quota, mantenendola per un po' per poi alzarsi di nuovo. Ora la parabola è costante. E i jet, una volta decollati da Roma, arrivano in 14 minuti - lo stesso tempo di prima - 4mila piedi più in alto. Sembra un'inezia. Tradotto in termini economici, però, significa risparmiare altri 90 litri…  "Il ridisegno dello spazio aereo nell'ambito del progetto europeo Free route e gli interventi sui vincoli alle traiettorie e alle rotte hanno consentito di bruciare un milione di litri di benzina in meno nei primi sei mesi del 2014 - spiega Paolo Nasetti, capo delle operazioni di rotta Enav - dopo che nel 2013 eravamo già riusciti a risparmiare qualcosa come 530mila km. di volato".

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